Fac simile nota di credito per errata fatturazione

- Ultimo aggiornamento: 11/10/2022
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Descrizione

La nota di credito in formato WORD presente in questa scheda costituisce un esempio nota di credito per storno fattura, vale a dire un modello con cui si opera la correzione di una fattura precedentemente emessa nei confronti dello stesso soggetto.

Nota di credito: quando viene emessa

La nota di credito è un documento attraverso il quale si effettua una riduzione dell'importo fatturato in precedenza. La nota credito viene emessa, ad esempio, quando

  • si verifica la rescissione o l’annullamento del contratto in riferimento al quale la fattura era stata emessa, oppure
  • nel caso in cui si riscontrano errori nel calcolo della base imponibile o dell’aliquota IVA della fattura, oppure
  • quando si ha la necessità di applicare al cliente sconti e abbuoni non riportati in fattura, oppure
  • in caso di reso di prodotti difettosi non sostituibili, oppure
  • quando si registra un mancato pagamento - anche parziale - della fattura a seguito di procedure concorsuali o di procedure esecutive rimaste infruttuose.

La nota credito è un documento fiscale a tutti gli effetti, dunque va registrato contabilmente, e deve essere emessa con riferimento alla fattura originaria per l’importo corrispondente allo sconto concesso, al valore dei prodotti resi o all’importo non pagato.

La nota di credito si può emettere sia per le fatture tradizionali che per quelle elettroniche. Tuttavia in quest'ultimo caso non si possono utilizzare i modelli scaricabili da questa scheda. Al contrario la nota di credito deve essere elaborata attraverso la stessa piattaforma utilizzata per la fatturazione e trasmessa allo SdI (Sistema di Interscambio), affinché l'Agenzia delle Entrate possa accettarla e stornare la relativa fattura. Chiaramente una copia della nota credito viene consegnata anche al cliente tramite l'indicazione del codice destinatario.

Qualora si volesse effettuare un incremento dell’importo fatturato in precedenza, occorrerebbe invece emettere una nota di debito.

Cosa specificare nella nota di credito

Nella nota di credito occorre specificare:

  • generalità del prestatore (inclusa partita IVA);
  • generalità del committente (inclusa partita IVA o codice fiscale);
  • data di compilazione del documento;
  • numero progressivo del documento;
  • descrizione del prodotto o servizio relativo alla transazione;
  • variazioni dell’imponibile e dell’imposta corrispondente.

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Stando alle disposizioni dell'art. 26 del D.P.R. 633/72, la nota di credito va emessa nel termine massimo di un anno dall'emissione della fattura.

Tuttavia lo stesso decreto non prevede limiti temporali in caso di:

  • dichiarazione di nullità, annullamento, revoca, risoluzione, rescissione e simili;
  • mancato pagamento in tutto o in parte a causa di procedure concorsuali o di procedure esecutive individuali rimaste infruttuose.

Tags:  reso fatture

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