Modulo SR163: a cosa serve, come compilarlo e a chi inviarlo

- Ultimo aggiornamento: 13/01/2020
Formati
PDF   (nuova versione)
PDF
Dichiaro di aver preso visione della nota informativa

Modello predisposto dall'Inps che il cittadino utilizza per comunicare all'istituto previdenziale il modo con cui intende ricevere il pagamento di una certa prestazione a sostegno del reddito. Il modello SR163 è disponibile in formato PDF editabile.

Modello SR163 Inps: a cosa serve

Il modello SR163 INPS serve per certificare che il soggetto che richiede una prestazione a sostegno del reddito è anche colui che risulta titolare del conto corrente bancario o postale, carta prepagata e libretto postale con IBAN su cui si intende ricevere il pagamento.

In questo modo l'Inps non corre ilrischio di effettuare pagamenti non dovuti, ipotesi questa che si realizzerebbe nel caso in cui il conto corrente risultasse intestato ad una persona diversa dal richiedente la prestazione.

Chi può utilizzare il modulo SR163

Il modello SR163 può essere utilizzato, ad esempio, dal disoccupato che richiede il pagamento della NaspI, dal soggetto che richiede il bonus bebè, il bonus nido o il bonus mamma, dal richiedente gli assegni familiari e via discorrendo.

Il modulo in particolare può essere utilizzato sia da chi sta presentando una nuova domanda, sia da chi riceve già una prestazione dall’Inps, ma deve comunicare, ad esempio, la variazione del codice iban o la modalità di accredito.

SR163 pdf: quali informazioni riportare

Nella prima parte del modello occorre riportare le generalità del soggetto che ha richiesto la prestazione. Sono dati facoltativi unicamente telefono, cellulare ed e-mail.

Quindi occorre specificare la prestazione a sostegno del reddito di cui è stata fatta richiesta.

Solo a questo punto si può specificare se si intende ricevere il pagamento della prestazione tramite:

  • bonifico domiciliato presso ufficio postale.
  • conto corrente bancario o postale, oppure libretto postale o carte di pagamento dotate di Iban.
Chiaramente chi invia il modulo SR163 Inps si impegna nei confronti dell'istituto a comunicare qualsiasi variazione dovesse intervenire nella situazione certificata entro 30 giorni dall'avvenuto cambiamento.

BONIFICO DOMICILIATO

Il bonifico domiciliato è uno strumento di pagamento che consente a chi non è titolare di un conto corrente di ricevere delle somme in denaro. Basta recarsi in un qualsiasi ufficio postale con la lettera ricevuta dal soggetto erogante (in questo caso l'Inps), un documento di identità in corso di validità e il codice fiscale.

Il bonifico domiciliato permette di effettuare pagamenti in contanti fino a 6.000 euro, ma la somma deve essere riscossa entro un preciso termine di scadenza.

ACCREDITO SU C/C, LIBRETTO O CARTA

In questo caso occorre innanzitutto indicare il nome della banca, l'agenzia, l'indirizzo e naturalmente l'Iban.

Non solo. Perché la comunicazione sia valida è necessario che sia datata, timbrata e firmata dal funzionario dell’Istituto di credito o postale, prima di poter essere inviato all’Inps.

Infine occorre riportare il codice fiscale abbinato all'Iban indicato.

Cosa accade se si è clienti di una banca online?

L’Inps ha avuto un occhio di riguardo nei confronti dei tanti cittadini italiani che hanno scelto di depositare i propri risparmi presso un Istituto di credito virtuale, ovvero una banca online.

Non avendo la possibilità di far sottoscrivere il modulo SR163 da un funzionario in carne ed ossa, i percettori di prestazioni di sostegno al reddito possono inviare all’Istituto Nazionale una copia del documento digitale rilasciato dalla banca online, mediante la procedura telematica.

L’importante è che l’intestazione dell’Istituto sia perfettamente leggibile.

SR163 modulo: come trasmetterlo

È preferibile trasmettere il modulo telematicamente, attraverso la pagina dedicata ai SERVIZI ONLINE del sito www.inps.it, scegliendo la prestazione di sostegno al reddito di interesse. Questo significa che occorre operare una scansione del modulo, dopo averlo compilato e firmato, e caricare in piattaforma il file in formato digitale.

Per fare questo occorre chiaramente disporre del Pin Inps.

L’originale del modulo, invece, deve essere conservato ai sensi dell’articolo 16 comma 8 del decreto legge n. 5/2012, convertito in legge n. 35/2012 in quanto potrebbe essere richiesto per controlli futuri.

I soggetti che non possono, per motivi di varia natura, eseguire questa procedura, possono avvalersi di tre valide alternative, dedicate in primis a chi già riceve una prestazione dall’Inps, ma deve modificare dati o modalità di accredito:

  • l'invio tramite PEC (posta elettronica certificata) all'indirizzo della sede provinciale dell’Inps;
  • consegna a mano presso la sede territoriale Inps competente;
  • l'invio tramite posta elettronica ordinaria all'indirizzo istituzionale della sede provinciale responsabile delle Prestazioni di sostegno al reddito delle famiglie.

In entrambi i casi allegare una copia del documento d’identità in corso di validità.

Tutti gli indirizzi delle Strutture territoriali sono disponibili sul sito ufficiale dell’Inps, nella sezione “Le Sedi INPS”: www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx.

Modello SR 163: novità 2020

Con la circolare numero 48 del 29 marzo 2020, l'Inps ha comunicato di aver di fatto eliminato il modello SR163 cartaceo. In particolare nella suddetta circolare si legge che “Sul piano operativo, a partire dal 10 aprile 2020, per le prestazioni pensionistiche e non pensionistiche erogate dall’Istituto mediante l’accredito su conto corrente bancario o postale, su libretto di deposito a risparmio bancario nominativo dotato di codice IBAN, su libretto di risparmio postale nominativo dotato di codice IBAN o su carta prepagata ricaricabile dotata di codice IBAN, non è più prevista la compilazione e trasmissione dei modelli “AP03” (riscossione pensione a mezzo istituti di credito), “AP04” (riscossione pensione attraverso Poste Italiane), nonché “SR163” e “SR185” (riscossione prestazioni non pensionistiche), né Poste Italiane e gli Istituti di credito sono più tenuti alla loro validazione.”

Tags:  bonus famiglie INPS

Documenti correlati
 
Utilità