Qual è la cifra massima che si può pagare in contanti

Nel 2024 è possibile pagare in contanti fino alla cifra di 4.999,99 euro. Per pagamenti da 5.000 euro in su occorre necessariamente far ricorso a bonifici, assegni, carte di debito, di credito e prepagate e più in generale a strumenti di pagamento tracciabili.

Fino a quanto posso pagare in contanti

Come tutti sanno il limite dei contanti nel 2023 è stato innalzato da 2.000 a 5.000 euro. Il motivo di questa decisione? Secondo i nostri governanti la misura dovrebbe stimolare i consumi e in definitiva rilanciare l'economia. In realtà se è dimostrato che l'uso di carte di credito, bancomat o bonifici contribuisce ad aumentare la trasparenza e la tracciabilità dei pagamenti effettuati e che l'utilizzo dei contanti è invece considerato più adatto per i pagamenti nell’economia sommersa, è tutto da dimostrare che l’innalzamento della soglia nell’utilizzo dei contanti faccia aumentare i consumi. Ma questa è una nostra personale valutazione.

La soglia di 5.000 euro è confermata anche per il 2024. Questo significa che anche quest'anno si possono eseguire pagamenti con moneta e banconote fino all'importo massimo di 4.999,99 euro. Se la cifra da pagare sarà di un solo centesimo in più, ossia 5.000 euro, diventerà obbligatorio il ricorso a strumenti tracciabili (carta, assegni, bonifici ...).

Tale soglia si applica a qualsiasi tipo di transazione, sia tra persone fisiche che giuridiche: l'acquisto di un capo di abbigliamento, il pagamento della parcella dell'avvocato o della fattura dell'idraulico, la donazione di una somma all'amico o al fratello e via discorrendo.

Dunque che non commetti un illecito se paghi in contanti, per un importo inferiore a 5.000 euro, la ditta che ha effettuato la tinteggiatura delle pareti interne di casa tua o il falegname che ha progettato e realizzato la ua nuova cucina, oppure se trasferisci 4.900 euro in denaro contante ad un parente o ad un amico.

La nuova soglia deve essere rispettata non solo da chi paga ma anche da chi riceve il denaro.

Invece la soglia di 5.000 euro non si applica ai versamenti e ai depositi di contanti sul conto corrente. Ecco fino a quanti contanti si possono versare in banca.

Infine ecco il limite per il pagamento affitto in contanti.

Sanzioni per violazioni del limite pagamento contanti

Se effettui un pagamento in contanti per un importo pari o superiore alla soglia prevista rischi una multa decisamente salata. In particolare:

  • sanzione amministrativa di 1.000 euro (999,99 euro) per i privati cittadini che superano il tetto;
  • sanzione amministrativa tra 3 mila e 15 mila euro per i professionisti che superano il tetto.

Probabilmente in questo momento ti starai chiedendo: ma se pago l'imbianchino di casa con 6.000 euro in contanti, come potrei essere scoperto dalla Guardia di Finanza? In effetti questo rischio è remoto, a meno che l'autorità non venga in possesso di una qualsiasi documentazione (contratto scritto, preventivo firmato per accettazione, fattura, quietanza di pagamento, ricevuta di pagamento in contanti o altro) idonea a comprovare la prestazione eseguita e il conseguente passaggio di denaro.

Limite pagamento contanti frazionato

Cosa accade se effettui un pagamento rateizzato in contanti a favore di un terzo per un importo complessivo di 15.000 euro, ma dove ogni singola rata ha un importo di 4.999,99 euro, dunque inferiore alla soglia limite prevista?

In altre parole facendo 3 versamenti in contanti da 4.999,99 euro ciascuno, per un totale di 14.999,97 euro, commetti un illecito oppure no?

E’ del tutto evidente che per il fisco potrebbe trattarsi di una manovra artificiosa finalizzata ad aggirare il divieto all’utilizzo dei contanti oltre la soglia limite. Dunque c’è il rischio concreto che tu possa subire un accertamento e dunque l’applicazione di una sanzione, specie se le operazioni frazionate risultano eseguite in un arco di temporale molto ristretto (ad es. 7 giorni).

Quando è possibile superare il limite contanti

Tuttavia va detto che la legge consente di corrispondere in contanti anche importi superiori alla soglia di 4.999,99 euro, seppure in forma rateizzata, ma devono ricorrere precise condizioni:

  • gli importi delle singole rate non devono superare la soglia limite;
  • la rateizzazione del pagamento deve essere la conseguenza di un preventivo accordo tra le parti. Ci deve essere in altre parole un preventivo, un contratto o una fattura che preveda, ad esempio, il pagamento dilazionato di 4.999 euro mensili per 3 mesi;
  • il frazionamento del pagamento deve essere connaturato al tipo di operazione: paghi con somme in contanti le opere di ristrutturazione edilizia via via che i vari interventi vengono portati a compimento.

Chiaramente spetta sempre all’Amministrazione Finanziaria verificare se c’è stato o meno un trasferimento di contanti artificiosamente frazionato allo scopo di eludere la legge.

Ricordiamo che dal 2021 non è più possibile pagare in contanti le visite specialistiche private (urologo, otorino, cardiologo, ecc.) oppure il dentista, neppure nel caso in cui la somma da corrispondere sia inferiore alla soglia minima prevista.

Libretti di risparmio e assegni: cosa cambia?

Per libretti di risparmio e assegni cambia qualcosa?

Per quanto riguarda i libretti di risparmio al portatore c'è da dire che essi non possono essere più aperti dal mese di Luglio 2017, mentre coloro che ne possedevano già uno prima di quella data avevano l'obbligo di estinguerlo entro il 31 Dicembre 2018, pena l'applicazione di pesanti sanzioni. Dunque a partire dal 1° Gennaio 2019 i libretti di risparmio possono essere richiesti solo in forma nominativa.

Per quanto riguarda, invece, gli assegni bancari, postali e/o circolari resta tutto come prima. Per importi fino a euro 999,99 possono essere emessi in forma libera, mentre da euro 1.000,00 in su devono obbligatoriamente riportare la clausola di non trasferibilità. Gli assegni intestati “a me medesimo” non possono circolare, qualunque sia il loro importo.

Se vuoi farti rilasciare dalla tua banca un carnet di assegni o un assegno circolare o un vaglia in forma libera, dunque senza la clausola di “non trasferibilità”, devi effettuare una specifica richiesta e pagare l’imposta di bollo di euro 1,50 per ogni singolo modulo di assegno o vaglia.

Deroga al limite pagamenti in contanti

In deroga al limite pagamento in contanti fissato a 4.999,99 euro, gli operatori del settore del commercio al minuto e le agenzie di viaggio e turismo per le operazioni di vendita che coinvolgono cittadini stranieri non residenti in Italia, possono accettare trasferimenti in contanti nel limite di 15.000 euro. Tuttavia per fruire della deroga, occorre inviare una comunicazione preventiva all'Agenzia delle Entrate.

Inoltre l’operatore, all’atto dell’acquisto, deve:

  • acquisire fotocopia del passaporto del cliente;
  • ottenere una "autocertificazione" dal cliente in cui si attesta che non possiede la cittadinanza italiana né di uno dei paesi della Ue o dello Spazio Economico Europeo e che non è residente in Italia.

Quindi, entro il primo giorno feriale successivo a quello dell’operazione, deve versare il denaro contante incassato sul proprio conto corrente e consegnare all’operatore finanziario copia della comunicazione inviata all’Agenzia delle Entrate.

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56812 - Luigi
04/11/2021
Salve, Per il gioco d'azzardo come viene applicato questo limite? Sapete dirmi i limiti di deposito giornalieri, settimanali e mensili?


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