Certificazione del credito ente pubblico: guide

- Ultimo aggiornamento: 27/09/2022
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Guida alla certificazione del credito nei confronti di un ente pubblico e le istruzioni necessarie per presentare l'istanza di certificazione del credito.

Certificazione del credito ente pubblico: in cosa consiste

I tempi di pagamento spesso lunghi da parte delle PA, possono in alcune circostanze mettere in crisi le imprese già gravate da un forte contrazione del credito bancario e da una pesante pressione fiscale.

Così negli anni passati è stato varato un provvedimento da parte del Governo che ha come obiettivo sostanziale quello di portare liquidità alle imprese. In pratica qualunque azienda oggi vanti un credito nei confronti di amministrazioni statali, enti pubblici nazionali, enti locali (comuni, comunità montane, unioni di comuni), regioni, province, camere di commercio, istituti e scuole di ogni ordine e grado ed enti del servizio sanitario nazionale (Asl, aziende ospedaliere, istituti di cura, ecc.) per somministrazioni, forniture o appalti, può richiedere la certificazione del proprio credito, ossia un titolo che ne attribuisca certezza, liquidità ed esigibilità.

Per inciso un credito si considera certo, liquido ed esigibile quando è riferito ad un’obbligazione perfezionata, correttamente registrata nelle scritture contabili dell’ente debitore e per la quale è scaduto il termine di pagamento. Inoltre, non debbono sussistere fattori impeditivi del pagamento, come l’esistenza di contenziosi, eccezioni di inadempimento o condizioni sospensive.

Una volta conseguita la certificazione l'impresa potrà utilizzarla per esigere il pagamento entro i termini definiti dalla certificazione stessa, oppure per ottenere un'anticipazione bancaria, oppure per cedere il credito ad una banca o ad un intermediario finanziario abilitato, oppure per compensare un debito verso l’Agenzia delle entrate indicando gli estremi della certificazione nel modello F24 online.

Come presentare l'istanza di certificazione del credito

L'istanza di certificazione del credito nei confronti di un ente pubblico va presentata tramite la piattaforma elettronica predisposta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e raggiungibile al seguente indirizzo web:

  • https://crediticommerciali.rgs.mef.gov.it/CreditiCommerciali/home.xhtml.

I creditori che intendono procedere devono necessariamente accreditarsi all’interno della Piattaforma, inoltrare l’istanza di certificazione del credito. La procedura è completamente gratuita.

La piattaforma provvede automaticamente all’invio delle notifiche in formato elettronico a tutte le parti interessate, le quali possono, in ogni momento, effettuare l'accesso e consultare lo stato e la disponibilità residua del credito.

L'amministrazione o ente debitore ha tempo 30 giorni per accogliere l'istanza e certificare che il credito è certo, liquido ed esigibile, oppure per rigettarla qualora rilevi l'insussistenza o l'inesigibilità, anche parziale, del credito. Se ciò non accade il creditore può chiedere all’Ufficio Centrale di Bilancio o alla Ragioneria Territoriale dello Stato, sempre tramite la Piattaforma, la nomina di un commissario ad acta che sarà incaricato di provvedere, senza oneri a carico del richiedente, al rilascio della suddetta certificazione al posto della P.A.

La certificazione reca la data entro la quale la P.A. deve procedere al pagamento. La certificazione non pregiudica il diritto del creditore agli interessi relativi ai crediti vantati.

Per qualunque necessità è possibile richiedere assistenza chiamando il Numero Verde 800.811.172 (il servizio è attivo dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 18 e il sabato dalle 8 alle 14) oppure compilando un form disponibile all'indirizzo sopra indicato.

Tags:  recupero crediti

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