La busta arancione Inps: cos'è e perchè è utile

Con il suo colore acceso non fatica a distinguersi nella cassetta della posta, in più, viste le informazioni che contiene, siamo certi che non passerà inosservata ai molti lavoratori italiani che sognano la pensione, ma la vedono ancora assai lontana. Sebbene se ne parli da diversi mesi, in molti non sanno quali dati contenga la busta arancione Inps e quale natura essi abbiano. Al fine di una più corretta lettura, ma soprattutto per evitare spiacevoli sorprese, Moduli.it ha deciso di dedicare una piccola guida alla busta arancione, così da facilitarne la lettura ai 7 milioni di italiani che l'hanno ricevuta nei giorni scorsi o che la riceveranno a breve.

Busta arancione Inps: cos’è

La busta arancione Inps è una comunicazione inviata dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ai lavoratori italiani, con lo scopo di informarli in anticipo su quella che sarà la loro pensione futura (il riferimento è alla pensione di vecchiaia). Il messaggio della busta si articola in 3 fogli che contengono l’ultima retribuzione percepita, la previsione sulla data di pensionamento e sull’importo del primo assegno pensionistico, più il tasso di sostituzione al lordo e al netto di imposte e contributi versati.

Il calcolo delle previsioni incluse nella busta arancione Inps tiene conto di tre elementi, ovvero l’età del soggetto, la sua storia lavorativa e la retribuzione o reddito percepiti. Attenzione: i risultati che ne conseguono non sono dei dati certificati, bensì delle stime basate sui contributi accumulati fino a quel momento e su quelli che presumibilmente saranno accreditati nei prossimi anni, ai quali si aggiungono altre variabili come ad esempio quella basata sulla stima del Prodotto Interno Lordo (1,5% su base annua) e del conseguente andamento della retribuzione. Si tenga presente, tuttavia, che in futuro potrebbe anche variare la legge sulla previdenza sociale rimescolando tutte le carte.

A cosa serve, dunque, la busta arancione Inps? Diciamo che lo scopo della lettera è informare i lavoratori italiani su quella che sarà la loro età pensionabile e l'entità della loro pensiore futura, dunque il tenore di vita che acquisiranno una volta conclusa la vita lavorativa. In questo modo, chi vorrà, potrà organizzarsi per tempo sottoscrivendo una pensione integrativa privata.

La busta arancione Inps non tiene conto dei contributi versati in altri fondi, casse di previdenza o all’estero.

Busta arancione Inps: chi la riceve

La busta arancione Inps è stata recapitata per 7 milioni di italiani a fronte dei 23 milioni iscritti all’Istituto previdenziale. Un privilegio concesso a pochi? Tutt’altro. L’Inps infatti ha provveduto ad informare tramite corrispondenza (inspirandosi alla busta arancione che gli Svedesi ricevono già da diversi anni) tutti coloro che non posseggono le credenziali per accedere all’estratto conto previdenziale online, invitandoli a reperire i dati di accesso direttamente sul portale dell’Istituto.

L’accesso è molto semplice è può essere eseguito sia con il Pin Inps, sia tramite SPID, il sistema pubblico dell’identità digitale con il quale è possibile interagire con tutte le pubbliche amministrazioni. Entrambe le modalità di accredito sono estremamente utili, tuttavia consigliamo la lettura dell’articolo che abbiamo dedicato al Pin Inps ("Come richiedere ed utilizzare il Pin Inps"), che contiene l’elenco di tutte le sue molteplici utilità e il procedimento da eseguire per attivarlo.

Per accedere all’estratto conto contributivo basta essere in possesso del Pin Inps Ordinario, ma qualora si volesse accedere anche a tutti gli altri servizi online messi a disposizione dall’Istituto, è possibile richiedere l’attivazione del Pin Inps dispositivo mediante questo modulo di richiesta assegnazione Pin dispositivo Inps.

Hanno ricevuto, in definitiva, la busta arancione Inps pensione, i lavoratori dipendenti del settore privato, i lavoratori autonomi (artigiani, commercianti e imprenditori) e le partite Iva iscritte alla gestione separata, al fondo ferrovieri e altri fondi speciali. A partire da quest'anno la busta arancione Inps dovrebbe rendersi disponibile anche per i dipendenti statali.

Busta arancione Inps: chi non la riceve

Come detto non hanno ricevuto e non riceveranno la busta arancione Inps tutti quei contribuenti che sono in possesso di Pin Inps o Spid e di conseguenza possono accedere ai servizi online disponibili sul portale dell’Istituto. Nell'area riservata, infatti, è possibile consultare una vera e propria busta arancione Inps online, che contiene le stesse previsioni contenute nella versione cartacea. Nella versione online, oltre alla pensione di vecchiaia è possibile avere una simulazione anche su quella anticipata.
Per conoscere la simulazione dell’assegno previdenziale e la presunta data di pensionamento, è possibile accedere al servizio “La mia pensione”.

Chi, invece, volesse lasciare da parte le proiezioni e le stime focalizzandosi su dati oggettivi ed inconfutabili può consultare l’estratto contro contributivo. Accedervi è molto semplice, basta accreditarsi sul portale Inps e selezionare la voce “estratto conto” tra quelle presenti nella propria area riservata. Questo servizio è assai utile a tutti i lavoratori italiani, specie a quelli che, nel corso della carriera, hanno vissuto uno o più periodi di disoccupazione e quindi necessitano di prospettive esatte, basate su dati reali.

Busta arancione Inps: cosa fare in caso di errori

I dati forniti dall’Istituto ai contribuenti attraverso il sito www.inps.it sono estremamente precisi ed aggiornati, ma qualora si dovesse riscontrare il mancato accredito di contributi relativamente a certi periodi, si consiglia di inoltrare una lettera all’Inps, nella quale evidenziate l’anomalia e chiedete un aggiornamento dell’estratto conto contributivo. Su questo portale è disponibile il relativo modulo di richiesta e variazione dell'estratto conto contributivo Inps.

APE: quando e come chiedere l'anticipo pensionistico

I conti sono corretti, sei ancora lontano dalla pensione, ma ti trovi senza lavoro o in condizioni di difficoltà o invalidità tali da non consentirti di lavorare. Ecco in casi del genere hai la possibilità di richiedere - soddisfando certi requisiti - la corresponsione dell'assegno pensionistico prima del termine. Ciò è possibile grazie all'APE Sociale, Anticipo Pensionistico, una formula introdotta dal Governo in via sperimentale a partire dal 1° maggio 2017 fino al 31 dicembre del 2018. Dei costi relativi all'operazione se ne fa carico ovviamente lo Stato. Se vuoi approfondire l'argomento ti invitiamo a leggere l'articolo "APE Sociale: cos'è, a chi è rivolto e come richiederlo".

Pubblicato il 11/06/2016
Tags: pensione
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