Contratto consulenza commerciale: esempio e guida completa

- Ultimo aggiornamento: 03/05/2023
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Descrizione

In questa scheda rendiamo disponibile un fac simile di contratto di consulenza commerciale, vale a dire un contratto con cui un'azienda affida ad un consulente l'incarico di organizzare la struttura commerciale dell'azienda, anche attraverso il reclutamento e l'addestramento di dei nuovi incaricati alla vendita, di studiare nuove strategie commerciali ecc.

Oggetto del contratto di consulenza commerciale

È molto importante definire nel dettaglio le attività che l’azienda committente conferisce al consulente commerciale. Queste, ad esempio, possono riguardare:

  • lo studio di nuove strategie commerciali per la vendita dei prodotti o servizi;
  • la promozione di ogni azione ritenuta utile o necessaria per incrementare il volume delle vendite;
  • la ricerca, selezione e addestramento professionale di nuovi incaricati alla vendita da inserire nel proprio gruppo di lavoro;
  • il coordinamento delle vendite;
  • la raccolta e controllo degli ordini;
  • la segnalazione ed analisi delle problematiche commerciali individuate dagli incaricati alle vendite;
  • ecc.

Naturalmente l’attribuzione delle attività al consulente deve essere preceduta da una fase di analisi, definizione e condivisione delle strategie e degli obiettivi dell'impresa committente.

Esclusiva e riservatezza

Con la firma del contratto il consulente non potrà assumere incarichi analoghi nell'interesse di altre società che svolgano attività in concorrenza o comunque incompatibili con l'attività del committente.

Inoltre egli è tenuto al massimo riserbo sulle informazioni riservate e confidenziali ricevute dal committente e riguardanti la struttura, i prodotti/servizi commercializzati, il portafoglio clienti, il know how, ecc.

Compenso e rimborso spese 

Il contratto di consulenza commerciale può prevedere il riconoscimento in favore del Consulente, a fronte dell’opera prestata, di 

  • un compenso percentuale da calcolarsi sui ricavi mensili effettivi derivanti dalle vendite procurate dal gruppo di lavoro coordinato dallo stesso Consulente, oppure di
  • un compenso fisso a cui possono aggiungersi dei dei bonus sui risultati operativi di gestione raggiunti grazie la consulenza svolta.

Recesso dal contratto di consulenza commerciale

Il consulente può recedere dal contratto per giusta causa (ad es. mancato pagamento dei compensi maturati). In questo caso egli ha diritto al rimborso delle spese sostenute ed al compenso per l'attività svolta fino a quel momento. 

La comunicazione di recesso va comunicata al committente con un congruo preavviso, così da non recare pregiudizio all’attività.

Anche il committente può revocare il mandato, anche senza fornire alcuna motivazione, ma sarà tenuto comunque a rimborsare le spese sostenute dal consulente ed a pagare il compenso maturato fino a quel momento.

Contratto di consulenza commerciale: cos'altro sapere

Il contratto di consulenza commerciale, al pari di una prestazione d'opera intellettuale, è altresì regolato dagli artt. 2229 e seguenti del Codice Civile.

Il consulente, nei limiti delle istruzioni ricevute dal committente, svolge la propria attività in piena autonomia organizzativa e senza alcun vincolo di subordinazione, né di luogo, né di orario nei confronti del Committente. .

Chiaramente l'attività del consulente è una obbligazione di mezzi, nel senso che il professionista si impegna a prestare la propria opera usando la diligenza richiesta dalla natura dell'attività esercitata, dalle leggi e dalle norme deontologiche della professione, ma senza garantire al committente il risultato sperato.

Tags:  libero professionista

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