Come ottenere un prestito con la pensione

I pensionati INPS hanno la possibilità di ottenere un prestito da un istituto di credito ad un tasso agevolato e con un iter notevolmente semplificato e di rimborsarlo attraverso un addebito automatico che l'ente effettua direttamente sulla sua pensione.

Ne hanno diritto tutti i soggetti che godono di una pensione di anzianità, vecchiaia o di reversibilità. Sono escluse dal calcolo del quinto e non valide ai fini della richiesta gli assegni sociali, le pensioni di invalidità civile e invalidità per un periodo inferiore a sei anni.

Ma vediamo qual è la procedura.

Il pensionato deve richiedere il prestito alla banca o alla finanziaria che gli calcolerà uno o più preventivi al fine di verificare l'eventuale ammontare della rata. La durata del contratto di prestito non può superare i dieci anni, mentre la per quanto riguarda le pensioni di anzianità l'età massima entro la quale viene erogato credito tramite cessione del quinto è generalmente intorno agli 80 anni.

A questo punto il pensionato deve richiedere all'Inps la comunicazione di cedibilità. Si tratta di un documento con il quale l'Inps certifica la possibilità di un pensionato di effettuare la cessione di un quinto della sua pensione (pari, quindi, all'importo massimo della rata del prestito) per accedere ad una forma di prestito o finanziamento agevolata.

Per fare un esempio se la pensione, al netto delle trattenute fiscali e previdenziali, fosse pari a 1.200 euro, la quota cedibile (1/5) sarebbe di 240 euro. I trattamenti pensionistici integrati al minimo non possono essere oggetto di cessione.

Tale comunicazione può essere ottenuta recandosi di persona presso la sede Inps che ha in carico la propria pensione oppure, qualora il pensionato fosse impossibilitato a recarsi di persona presso tale ufficio, può essere richiesta e ritirata da un suo delegato. Questo il modello da utilizzare.

La comunicazione di cedibilità va esibita quindi alla banca o alla società finanziaria per stipulare il contratto di prestito. Prima di poter addebitare l'importo della rata, l'Inps verifica la presenza di alcune condizioni a tutela del pensionato:
- l'istituto deve avere tutti i requisiti richiesti dalla legge per questo tipo di operazione;
- il tasso applicato al prestito deve essere inferiore al "tasso soglia" anti-usura;
- la rata prevista non deve superare un quinto dell'importo della pensione;
- nel contratto devono essere indicate tutte le spese (istruttoria, estinzione anticipata, premio assicurativo per premorienza ove presente, tasso di interesse).

Sempre a tutela dei pensionati, l'Inps ha predisposto una Convenzione, sottoscritta da numerose banche e intermediari finanziari, che garantisce tassi più favorevoli rispetto a quelli di mercato. Trovate l'elenco a questo indirizzo.

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