Autocertificazione impatto acustico pubblici esercizi

- Ultimo aggiornamento: 24/11/2022
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Descrizione

Dichiarazione impatto acustico resa ai sensi dell'articolo 4, comma 1 DPR 19/10/2011 n° 227, concernente l'esclusione dall'obbligo di presentazione della documentazione di impatto acustico di cui all'art. 8, commi 2, 3 e 4 Legge 26/10/1995 n° 447.

Cos'è la valutazione di impatto acustico

Si tratta di un documento volto ad attestare il livello di rumore e la sua sostenibilità rispetto alle esigenze di tutela delle popolazioni interessate - in altri termini l'impatto acustico - generato da un nuovo insediamento produttivo o da una infrastruttura. 

Tale valutazione è prescritta dall'art. 8 della Legge 447/1995 ad esempio quando occorre presentare una domanda per il rilascio di permessi di costruire per nuovi impianti, infrastrutture di attività produttive o servizi commerciali, oppure quando si intende avviare una nuova attività produttiva, commerciale o ricreativa.

La valutazione di impatto ambientale va effettuata da un professionista competete iscritto nell'apposito albo tenuto dal Ministero dell'Ambiente.

Autocertificazione impatto acustico: quando è possibile

Con il D.P.R. 19 ottobre 2011, n. 227 ("Regolamento per la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle imprese") i titolari di attività a bassa rumorosità non hanno più l'obbligo di presentare al Comune la documentazione di impatto acustico di cui all'articolo 8, commi 2, 3 e 4, della Legge 26 ottobre 1995, n. 447.

In pratica possono limitarsi ad autocertificare che le emissioni sonore non saranno superiori ai limiti stabiliti dal documento di classificazione acustica del Comune. Naturalmente con la consapevolezza delle sanzioni penali previste in caso di dichiarazioni false o mendaci.

Alcuni fac simile di autocertificazione impatto acustico, resa ai sensi dell'articolo 8, comma 5 della Legge 26/10/1995, n. 447, sono disponibili in questa scheda.

Tali attività sono state individuate ed inserite in un apposito elenco. Ad esempio vi rientrano alberghi, palestre, stabilimenti balneari, agenzie di viaggio, centri di estetica, lavanderie, macellerie, fotografi, ottici, ecc. Fanno eccezione ristoranti, bar, pizzerie, o altre attività che utilizzano impianti di diffusione sonora, oppure svolgono manifestazioni che prevedono la diffusione di musica o l'utilizzo di strumenti musicali.

L'obbligo di predisporre la documentazione di impatto acustico, firmata da un tecnico competente in acustica, rimane per quelle attività che superano i limiti comunali.

Tags:  tutela ambientale rumore

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