Rinegoziazione mutuo stessa banca

La rinegoziazione del mutuo è da chiedere alla stessa banca che ha erogato il finanziamento, quando il pagamento delle rate è divenuto insostenibile a causa delle mutate condizioni di mercato. Consiste in pratica in una modifica delle condizioni del contratto di mutuo originale tra il cliente e l'istituto finanziario.

In cosa consiste la rinegoziazione

Si tratta di un istituto che prevede la ricontrattazione di alcune clausole del vecchio contratto di mutuo, come la riduzione dello spread, l'allungamento della durata, il tipo di tasso applicato (fisso o variabile), le garanzie.

Si tratta di fatto di un istituto a cui oggi ricorrono gli stessi istituti bancari, in modo particolare quando riscontrano forti e persistenti difficoltà da parte dei loro clienti con il regolare pagamento delle rate del mutuo. In questi casi, infatti, piuttosto che procedere con la sospensione del pagamento o, peggio, dare avvio ad un processo di recupero del credito, le banche preferiscono proporre una rinegoziazione delle condizioni contrattuali, che nella gran parte dei casi si sostanzia in un allungamento della durata del mutuo. L'allungamento della durata porta ad una rata mensile più leggera e in definitiva rende più sostenibile il rimborso da parte del cliente in difficoltà.

Quanto costa e come richiederla

Sulla base di quanto stabilito dalla Legge 244 del 24 dicembre 2007 (Finanziaria 2008), l'operazione può essere condotta senza costi e atti notarili, con un semplice scambio di corrispondenza tra banca e cliente. Questa la

Possono rinegoziare il mutuo soltanto i contraenti originari (stesso mutuatario, stessa banca) ed entrambi devono essere concordi sulle variazioni da apportare. E’ importante sottolineare che la rinegoziazione del mutuo costituisce in ogni caso una facoltà e non un obbligo per la banca.

Un'eccezione è stata prevista con l’approvazione della legge n. 197 del 2022 (Legge di Bilancio 2023). In pratica al fine di mitigare l’effetto dell’aumento dei tassi di interesse operato da parte delle principali banche centrali, per contrastare gli elevati livelli di inflazione, le autorità hanno concesso la possibilità ai soggetti che hanno sottoscritto, antecedentemente al 1° gennaio 2023, un contratto di mutuo ipotecario di importo originario complessivo massimo in linea capitale non superiore a euro 200.000,00 (duecentomila/00) e finalizzato all’acquisto o alla ristrutturazione di unità immobiliari adibite ad abitazione di richiedere, al verificarsi di determinate condizioni, la rinegoziazione di alcuni termini del mutuo, e, in particolare, la modifica del tasso di interesse da variabile a fisso.

In particolare possono avanzare domanda in tal senso coloro che:

  • hanno stipulato il contratto di mutuo antecedentemente alla data che cade il 31 dicembre 2022 (incluso);
  • hanno richiesto una cifra complessiva in linea capitale non superiore a euro 200.000,00 (duecentomila/00);
  • non hanno, alla data della presente richiesta, un ISEE superiore a euro 35.000,00, come certificato da apposito documento rilasciato da soggetto abilitato e consegnato alla banca;
  • dichiarano di essere, alla data della richiesta, in regola con il pagamento delle rate di cui al piano di ammortamento del mutuo.

Questo un fac simile di

L'alternativa alla rinegoziazione: la "surroga"

Naturalmente se la rinegoziazione non viene accettata dalla banca, avete la possibilità di rivolgervi ad altri istituti di credito e avvalersi della facoltà di surroga (cosiddetta "portabilità del mutuo").

Ricordiamo, infine, che coloro che si trovano in difficoltà con il pagamento delle rate, hanno la possibilità di chiedere la sospensione mutuo prima casa accedendo al cosiddetto Fondo Gasparrini. Questo il

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50297 - Redazione
15/09/2017
Maria, la banca in effetti non è tenuta alla sospensione delle rate.

50272 - maria d.p.
13/09/2017
Buona sera. Vorrei sapere se, in pendenza di procedimento di rinegoziazione, la banca è obbligata (credo di no) o comunque di regola sospende le rate del mutuo in corso Grazie

50255 - Redazione
11/09/2017
Alessandro, la rinegoziazione non consente di aumentare l'importo del mutuo, ma unicamente di ricontrattare durata, tasso, ecc. L'alternativa è la surroga, dunque l'apertura di un mutuo presso una nuova banca.

50244 - Alessandro
10/09/2017
Ciao vorrei sapere se avendo un mutuo già esistente potrei rinegoziarlo aumentandone la somma verso un'altra banca

50004 - Redazione
21/07/2017
Maurizio, può chiedere della liquidità aggiuntiva se opta per la surroga, ma non per la rinegoziazione.

49997 - Redazione
21/07/2017
Davide, perchè la rinegoziazione è comunque una facoltà e non un obbligo per la banca.

49989 - Maurizio
21/07/2017
Salve, ho un grande dubbio e non riesco a trovare una risposta certa: con la rinegoziazione del mutuo potrei chiedere alla banca concedente anche un aumento del capitale prestato? Ovvero, l'integrazione di liquidità è fattibile con una scrittura privata tra me e la banca (come previsto per gli altri casi di rinegoziazione: nuova durata, nuovo importo rata, nuovo tasso, ecc.) oppure è assolutamente obbligatorio recarsi da un notaio e stipulare un'ipoteca di secondo grado per la parte di capitale integrata? Grazie!

49969 - Davide
19/07/2017
Ho un mutuo con che banca e poblemi con il crif, perché non mi accettano la rinegoziazione del mutuo?

48547 - Redazione
25/02/2017
Gabriele, la banca può legittimamente rifiutarsi di rinegoziarle il mutuo. In questi caso il consiglio è di tentare la strada della surroga, ma non prima di aver saldato gli "arretrati" all'attuale banca.

48512 - gabriele
22/02/2017
Salve, sono a conoscenza del "decreto salva italia", ho un mutuo con un tasso del 6% ho chiesto alla mia banca di rinegoziarlo ma l'ha negato. Aggiungo che non sono riuscito a pagare le ultime 2 rate perchè troppo alte. Vorrei chiarimenti sul da farsi grazie.


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