Cure termali Inps: a chi spettano e come beneficiarne

Le cure termali sono prestazioni che l'Inps, previo accertamento dei requisiti assicurativi, contributivi e sanitari, concede a quei lavoratori dipendenti pubblici e privati che soffrono di particolari patologie reumatiche o delle vie respiratorie: l'obiettivo è quello di evitare, ritardare o rimuovere uno stato di invalidità. Le spese connesse alle cure termali - sia quelle strettamente connesse al ciclo di cura che quelle relative al soggiorno - sono a totale carico dello Stato e dell'Inps.

Cure termali Inps: chi ne ha diritto

Diciamo innanzitutto che per usufruire delle cure termali Inps occorre essere:

  • lavoratori dipendenti iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) dell'INPS;
  • lavoratori dipendenti INPS iscritti all'AGO;
  • lavoratori autonomi che versano il contributo IVS;
  • lavoratori parasubordinati iscritti alla gestione separata Inps;
  • lavoratori in mobilità;
  • titolari di assegno non definitivo di invalidità;
  • lavoratori socialmente utili (LSU).

Non possono, invece, beneficiare delle cure termali Inps:

  • i dipendenti delle Ferrovie dello Stato e di Poste Italiane SpA;
  • i titolari di pensione di anzianità o di trattamento di pensione anticipata;
  • i familiari degli assicurati;
  • i titolari di assegno definitivo di invalidità o di pensione di inabilità. Costoro possono richiedere le cure termali nel solo caso in cui venga revocato l'assegno definitivo di invalidità.

Infine non ne può beneficiare chi, per l'anno in corso, ha già fruito o dovrà fruire di prestazioni termali a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) o di altro ente.

Cure termali Inps: per quali patologie

L'Inps nella sua circolare ricorda che le cure termali sono limitate alle seguenti patologie:

  • malattie reumatiche: osteoartrosi e altre forme degenerative, reumatismi extra-articolari;
  • malattie delle vie respiratorie: bronchiti croniche semplici o accompagnate da componente ostruttiva (con esclusione dell’asma e dell’enfisema avanzato, complicato da insufficienza respiratoria grave o da cuore polmonare cronico).

Le cure termali possono essere erogate però solo se il medico accerta che queste possano produrre un reale beneficio rispetto alle patologie denunciate: ciò si realizza quando le cure termali erogate o da erogare hanno l'effetto di posticipare nel tempo l’erogazione delle prestazioni di invalidità/inabilità oppure di contribuire al superamento dello stato invalidante già realizzatosi.

In tal senso, fermo restando che in totale una persona non può ricevere più di 5 cicli di cure, l'Inps autorizzerà cicli ulteriori al terzo solo se il paziente avrà ottenuto un reale beneficio dai precedenti trattamenti. A tal fine la persona dovrà esibire la seguente documentazione:

  • certificazione specialistica attestante la patologia e l’indicazione terapeutica al trattamento termale;
  • esami strumentali che documentino adeguatamente  la patologia attestata (immagini radiologiche, esami di tipo funzionale quali la spirometria, ecc.);
  • visita cardiologica ed esame elettrocardiografico recenti e comunque  non anteriori a 3 mesi.

Tra le altre cose il medico legale dell'Inps dovrà verificare se la patologia si trova in uno stadio clinico in cui le cure termali possano ancora comportare un effettivo miglioramento della condizione del paziente. Chiaramente non devono sussistere controindicazioni all'effettuazione di cure termali.

Va da se che la diagnosi del medico legale dell'Inps e il suo parere in merito alla concessione o meno delle cure termali, dovrà necessariamente tener conto dell’attività lavorativa svolta. Infatti una medesima patologia assume un rilievo diverso a seconda dell'impegno al quale è chiamato il lavoratore.

Cure termali Inps: quali requisiti

Per quanto concerne i requisiti amministrativi, i lavoratori dipendenti o autonomi devono essere iscritti all'Inps con 5 anni di anzianità assicurativa e vantare almeno 3 anni di contribuzione (156 contributi), nel quinquennio precedente la presentazione della domanda.

Per i lavoratori dipendenti entrano nel calcolo dei tre anni di contribuzione anche i contributi figurativi e i versamenti volontari. Ricordiamo che i contributi figurativi sono periodi assicurativi accreditati gratuitamente dallo Stato in assenza di effettivi versamenti da parte del lavoratore, che si trova costretto ad interrompere l’attività lavorativa per diversi motivi: gravidanza, malattia, disoccupazione, donazione del sangue o del midollo osseo, ecc. I contributi figurativi sono utili sia fini del diritto che della misura della pensione.

Per quanto riguarda i lavoratori parasubordinati iscritti nella Gestione Separata dei lavoratori autonomi, si prendono in esame i soli contributi versati nella predetta gestione e non in altre.

Gli operai agricoli, invece, devono vantare 1350 contributi giornalieri versati nei 5 anni e 810 contributi giornalieri (3 anni) versati nel quinquennio precedente la domanda.

Come si è detto per beneficiare delle cure termali Inps non si può essere titolari di pensione di anzianità o di trattamento di pensione anticipata, tuttavia possono essere concesse a chi, pur avendo compiuto l’età pensionabile nell’anno di effettuazione delle cure, non ha maturato i requisiti contributivi minimi per la pensione di vecchiaia.

Per quanto concerne i requisiti sanitari, rimandiamo a quanto già scritto nel precedente paragrafo.

Cure termali Inps: quali spese sono a carico dello Stato

Sono a carico del Servizio Sanitario Nazionale le spese strettamente connesse alle cure termali, mentre sono a carico dell'Inps quelle relative al soggiorno presso gli alberghi convenzionati nelle località termali.

Il lavoratore è invece tenuto al pagamento del ticket, nella misura prevista dalla legge, e delle spese di viaggio per raggiungere la stazione termale.

Cure termali Inps: come fare domanda

Per fruire delle cure termali occorre presentare, dal 1 gennaio al 30 Settembre di ogni anno, una domanda all'ufficio Inps di residenza del lavoratore esclusivamente in modalità telematica, attraverso uno dei seguenti canali:

  • portale web dell'Inps accessibile direttamente dal cittadino tramite SPID, CIE o CNS;
  • contact center integrato - n. 803164 gratuito da rete fissa o n. 06164164 da rete mobile a pagamento secondo la tariffa del proprio gestore telefonico;
  • patronati/intermediari dell'Istituto.

Attenzione, prima dell'inoltro della domanda il medico curante deve trasmettere telematicamente all'Inps un certificato che riporti la patologia dell'assistito e le cure fondamentali ed accessorie da effettuare. Ricordiamo ancora una volta che le cure possono essere concesse solo per forme morbose bronco-catarrali o reumo-artropatiche.

A questo punto l'Inps avvierà l'istruttoria della domanda e convocherà il lavoratore per sottoporlo ad una visita medica da parte del Centro medico legale della Direzione provinciale INPS competente. In tale occasione il lavoratore potrà presentare ulteriore documentazione sanitaria relativa alle patologie sofferte: certificazione specialistica attestante la patologia, esami strumentali, ecc.

Nel momento in cui il lavoratore riceverà la lettera di accoglimento della domanda con allegato il calendario dei turni, dovrà:

  • scegliere il turno in cui praticare le cure, che dovranno avere inizio entro 90 giorni dal ricevimento del provvedimento di accoglimento della domanda;
  • scegliere la struttura alberghiero-termale ove effettuare le cure tra quelle presenti negli elenchi predisposti dall'Inps;
  • prendere diretti contatti con la struttura termale prescelta almeno 10 giorni prima dell'inizio del turno, anche al fine di verificare la disponibilità;
  • comunicare alla Sede Inps, una volta ricevuta conferma dalla struttura, il turno e la struttura prescelti. Tale comunicazione dovrà essere fatta telematicamente attraverso la funzione di “Gestione turni”, all’interno dell’applicazione internet messa a disposizione dall'Istituto di previdenza;
  • presentarsi nel giorno stabilito alla struttura alberghiero-termale per il soggiorno e le cure.

Se la persona dovesse rinunciare alle cure termali o trovarsi nella necessità di rinviarle, dovrà darne immediata comunicazione all'Inps e alla struttura scelta utilizzando le funzioni di “Rinuncia delle cure” o “Modifica turno” presenti all'interno di "Gestione turni".

La fruizione delle cure termali da parte degli assicurati dell’Inps può avvenire soltanto in periodo feriale. Tuttavia i lavoratori possono beneficiare di prestazioni termali a carico dell’Inps fuori dai periodi di congedo ordinario e di ferie annuali, se ricorrono effettive esigenze terapeutiche o riabilitative, su richiesta del medico curante dell’Inail e se si riscontrano patologie dettagliate dai decreti ministeriali (D.M. 12.8.1992, poi modificato dal D.M. 15.12.1994, a sua volta modificato dal D.M. 22.3.2001).

Cure termali Inps: durata e date

Il lavoratore può fruire delle cure termali una sola volta all'anno per un massimo di 12 giorni, ossia dal lunedì della prima settimana al sabato della seconda. Stando al calendario predisposto dall'Inps per il triennio 2016-2018, le cure termali potranno essere effettuate quest'anno per 12 giorni a partire dal 26 Marzo e fino al 1 Dicembre. Questo il calendario dei turni per le cure termali:

  • 26 marzo 7 aprile
  • 9 aprile 21 aprile
  • 23 aprile 5 maggio
  • 7 maggio 19 maggio
  • 21 maggio 2 giugno
  • 4 giugno 16 giugno
  • 18 giugno 30 giugno
  • 2 luglio 14 luglio
  • 16 luglio 28 luglio
  • 30 luglio 11 agosto
  • 13 agosto 25 agosto
  • 27 agosto 8 settembre
  • 10 settembre 22 settembre
  • 24 settembre 6 ottobre
  • 8 ottobre 20 ottobre
  • 22 ottobre 3 novembre
  • 5 novembre 17 novembre
  • 19 novembre 1 dicembre

Nell'arco dell'intera vita assicurativa, il lavoratore può beneficiare al massimo di 5 cicli di cure termali, ciascuna avente durata di 12 giorni. 

In particolare per ogni ciclo il lavoratore assicurato dell'Inps può beneficiare di:

  • 12 cure fondamentali e/o accessorie fangobalneoterapiche, se la concessione delle cure è avvenuta a seguito di patologie reumo-artropatiche;
  • 12 cure fondamentali e/o accessorie inalatorie, se la concessione delle cure è avvenuta a seguito di patologia bronco-catarrale.

C'è da dire che al lavoratore possono essere riconosciuti altri cicli termali oltre il quinto, ma devono sussistere particolari condizioni:

  • la patologia reumoarticolare e/o broncocatarrale è in grado di determinare uno stato invalidante nella persona;
  • la patologia risulta suscettibile di un effettivo miglioramento clinico attraverso le cure termali;
  • l'età anagrafica e contributiva dell’assicurato, tenuto conto anche dell’attività lavorativa, consentono un riscontro positivo al fine preventivo delle cure balneo termali.

Per un ciclo di cure termali oltre il quinto occorre l'approvazione del medico della Direzione Inps di competenza e il giudizio definitivo del Coordinatore Generale Medico Legale.

Le strutture convenzionate

L'Inps si avvale di strutture convenzionate presso le quali i propri assicurati possono ricevere le cure balneo termali. L'elenco viene reso pubblico ogni anno sul sito ufficiale dell'Inps. Si tratta di strutture alberghiero-termali costituenti unico complesso con le terme, oppure di strutture alberghiere non costituenti un unico complesso con le terme ma situate nelle vicinanze, ossia ad una distanza non superiore a 300 metri. Qualora la distanza fosse superiore  (comunque non oltre 1.000 mt.), la struttura alberghiera dovrà assicurare un collegamento con il centro termale tramite un servizio di navetta dedicato, continuativo e coperto da polizza assicurativa per danni alle persone trasportate in corso di validità.

Tali strutture devono risultare in possesso di precisi requisiti (iscrizione alla Camera di Commercio, possesso di licenza, accreditamento presso la Asl - nel caso di terme -, classificazione di almeno 3 stelle - nel caso di albergo -, regolarità contributiva, ecc.) e soprattutto devono dichiarare di aderire ad uno specifico capitolato attraverso la compilazione di uno specifico modello.

Per l'erogazione delle cure e la sistemazione alberghiera, le strutture convenzionate dovranno garantire, inoltre, un congruo numero di posti nei turni stabiliti dall’INPS secondo il calendario triennale.

I medici che operano all'interno di queste strutture dovranno utilizzare la procedura informatica messa a disposizione dall'Inps per la compilazione e la trasmissione telematica all’Istituto del Mod.SS40ct/sost. con i dati sanitari relativi alle visite effettuate agli assicurati prima dell’inizio delle cure e, successivamente, con gli esiti sanitari delle stesse.

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Mi è stata riconosciuta una invalidità superiore al 50%, posso usufruire del congedo per effettuare cure termali per patologia invalidante riconosciuta? Grazie

50226 - Luigi
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Buonasera vorrei un informazione avendo il morbo di cron... Pancreatite cronica ..sordità lato dx .. schiena l4-l5 con ernia discale ..e invalido al 67 .posso accedere alle cure termali grazie

50135 - Gaetano
31/08/2017
Buongiorno, a parte la direttiva molto chiara, mia moglie prima di iniziare il ciclo termale, ha chiesto informazioni all'azienda dove espleta il lavoro, la quale naturalmente nn ha saputo dare risposte. Ad oggi dopo la visita del medico curante e dopo la visita del medico delle terme, accertata l'urgenza di svolgere tale terapia reumatica, l'azienda risponde che il periodo in essere nn sarà retribuito. Resto in attesa di un vostro cenno. Distinti saluti.

49987 - Paolo
21/07/2017
Salve, sono un lavoratore dipendente Enti Locali, iscritto alla gestione inpdap, e vorrei sapere se per noi è prevista la gratuità del soggiorno, al pari dei lavoratori del settore privato. Grazie.

49777 - mara o.
29/06/2017
Sono dipendente di ente locale ed ho problemi respiratori per cui lo pneumologo mi ha indicato una terapia con cure termali. Ho diritto al soggiorno per cure termali pagato dall'inps?

49543 - Laura
01/06/2017
Buongiorno sono una dipendente privata, ho inoltrato domanda il 2 febbraio e sono al 4 ciclo di cure. Oggi grazie alla circolare n°1274 del 21 marzo i tempi di risposta si allungano perchè ovviamente nessuno va a leggersi le circolari INPS. Al momento della visita ti richiedono il certificato medico e mediamente si impiegano 2/3 mesi per un appuntamento da un ortopedico. Inoltre se al momento della visita il medico specifica che è indifferente da un centro convenzionato o presso la ASL, si finisce col pagare 2 ticket perchè valido solo quello della ASL. Hotel in fibrillazione per i posti, chi viaggia in treno non troverà i posti disponibili, turno di assenza da riprogrammare. Abolito il ciclo di cure oltre il 5 anno. Complimenti all'INPS.

49479 - Nicolas
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Come dipendente dello stato pago i contributi CPDEL (ex INDAP gestiti da INPS). Ma, l'INPS mi risponde che non ho diritto alle cure termali (soggiorno, meno viaggio+ticket) in quanto non verso i contributi INPS ma CPDEL. Infatti, ho fatto la domanda ed è stata respinta "No contributi INPS 156 settimane". In vari siti ho trovato che possono fruire anche i dipendenti ex INDAP. Quindi, i dipendenti dello stato possono o non possono fruire delle cure termali per 15 gg a spese INPS? Grazie

49384 - Michela O.
19/05/2017
Buongiorno. Mi necessiterebbe questo chiarimento. I dipendenti pubblici hanno diritto sia al pagamento ticket delle cure sia al rimborso del soggiorno come i dipendenti privati? Vi chiedo questo chiarimento perchè in internet si trovano risposte differenti. Alcune dicono che come dipendenti pubblici ne abbiamo diritto, altre no, ossia solo diritto al ticket per i 12 trattamenti. Ho sia patologia asmatica (con tesserino) che reumatismo extra articolare (fibromialgia e inizio artrosico) ... non mi faccio mancare nulla. Ringrazio in anticipo.

49235 - Renato P.
08/05/2017
Salve sono un lavoratore dipendente, avrei bisogno delle cure termali per curare la sinusite cronica e la artrosi seguite a due ernie sacrali, ma in quanto dipendente delle ferrovie dello stato, R.F.I., dicono che non ho diritto. E' vero appartengo ad una categoria di privilegiati come deputati, senatori, prendo 1500 euro compresi gli assegni ogni mese come loro, ma..... ho il dubbio che loro le facciano gratis comunque Perché noi ferrovieri non possiamo?


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