Rimborso buoni postali: quando va richiesto e con quali modalità

Benché i rendimenti non siano più quelli di un tempo, il buono fruttifero postale resta un strumento di investimento molto apprezzato dagli italiani, se non altro per la bassa rischiosità grazie alla garanzia dello Stato. In questo post vedremo di affrontare il tema del rimborso buoni fruttiferi postali in tutti i suoi aspetti: dove presentare richiesta, come calcolare l'importo spettante , cosa fare in caso di decesso dell'intestatario e via discorrendo.

Cos’è un buono fruttifero postale

Il buono fruttifero postale è un prodotto finanziario nominativo emesso da Cassa Depositi e Prestiti, una società per azioni controllata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze che, tra le altre cose, gestisce il risparmio postale.

Le tipologie di buoni fruttiferi postali sono diverse (3x2, 3x4, 4x4, ordinari, per minori, ecc.), ma per tutti vige la garanzia dello Stato.

Il buono fruttifero postale non frutta più interessi a partire dal giorno successivo alla scadenza naturale del titolo, a meno che non si tratti di un buono ordinario emesso non oltre il 27/12/2000: in questo caso produce interessi fino al 30esimo anno successivo a quello di emissione.

I buoni sono sottoscrivibili in forma cartacea o dematerializzata. Mentre nel primo caso al sottoscrittore viene rilasciato un titolo cartaceo, la cui presentazione si rende poi indispensabile per poter ottenere il rimborso, nel secondo caso nei confronti del sottoscrittore il personale addetto si limita ad effettuare una scrittura contabile sul libretto di risparmio postale o sul conto corrente Bancoposta.

Essendo nominativi i buoni postali non possono essere ceduti, se non in caso di successione per causa di morte dell'intestatario.

I buoni, infine, non possono essere ceduti in pegno.

Costi e regime fiscale dei buoni postali

La sottoscrizione così come la gestione e il rimborso dei buoni fruttiferi postale è senza alcun costo o commissione per il risparmiatore.

Per quanto riguarda il regime fiscale, invece, occorre precisare che:

  • gli interessi sono soggetti a ritenuta nella misura del 12,5%;
  • l'imposta di successione non trova applicazione;
  • l'imposta di bollo non si applica se il valore di rimborso non supera i 5.000 euro.

Rimborso buoni fruttiferi postali: quando e come richiederlo

E' possibile richiedere il rimborso buoni fruttiferi postali in qualsiasi momento.

Tuttavia mentre il capitale viene rimborsato sempre al 100%, per quanto riguarda gli interessi occorre far riferimento a quanto previsto dalla scheda informativa relativa al buono sottoscritto: ai fini della loro corresponsione, infatti, è necessario che sia trascorso un termine minimo che - a seconda della tipologia di buono - può essere di 2 o 6 mesi, un anno, ma anche di 2 o 3 anni.

I buoni postali intestati ai minori non sono rimborsabili prima che l'intestatario abbia compiuto i 18 anni, a meno che non sussista un provvedimento del giudice tutelare. Per i buoni emessi prima del 28/12/2000 è sufficiente, invece, la firma congiunta di entrambi i genitori.

Se in occasione della sottoscrizione non sono trascorsi almeno 18 mesi, all'intestatario non vengono corrisposti gli interessi.

Chi possiede buoni postali cartacei può chiedere il rimborso in qualsiasi ufficio postale. Se questo non è lo stesso in cui sono stati sottoscritti, sono necessari 4 giorni in più per i dovuti accertamenti. I buoni de materializzati possono essere rimborsati anche attraverso il sito poste.it

Si può ricevere la somma in contanti oppure attraverso vaglia circolare, accredito su libretto di risparmio postale o su conto corrente BancoPosta.

Calcolo rimborso buoni postali 

Chi volesse conoscere il valore del proprio buono fruttifero postale o simulare il rendimento di un investimento su questo prodotto finanziario, non dovrebbe far altro che consultare questa pagina del sito di Cassa Depositi e Prestiti: www.cdp.it/sitointernet/it/calcolo_dei_rendimenti.page.

In pratica per scoprire il rendimento e gli interessi maturati nel tempo non occorre far altro che selezionare

  • la tipologia del buono postale
  • la data di sottoscrizione
  • l'importo e la data di rimborso

Riscossione buoni fruttiferi postali cointestati deceduto 

Se il buono è intestato a due persone e presenta la clausola "cpfr", che significa "con pari facoltà di rimborso", l'intestatario superstite può richiedere autonomamente il rimborso del buono. In pratica può recarsi in un qualsiasi ufficio postale avendo al seguito un valido documento di riconoscimento e il buono cartaceo in originale. 

Diversamente se il titolo non contiene la clausola "cpfr" oppure è intestato ad una sola persona, gli eredi devono compilare un apposito modello fornito dall’ufficio postale a cui va allagata la seguente documentazione: 14694, 

  • dichiarazione di successione
  • estratto dell’atto di morte dell’intestatario del buono postale;
  • dichiarazione sostitutiva eredi;
  • verbale di pubblicazione del testamento (olografo, pubblico o segreto) in copia conforme all’originale;
  • fotocopia documento di riconoscimento e codice fiscale dei soggetti che presentano domanda di rimborso.

I residenti all'estero come chiedono il rimborso dei buoni postali?

Chi risiede all’estero ed è titolare di uno o più buoni postali, può chiederne il rimborso recandosi presso il Consolato Italiano e compilando questo apposito modulo rimborso buoni fruttiferi postali.

Il modulo una volta autenticato dal Consolato va spedito a Poste Italiane S.p.A. - Bancoposta - Operazioni Servizio Risparmio - Via di Tor Pagnotta, 2 - 00143 Roma.

Richiesta rimborso buoni fruttiferi postali prescritti

È importante ricordare che i buoni fruttiferi postali cartacei si prescrivono dopo 10 anni dalla data di scadenza

Tradotto questo significa che trascorso questo termine il buono non è più rimborsabile, quindi non solo si perde il diritto agli interessi, ma anche alla restituzione del capitale.

Per questo motivo consigliamo ai nostri utenti di controllare sempre con molta attenzione la data di scadenza riportata sui Buoni Fruttiferi Postali cartacei tenendo conto del termine di prescrizione decennale. 

Se la scadenza non è riportata sul titolo è possibile verificarla consultando il sito poste.it. 

Per maggiori informazioni

  • rivolgersi al personale degli Uffici Postali
  • consultare i siti poste.it e cdp.it
  • telefonare al numero gratuito 800.00.33.22.

Problemi con il rimborso buoni fruttiferi postali

Per qualunque questione attinente al rimborso dei buoni postali, l'intestatario può esporre un reclamo scritto.

Le possibilità in questo caso sono tre:

  • compilare l'apposito form online. A tal proposito è sufficiente consultare questa pagina www.poste.it/reclami.html (selezionare la voce "Servizi Finanziari Bancoposta);
  • scrivere una PEC all'indirizzo reclami.bancoposta@pec.posteitaliane.it;
  • scaricare e compilare questo modulo reclamo Poste Italiane. In questo caso la lettera può essere
    - spedita all'indirizzo Poste Italiane S.p.A. - Chief Operating Office –Servizi di Assistenza Clienti - Gestione Reclami Finanziari - Viale Europa 190 - 00144 Roma
    - faxata al numero 06.59580160

Per sapere come comportarsi nel caso in cui neppure la contestazione scritta sortisca effetti, consigliamo di leggere il post di approfondimento sul reclamo Poste Italiane.

Documenti correlati


52111 - Alessia
11/05/2018
Salve, più di un mese fa ho stipulato un contratto telefonico e adsl con tiscali. Il servizio non mi è stato ancora attivato, perché pare non ci sia la predisposizione e tiscali ha provveduto a chiamare chi di dovere per occuparsene. Vorrei sapere se questi lavori sono a carico dell'utente, ma soprattutto se posso cambiare idea e recedere dal contratto. Grazie.

51203 - Giovanni
29/12/2017
Buonasera, avevo mandato una disdetta a Wind Infostrada non sapendo che avrei chiuso il rapporto... dopo 5 giorni mi è stata fatta un offerta da un operatore e dopo una giornata ho deciso di accettare e continuare il rapporto con Wind... ho spiegato della mia raccomandata all'operatore e lui mi ha detto che non avrei perso il numero di telefono (con il quale ci lavoro) e che avrei continuato il rapporto senza problemi in quanto all'arrivo della raccomandata avrebbero preso visone del nuovo contratto stipulato... adesso allo scadere del mese mi ritrovo che mi hanno staccato la linea telefonica causa la mia raccomandata! Adesso mi chiedo: ma se la raccomandata e’ stata inviata 5 giorni prima ci vuole del tempo mentre arrivi? Non dovrebbe far fede il timbro postale? Il nuovo rapporto e’ stato stipulato 5 giorni dopo ma non ne hanno tenuto conto... come mi devo comportare in quanto non vorrei perdere il numero... grazie per la risposta. Giovanni

50766 - giulio
01/11/2017
Vorrei sapere quanto tempo passa tra la sottoscrizione di un contratto mobile fastweb (registrazione vocale della volonta' di diventare cliente mobile con passaggio da altro operatore) e la ricezione della sim. Grazie

50072 - Mario
27/07/2017
Salve, ieri con un operatore ho fatto una registrazione per una migrazione da Tim verso Fastweb. oggi ho esercitato il diritto di ripensamento mandando una racc. a/r. Da premettere che l'operatore mi aveva detto che mi sarebbe arrivato il contratto di proposta a casa da firmare e poi veniva un tecnico con il modem per completare il tutto. Ora ho il dubbio che loro possono andare avanti. E' corretta la mia procedura? Grazie per la risposta

49796 - Redazione
29/06/2017
Klara, dalla sottoscrizione del contratto di fornitura.

49761 - Klara
24/06/2017
Circa 20 giorni fa in un punto commerciale abbiamo stipulato un contratto adsl fibra con il gestore FASTWEB senza linea fissa dopo di che abbiamo disdetto la vecchia linea adsl. Il servizio ce lo hanno attivato ieri. I 14 giorni di diritto di recesso partono dalla data di attivazione della linea o dal giorno quando abbiamo firmato il contratto? Grazie

49491 - virgilio
28/05/2017
Ho richiesto online un passaggio ad altro gestore telefonico (ricaricabile), a giorni arriva il corriere con nuova sim al quale devo pagare e fornire copia del documento di identità ma ho cambiato idea, come posso fare per rifiutare il cambio?

49419 - Redazione
22/05/2017
Andrea, se lo ha esercitato nei tempi (14 gg.) e con le modalità stabilite dalle condizioni generali di abbonamento, allora è nel suo diritto chiedere lo storno di quella fattura. Le consigliamo di inoltrare un reclamo scritto e se la compagnia fa orecchie da mercante, di ricorrere al Corecom.

49411 - Andrea
21/05/2017
Ho esercitato (a quanto pare in modi e tempi corretti) il diritto al ripensamento per una nuova linea telefonica. Mi ritrovo una fattura con dentro il canone di 4 settimane, e il costo di attivazione nuova linea. E' corretto che io debba sostenere tali costi?

49342 - Redazione
15/05/2017
Paolo, per esercitare il recesso è sufficiente inoltrare a Telecom una esplicita dichiarazione al numero di fax 800-000187 oppure all'indirizzo indicato dal Servizio Clienti “187”.


Lascia un commento
Attenzione: prima di inviare una domanda, controlla se è già presente una risposta ad un quesito simile.

I pareri espressi in forma gratuita dalla redazione di Moduli.it non costituiscono un parere di tipo professionale o legale. Per una consulenza specifica è sempre necessario rivolgersi ad un professionista debitamente qualificato.

Obbligatorio