Home Banking: come difendersi dalle truffe

- Ultimo aggiornamento: 08/07/2016

Nei giorni scorsi l’Abi - Associazione Bancaria Italiana - ha reso pubblici i risultati della ricerca effettuata dal Consorzio AbiLab sulla lotta alle frodi sul web, tramite home banking e mobile banking. Nonostante il furto delle credenziali non abbia subito flessioni nell’ultimo anno, interessando lo 0,14% dei clienti retail attivi su internet banking, è rassicurante notare come nel 2015 le transazioni anomale siano diminuite del 22,7% rispetto al 2014.

I numeri sono positivi, certo, ma il rischio di essere truffati rimane, ecco perché il 30% delle banche dichiara di aver incrementato gli investimenti destinati alla sicurezza dal 5 al 15% nell’ultimo anno, destinando le proprie risorse alle più moderne tecnologie informatiche. Un’operazione che ha incontrato il benvolere dei consumatori italiani, i quali nel 2015 hanno incrementato gli accessi all’home banking del 37% rispetto al 2014. Se non conosci bene l’argomento ti consigliamo di leggere su Moduli.it la pagina dedicata all’home banking.

Rischio truffe home banking: cos’è il phishing

I risultati delle ricerche effettuate dall’Abi evidenziano che la maggior parte dei consumatori truffati tramite home banking in Italia, subiscono il furto delle credenziali mediante la tecnica del phishing. Il phishing consiste proprio nell’appropriazione dei dati di accesso (nome utente e password) del cliente. Una volta ottenuti gli hacker sono così liberi di effettuare l’accesso all’area riservata del correntista e concludere varie operazioni bancarie.

Spesso e volentieri la truffa avviene tramite una semplice e-mail, la quale risulta apparentemente essere inviata dalla tua banca, in realtà grafica e contenuti sono contraffatti ad arte, quasi impercettibili, quindi molto difficili da riconoscere. Aprendo il messaggio ti trovi davanti ad una richiesta, che può essere un invito ad effettuare l’accesso all’area personale inserendo i tuoi dati o cliccare su un link interno, riportato nel messaggio, o ancora fornire e confermare il numero della carta di credito. Lo scopo dei ladri d’identità è quello di risalire alle tue credenziali di accesso all'home banking.

Attenzione: la tua banca non ti chiederebbe mai di inserire queste credenziali, quindi quando ti trovi davanti a questo tipo di richieste cestina immediatamente il messaggio.

Home banking e sicurezza: 10 regole per evitare le truffe

L’Associazione Bancaria Italiana ha messo a disposizione di clienti ed utenti un decalogo di consigli per scongiurare le truffe effettuate dall’home banking. Te le riproponiamo, consigliandoti di seguirle alla lettera:
1. Diffidare da tutti i messaggi in cui la banca ti chiede di scaricare documenti (potrebbero contenere virus ed elementi non sicuri);
2. Diffidare da tutti i messaggi nei quali vengono richieste le credenziali di accesso e i numeri delle tue carte di credito;
3. Controlla sempre il saldo e le transazioni, in banca o tramite home banking;
4. Non accedere al sito della banca mediante link, bensì scrivi direttamente l’indirizzo del sito ufficiale sulla barra dell’url;
5. Verifica che l’indirizzo del sito della tua banca sia preceduto dalla sigla https (assicura l’autenticità del sito e della privacy di chi lo visita) e sia presente il lucchetto che garantisce l’autenticità della connessione;
6. Istalla antivirus ed esegui costantemente delle scansioni;
7. Quando navighi in internet fai sempre attenzione ad istallare o scaricare materiale: fai in modo da conoscerne sempre la provenienza;
8. Aggiorna il sistema operativo solo ed esclusivamente con prodotti originali offerti dalle aziende produttrici;
9. Fare attenzione al peggioramento delle condizioni generali del tuo dispositivo, talvolta può essere causato da un virus;
10. Se il servizio di home banking non funziona bene rivolgiti subito alla tua banca.

Home banking: cosa fare se sei stato truffato

Verificare spesso i movimenti sul conto corrente ti aiuta ad avere un quadro chiaro di entrate ed uscite, in più ti permette di identificare subito addebiti anomali, che potresti non aver autorizzato tu. Questo è il metodo più semplice per individuare una truffa informatica. Qualora ti trovassi in questa scomoda situazione, sappi che la prima cosa da fare è recarsi al comando dei Carabinieri più vicino denunciando l’accaduto. Se non hai la possibilità di uscire tempestivamente di casa, puoi fare denuncia ai Carabinieri e alla Polizia Postale anche da casa, sfruttando la procedura telematica. Ecco i link da seguire per denunciare l’accaduto ai Carabinieri. Se invece preferisci rivolgerti alla Polizia Postale, puoi seguire le indicazioni contenute in questo articolo

Una volta terminata la procedura, fotocopia la denuncia e portala alla tua banca. Quest’ultima verificherà le cause della truffa e provvederà al cambio immediato di tutte le credenziali di accesso all’home banking. Una volta aver predisposto il blocco delle carte e dei servizi legati al conto corrente, potrai essere sicuro che nessun’altra somma verrà prelevata indebitamente dal tuo conto. Fino a quel momento, sei responsabile del furto per l'importo di 150 euro, superata questa somma, sarà compito della banca restituirti l’eventuale denaro sottratto.

La legge stabilisce che è compito della banca rilevare quali siano state le cause dell’accaduto, identificando un soggetto responsabile tra il cliente e l’istituto stesso. Qualora la truffa sia avvenuta tramite phishing la responsabilità non è imputabile al cliente, bensì alla banca, dunque puoi chiedere il risarcimento della somma che ti è stata sottratta. A questo proposito si è espresso anche l’Arbitro Bancario, che ritiene la banca responsabile dell’accaduto, a meno che non venga dimostrato che l’illecito sia stato commesso con il consenso del correntista oppure che la banca abbia adottato le più moderne tecnologie informatiche per preservare la sicurezza dei suoi clienti.

Nell’eventualità di una controversia, ricorda che puoi presentare un reclamo alla tua banca utilizzando questo modulo di reclamo. Se la banca fa orecchie da mercante e non intende provvedere al risarcimento, puoi rivolgerti all’Arbitro Bancario Finanziario, che attraverso una procedura veloce e poco onerosa può fare in modo che i tuoi diritti vengano rispettati. A questo proposito ti invitiamo a scaricare il modulo di ricorso all’arbitro bancario finanziario e dedicare qualche minuto alla lettura dell’articolo: “Problemi con la tua banca? Rivolgiti all'Arbitro Bancario e Finanziario”, che siamo certi ti sarà estremamente utile.

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