Banche: maggiore trasparenza e tutela per i consumatori

Il 22 gennaio 2010 il Governo Italiano ha recepito nel nostro ordinamento la Direttiva Europea 2007/64/CE sui servizi di pagamento, meglio nota come "PSD" (Payment Services Directive), volta a creare un unico mercato dei servizi bancari e finanziari nell'Unione Europea e a facilitare la libera circolazione delle merci, delle persone, dei servizi e dei capitali.

La PSD si applica a tutti i principali servizi di pagamento (bonifici, RID, RiBa, carte di credito/pagamento, ecc.), effettuati in Euro e nelle altre valute degli Stati membri dell'Unione Europea e dello Spazio Economico Europeo (Islanda, Liechtenstein e Norvegia).

La PSD non si applica ai pagamenti tramite assegno, a questo provvede il cosiddetto Tremonti Ter (decreto 78/2009 convertito in legge 102/2009).

Vediamo quali sono le principali novità introdotte dal decreto:

Tempi di esecuzione dei bonifici

I bonifici nazionali e all’interno degli altri Paesi dell’Unione Europea devono essere accreditati sul conto beneficiario entro 1 giorno lavorativo dal ricevimento dell'ordine, per le transazioni telematiche (Internet), e 2 giorni lavorativi per i bonifici eseguiti compilando il documento cartaceo in filiale. Inoltre la data valuta (da cui maturano gli interessi) e la data di disponibilità (data dalla quale il beneficiario può disporre delle somme accreditate) devono coincidere.

Quindi nel caso di un bonifico effettuato tramite Internet, il beneficiario già il giorno dopo avrà a disposizione la somma e su questa matureranno già gli interessi. Dal nostro portale è possibile scaricare i seguenti modelli:

Abolizione della data valuta antergata

Non sarà più possibile chiedere l’accredito di fondi sul conto di un beneficiario con una data valuta retrodatata rispetto alla data di disposizione dell’ordine.

Abolizione delle vecchie coordinate bancarie (ABI-CAB-CC)

Il codice IBAN sarà l’unico identificativo per l'esecuzione dei bonifici. Quindi, non sarà più possibile eseguire bonifici sulla base delle "vecchie" coordinate bancarie. Disponibili:

Aumento dei tempi per richiedere il rimborso dei pagamenti domiciliati

I consumatori avranno maggiore tempo a disposizione per richiedere alla propria banca lo storno di un singolo pagamento RID (tipicamente, storno che può essere richiesto come conseguenza di addebito “errato”). Infatti la Direttiva prevede che la richiesta possa essere effettuata fino a 8 settimane di tempo dalla data di addebito. Questi i modelli scaricabili dal nostro portale:

Sono previste infine tutele anche per chi utilizza strumenti elettronici di pagamento, come conti internet o carte di credito; infatti l’utente avrà diritto a chiedere il rimborso nel caso di operazione compiute in maniera inesatta o non autorizzate, mentre nel caso di furto della carta di credito la somma massima che potrà essere addebitata al titolare per spese effettuate con la stessa carta prima del blocco sarà di 150 euro. A tal proposito la nuova normativa prevede che l’emittente debba fornire un servizio di assistenza 24 ore su 24 per comunicare furto e smarrimento della carta, mentre vieta espressamente il “pushing”, ossia l'invio di carte non richieste da parte della banca.

Per quanto riguarda infine il trasferimento dei soldi a mezzo assegno, che come detto non è regolato dalla PSD ma dal Decreto 78/2009 convertito in legge 102/2009, va detto che i tempi massimi di incasso sono: 

  • 3 giorni lavorativi per la data valuta degli assegni bancari e 1 giorno lavorativo per gli assegni circolari;
  • 4 giorni lavorativiper la messa a disposizione (data disponibilità) dei fondi su conto corrente per sia per gli assegni bancari che circolari.
Questi i modelli scaricabili:
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28881 - Redazione
14/02/2014
Gennaro, purtroppo non ci sono molte soluzioni, se non quella di scrivere al suo inquilino per invitarlo ad aggiornare il c/c di accredito.

28877 - Gennaro
14/02/2014
Salve, sono in possesso di un C/C bancario, su cui mi viene effettuato un bonifico da parte di un inquilino per il relativo fitto mensile. Dal 1° Dicembre 2013, il summenzionato inquilino non mi deve più versare la pigione direttamente, ma la deve versare su un conto del tribunale perché l'abitazione è soggetta a procedura di pignoramento e relativa asta. Purtroppo, pur avvertito sia da me che dal tribunale, l'inquilino continua a versare il relativo importo di fitto. La mia banca non riesce a rimandare indietro i bonifici effettuati. Come posso fare a risolvere questo inconveniente senza dover cambiare conto corrente? Grazie.


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