Fattura pro-forma e nota di credito: cosa sono e come compilarle

Fattura pro-forma: a cosa serve e come si compila

Poiché l'emissione della fattura genera obblighi ai fini della liquidazione IVA e della determinazione dei ricavi, indipendentemente dal suo effettivo pagamento, è prassi emettere una "fattura pro-forma" (o "avviso di parcella").

La fattura pro-forma è documento che non ha alcuna valenza fiscale ma ha unicamente lo scopo di informare il cliente sull’ammontare dei corrispettivi da saldare e, quindi, di rinviare l’emissione della fattura vera e propria al momento dell’incasso delle somme pattuite.

La fattura pro-forma viene inoltre messa quando si deve spedire della merce ad un cliente che deve pagare anticipatamente mediante bonifico bancario.

Si tratta di un documento assimilabile ad una fattura, ma riporta chiaramente in evidenza la dicitura “Proforma”. Per quanto riguarda la numerazione, la fattura pro-forma segue una sua numerazione che non ha alcun collegamento con quella relativa alle fatture emesse.

Di seguito un fac simile di fattura pro-forma.

La nota di accredito: quando si emette

Se un’operazione per la quale è stata emessa fattura, successivamente alla sua registrazione, viene meno in tutto o in parte, oppure diminuisce il prezzo o l'imponibile IVA, l'impresa e il libero professionista hanno la possibilità di effettuare una variazione in diminuzione attraverso l’emissione di una nota di credito (o "nota di accredito").

C’è da precisare, tuttavia, che le note di credito sono possibili solo in presenza di determinate circostanze: dichiarazione di nullità del contratto, annullamento, revoca, risoluzione, rescissione e simili o per mancato pagamento in tutto o in parte a causa di procedure concorsuali o di procedure esecutive rimaste infruttuose o in conseguenza dell'applicazione di abbuoni o sconti previsti contrattualmente.

Questo significa che la nota credito non può essere emessa ad esempio in caso di per mancato pagamento o di pagamento parziale di una fornitura.

La nota di credito, che assume generalmente lo stesso aspetto di una fattura, deve essere numerata e contenere l'indicazione della variazione e i dati identificativi della fattura originaria. Va emessa entro un anno dall'effettuazione dell'operazione (spedizione della merce o prestazione del servizio) alla quale la variazione stessa si riferisce.

Di seguito un paio di modelli di nota di credito.

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43774 - Lucia Marson
20/01/2016
Modello fattura per regime forfettario in base alla legge 190 art 1

43549 - stroppa
11/01/2016
Servizio molto buono

42889 - Cristian
30/11/2015
Perfetto per una piccola azienda

42789 - stroppa
26/11/2015
Buon servizio


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