Lettera di richiamo fac simile: modelli editabili

- Ultimo aggiornamento: 26/02/2024
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La lettera di richiamo dipendente è un modello con cui il datore di lavoro o il responsabile dell'Ufficio Personale segnala al proprio dipendente un inadempimento o un comportamento inadeguato o scorretto.

Lettera richiamo dipendente: cos'è

Possiamo classificarla come un vero e proprio ammonimento nei confronti del lavoratore dipendente che, in una o più occasioni, ha mostrato comportamenti in violazione degli accordi contrattuali. La lettera di richiamo può essere anche la conseguenza di una 

ricevuta dal datore o responsabile di reparto da uno dei lavoratori dipendenti.

In una scala di gravità dei singoli provvedimenti assunti dall'azienda, la lettera di richiamo costituisce senza alcun dubbio quello meno gravoso. Ma è chiaro che se il lavoratore non fornisce delle giustificazioni o non dovesse adeguarsi alle prescrizioni fornite, potrebbe andare incontro a conseguenza ben più spiacevoli, vale a dire:

  • sanzione;
  • sospensione dal lavoro;
  • licenziamento.

Naturalmente il lavoratore potrebbe anche non condividere il motivo dell'ammonimento disciplinare, nel qual caso farebbe bene a rispondere per iscritto. Questo il

Lettera di richiamo disciplinare: quando si utilizza

La lettera, che segue generalmente l'ammonimento verbale (quando questo ha dato i suoi frutti), può essere  utilizzata in svariate circostanze. Ad esempio quando il lavoratore:

  • non si attiene alle disposizioni previste a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
  • non osserva le istruzioni impartite dal datore di lavoro o dal dirigente;
  • utilizza in modo inappropriato macchinari e dispositivi;
  • non partecipa ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro;
  • utilizza nell'ambiente di lavoro un linguaggio volgare e provocatorio;
  • si presenta al lavoro senza minimamente curare l'igiene e l'aspetto personale;
  • fuma o fa uso di alcolici durante gli orari lavorativi;
  • divulga dati e informazioni sull'azienda per i quali invece dovrebbe mantenere il più stretto riserbo;
  • si presenta al lavoro costantemente in ritardo rispetto ai colleghi;
  • senza preventivamente comunicare le motivazioni (malattia, ecc.) non si presenta al lavoro;
  • utilizza per fini personali lo smartphone che gli è stato messo a disposizione dall'azienda;
  • assume un qualsiasi comportamento che si ritiene contrario alle norme contrattuali e alle regole del condice disciplinare o che leda l'immagine dell'azienda.

Negli esempi fatti ricorrono atteggiamenti, abitudini, condotte più o meno gravi da parte del lavoratore, ma con la lettera di richiamo l'azienda vuole in qualche modo richiamare l'attenzione del proprio subordinato, ricevere (possibilmente) delle spiegazioni da parte sua e fare in modo che simili comportamenti non si ripetano più in futuro, pena l'applicazione di sanzioni più severe

La lettera di richiamo può essere utilizzata anche in presenza di uno scarso impegno del lavoro da parte del dipendente. In questo caso se la situazione perdura, il datore può anche imporre il licenziamento per scarso rendimento.

Segnaliamo che dal nostro portale si possono scaricare anche modelli più specifici, come questi:

La direzione aziendale, specie se intenzionata ad applicare sanzioni più severe, deve consentire al lavoratore di fornire giustificazioni ed elementi a sostegno della propria difesa. Ecco un 

che il lavoratore deve far pervenire alla direzione nel termine massimo di 5 gioni dalla contestazione dei fatti. Il lavoratore può anche chiedere di essere ascoltato ed altrettanto può fare chiaramente l'azienda. Ecco un fac simile di

Se il lavoratore non fornisce spiegazioni o queste sono ritenute inattendibili dall'azienda, si può configurare l'ipotesi di una sanzione disciplinare (multa, sospensione, licenziamento) a carico del dipendente che in ogni caso deve essere sempre proporzionale alla gravità dell'infrazione. Dal nostro portale è possibile scaricare questa

Validità della lettera di ammonimento al dipendente

La lettera di chiamo decade automaticamente trascorsi 2 anni dalla contestazione dei fatti. Questo significa che un'eventuale recidiva, vale a dire la ripetizione del comportamento scorretto o illecito tenuto dal lavoratore, può essere fatta valere dall'azienda, e in questo modo giustificare eventuali provvedimenti sanzionatori o addirittura il licenziamento, se le violazioni sono state riscontrate nell'arco temporale di 2 anni.

Detto in altre parole lo Statuto dei lavoratori non consente il cumulo delle infrazioni o comunque dei comportamenti scorretti.

Questo naturalmente non impedisce al datore di lavoro di esprimere un giudizio complessivo sulla condotta del proprio subordinato.

Tags:  inadempimento contrattuale

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