Rimborso ritardo aereo: termini e moduli per richiederlo
In caso di ritardo aereo il passeggero ha diritto al rimborso del biglietto se l'attesa si prolunga per oltre 5 ore. Per ritardi di durata inferiore, invece, egli ha diritto ad un indennizzo che può arrivare fino a 600 euro. In ogni caso la compagnia aerea deve assicurare al passeggero una adeguata assistenza e l'eventuale sistemazione alberghiera.
Quando utilizzare il modulo rimborso ritardo aereo
Il modulo in questione può essere utilizzato nel caso in cui il passeggero risulti in partenza
- da un aeroporto situato nel territorio di uno Stato membro dell'UE;
- da un aeroporto situato in un paese terzo a destinazione di un aeroporto situato nel territorio di uno Stato membro dell'UE, a meno che il suddetto passeggero non abbia già ricevuto benefici o indennizzi e assistenza nel paese terzo in questione.
Inoltre è necessario che il ritardo del volo rispetto all'orario di partenza previsto sia:
- a) di due o più ore per tutte le tratte aeree pari o inferiori a 1 500 km; o
- b) di tre o più ore per tutte le tratte aeree intracomunitarie superiori a 1 500 km e per tutte le altre tratte aeree comprese tra 1 500 e 3 500 km; o
- c) di quattro o più ore per tutte le altre tratte aeree che non rientrano nei casi di cui alle lettere a) o b).
Risarcimento ritardo aereo prescrizione
E’ bene sapere che il diritto all'indennizzo in caso di volo in ritardo, così come previsto dal Regolamento CE 261 del 2004, non può essere fatto valere all’infinito.
In altri termini esiste un termine entro il quale il viaggiatore deve necessariamente promuovere l’azione risarcitoria, pena la perdita del proprio diritto. Non avendo il Regolamento europeo previsto nulla a riguardo, il termine di prescrizione varia da uno Stato all'altro: così se per il Belgio è di 1 anno e per il Regno Unito o Cipro è addirittura di 6, per l’Italia tale termine è fissato in due anni dalla data di arrivo o dalla data in cui il volo sarebbe dovuto arrivare.
Come richiedere il rimborso ritardo aereo
Se hai sostenuto delle spese durante le ore di attesa e ora intendi essere rimborsato oppure pretendi un risarcimento dalla compagnia, non devi far altro che compilare questo modulo rimborso ritardo aereo. La richiesta va presentata in primo luogo alla compagnia aerea con la quale il passeggero ha stipulato il contratto di trasporto: Ryanair, Alitalia, Vueling, Easyjet, British Airways, Air France, Meridiana, Lufthansa, American Airlines, Airone, Iberia, Swiss Air, ecc.
Chiaramente il minimo che devi aspettarti è una opposizione al rimborso ritardo aereo da parte della compagnia, ragion per cui faresti bene a raccogliere qualsiasi documento o informazione che possa avvalorare la tua richiesta: biglietto elettronico, carta d’imbarco, informazioni fornite dal personale di terra circa le ragioni del ritardo, foto del tabellone delle partenze e degli arrivi, ritagli di giornale sulla circostanza che ha determinato il ritardo e così via.
Rimborso ritardo aereo: Airhelp e Claim It
Fino ad ora ti abbiamo fornito le istruzioni necessarie nel caso in cui tu voglia muoverti in totale autonomia per la richiesta di risarcimento nei confronti della compagnia aerea. Se però ritieni di non saper fare tutto da solo, sappi che il sito Internet AirHelp (www.airhelp.com/it) può darti tutta l'assistenza necessaria, per di più in maniera totalmente gratuita.
In pratica si tratta di un servizio che consente al passeggero che ha subito un volo in ritardo (oppure un volo cancellato o un negato imbarco) di ottenere ciò che gli spetta di diritto. Per prima cosa occorre verificare se il volo è eleggibile oppure no per il risarcimento. A tal fine è sufficiente che il passeggero inserisca alcune semplici informazioni sul sito, quali: l’aeroporto di partenza, quello di destinazione, le eventuali coincidenze, il numero di volo, la compagnia aerea e la data di partenza. A questo punto il sito consente di selezionare il motivo del reclamo e, nel caso specifico di "volo in ritardo", di indicare l'entità del ritardo e le giustificazioni addotte dalla compagnia. Andando avanti nella procedura si ottiene il fatidico responso dal sistema: "hai diritto al risarcimento" con l'indicazione del relativo importo oppure "non hai diritto al risarcimento".
Se la risposta è positiva, al passeggero non resta che inserire altre informazioni (dati anagrafici e indirizzo di posta elettronica) e sottoscrivere il modulo di delega per autorizzare AirHelp a gestire la richiesta di indennizzo. Se la pratica va a buon fine, AirHelp tratterà il 25% (IVA inclusa) dall'importo complessivo del risarcimento quale commissione per l'attività di intermediazione svolta. Se la pratica non va a buon fine, nulla è dovuto dal viaggiatore.
Un servizio analogo è offerto da Claim It (www.claimit.eu), una start up che ha sede a Bruxelles, specializzata proprio nel richiedere i risarcimenti alle compagnie aeree in caso di volo in ritardo, cancellazione volo o negato imbarco. Anche in questo caso il viaggiatore non deve far altro che fornire tutte le informazioni relative al proprio volo, all'entità del ritardo e alle cause che lo hanno determinato. Claim It gestirà la pratica nel più breve tempo possibile, anche trascinando la compagnia - nel caso in cui ce ne sia bisogno - davanti ad un tribunale. Ma anche in questo caso nessuna spesa legale sarà addebitata al viaggiatore. Claim It rientrerà dalle spese sostenute e lucrerà la propria commissione nel solo caso in cui il viaggiatore avrà ottenuto il risarcimento. In questo caso non farà altro che scorporare il 25% + IVA dall'importo relativo al risarcimento. Il viaggiatore ha la possibilità di seguire in qualsiasi momento lo stato della pratica accedendo all'area “MyClaimIt” del sito ufficiale.