Autocertificazione Coronavirus rientro in Italia: modulo PDF

- Ultimo aggiornamento: 25/08/2020
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Tutti coloro che entrano o rientrano in Italia da paesi UE (tranne Croazia, Grecia, Malta, Spagna, Romania e Bulgaria) o extra UE hanno l'obbligo di compilare un'autodichiarazione attestante la non provenienza dalle zone a rischio epidemiologico e l’assenza di contatti, negli ultimi 14 giorni, con soggetti risultati positivi al COVID-19. L'autodichiarazione Covid rientro in Italia va consegnata al vettore in caso di utilizzo di mezzo pubblico di trasporto. Informazioni di dettaglio sono reperibili sul sito www.esteri.it.

Autodichiarazione Covid rientro in Italia: quando va compilata 

Causa il protrarsi dell'emergenza epidemiologica da Coronavirus, il Governo ha emanato il nuovo DPCM 7 agosto 2020 con cui aggiorna le Misure di contenimento del contagio. In particolare nell'Allegato 20, individua 6 elenchi di Paesi, per i quali sono previsti differenti limitazioni.

Gruppi A e B

Vi fanno parte San Marino e Città del Vaticano e i PAESI UE (tranne Croazia, Grecia, Malta, Spagna, Romania e Bulgaria), SCHENGEN, Regno Unito e Irlanda del Nord, Andorra, Principato di Monaco. Ci si può recare in questi paesi per qualsiasi motivazione, dunque anche per turismo, e al rientro non vigono restrizioni di quarantena. Rimane tuttavia l’obbligo di compilare questa autodichiarazione.

Croazia, Grecia, Malta, Spagna.

Coloro che nei 14 giorni precedenti hanno soggiornato o transitato in questi paesi, ferme restando le disposizioni di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 7 agosto 2020, si applicano le seguenti misure di prevenzione, alternative tra loro:

  • obbligo di presentazione al vettore all’atto dell’imbarco e a chiunque sia deputato ad effettuare i controlli dell’attestazione di essersi sottoposte, nelle 72 ore antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale, ad un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone e risultato negativo;
  • obbligo di sottoporsi ad un test molecolare o antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone, al momento dell’arrivo in aeroporto, porto o luogo di confine, ove possibile, ovvero entro 48 ore dall’ingresso nel territorio nazionale presso l’azienda sanitaria locale di riferimento; in attesa di sottoporsi al test presso l’azienda sanitaria locale di riferimento le persone sono sottoposte all’isolamento fiduciario presso la propria abitazione o dimora. 

Le persone, anche se asintomatiche, sono obbligate a comunicare immediatamente il proprio ingresso nel territorio nazionale al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio.

In caso di insorgenza di sintomi COVID-19, resta fermo l’obbligo per chiunque di segnalare tale situazione con tempestività all’Autorità sanitaria per il tramite dei numeri telefonici appositamente dedicati e di sottoporsi, nelle more delle conseguenti determinazioni dell’Autorità sanitaria, ad isolamento.

Gruppo C

Vi fanno parte Bulgari a e Romania. Sono consentiti gli spostamenti per qualsiasi ragione da/per questi Paesi ma, al rientro in Italia, vige l’obbligo di isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria, è necessario compilare un’autodichiarazione e si può raggiungere la propria destinazione finale in Italia solo con mezzo privato.

Gruppo D 

Vi rientrano Australia, Canada, Georgia, Giappone, Nuova Zelanda, Ruanda, Repubblica di Corea, Tailandia, Tunisia, Uruguay: sono consentiti gli spostamenti da/per questi Paesi senza necessità di motivazione, quindi anche per TURISMO. Tuttavia, al rientro in Italia, è necessario sottoporsi ad isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria, compilare un’autodichiarazione e si può raggiungere la propria destinazione finale in Italia solo con mezzo privato

Gruppo E

Qui vi rientrano tutti i paesi del resto del mondo, eccezion fatta per quelli del gruppo F. Gli spostamenti da/per il resto del mondo sono consentiti solo in presenza di precise motivazioni, quali:

  • lavoro
  • motivi di salute o di studio
  • assoluta urgenza
  • rientro presso il proprio domicilio
  • abitazione o residenza.

Non sono quindi consentiti spostamenti per turismo. Il rientro in Italia da questo gruppo di Paesi è sempre consentito ai cittadini italiani/UE/Schengen e loro familiari, nonché ai titolari di regolare di permesso di soggiorno e loro familiari. Al rientro in Italia da questi Paesi, è necessario sottoporsi ad isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria, compilare un’autodichiarazione nella quale si deve indicare la motivazione che consente il rientro e si può raggiungere la propria destinazione finale in Italia solo con mezzo privato (è consentito il transito aeroportuale, senza uscire dalle zone dedicate dell’aerostazione). 

Gruppo F

Vi rientrano Armenia, Bahrein, Bangladesh, Bosnia Erzegovina, Brasile, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana: da questi Paesi è ancora in vigore un divieto di ingresso in Italia, con l’eccezione dei cittadini UE (inclusi i cittadini italiani) e loro familiari che abbiano la residenza anagrafica in Italia da prima del 9 luglio 2020. 

Autocertificazione Coronavirus rientro in Italia: cosa riportare

Attraverso questo modello il cittadino sostanzialmente autodichiara:

  • di essere a conoscenza delle misure di contenimento del COVID-19 vigenti in Italia; 
  • di non essere risultato positivo al coronavirus oppure, ove risultato positivo ad un test RT PCR effettuato all’estero, di aver seguito scrupolosamente i protocolli sanitari previsti dalle autorità del Paese in cui è stato effettuato il test, di aver osservato 14 giorni di isolamento dall’ultima data nella quale si presentavano sintomi e di non essere più sottoposto a misure di quarantena da parte delle autorità locali; 
  • la località estera da cui rientra e il mezzo di trasporto utilizzato. In caso di mezzo privato occorre indicare tipo di veicolo e targa, mentre in caso di mezzo pubblico vanno riportati gli estremi del volo / corsa ferroviaria o stradale / tratta marittima);
  • i paesi e i territori nei quali ha effettuato negli ultimi 14 giorni soggiorni  o transiti;
  • il proprio indirizzo, il recapito telefonico e l’Azienda Sanitaria Locale di riferimento;
  • l’indirizzo presso il quale svolgerà il periodo di 14 giorni di sorveglianza sanitaria e l’isolamento fiduciario.

Tags:  coronavirus viaggiare assistenza sanitaria

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