Revoca dell'autorizzazione permanente di addebito in conto corrente

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Con il presente modulo è possibile inoltrare al proprio istituto una richiesta di revoca domiciliazione bancaria o postale.

Revoca domiciliazione bancaria: cos’è e quando si fa

Ricordiamo innanzitutto che dal 1° febbraio 2014 il vecchio RID è stato sostituito dal SEPA (Single Euro Payments Area), un nuovo sistema che ha consentito di fatto a consumatori, imprese e altri operatori economici di 34 paesi di effettuare e ricevere pagamenti alle stesse condizioni di base e con gli stessi diritti e doveri.

Con il vecchio RID il cliente autorizzava la propria banca ad accettare sul proprio conto corrente gli addebiti provenienti da un determinato creditore. Con il SEPA, invece, il cliente da mandato non più alla sua banca, ma direttamente al beneficiario della somma il quale potrà chiedere alla banca il pagamento. In buona sostanza con il SEPA la gestione dei mandati di addebito diretto passa dalle banche alle imprese creditrici.

Si tratta di uno strumento assai comodo specie nel caso in cui c'è bisogno di sostenere dei pagamenti periodici, come quelli relativi al pagamento delle bollette (luce, gas, telefono, ecc.), al rimborso delle rate del prestito, al pagamento del canone di locazione o dell'abbonamento ad una palestra piuttosto che ad una rivista e così via. In questo modo non c'è più il rischio di dimenticarsi di una scadenza, e di conseguenza di subire la sospensione del relativo servizio, e non si perde più tempo in coda presso gli sportelli per il pagamento dell'utenza o il versamento della rata della piscina.

Tuttavia potrebbe accadere che per motivi vari si decida per la revoca domiciliazione bancaria: si cambia il proprio fornitore, si cessano certe utenze o servizi, si predilige un diverso metodo di pagamento (ad esempio tramite carte di credito o bollettini postali) e così via. Ma la revoca domiciliazione bancariapotrebbe rivelarsi estremamente utile anche quando si apre un contenzioso per disservizi ed inadempimenti da parte del proprio fornitore, ad esempio di energia o di telefonia, per cui ritenendo di essere nel giusto si decide di non effettuare i pagamenti in scadenza.

Ecco i fac simile che trovi in questa scheda vengono in tuo soccorso proprio in tutte le occasioni in cui tu decidi di interrompere la domiciliazione dei pagamenti di bollette e quant'altro sul tuo conto corrente bancario o postale.

Qualora volessi inoltrare il modulo per revoca domiciliazione bancaria, potresti contemplare nel testo un metodo di pagamento alternativo, mediante il quale corrispondere all’azienda le somme di denaro che le spettano. Se poi, in futuro, ci ripensassi e volessi tornare sui tuoi passi, non ci sarebbe alcun problema: ti basterebbe utilizzare questo modulo per la domiciliazione bancaria o postale SEPA per dire nuovamente addio a bonifici e bollettini vari.

Revoca domiciliazione bancaria o postale: quando il modello non serve

C’è da dire che gran parte degli istituti, ormai, consente ai propri correntisti di procedere alla revoca domiciliazione bancaria direttamente dal proprio sito. A tal fine è sufficiente loggarsi sul proprio conto online e accedere alla funzione riservata alla domiciliazione delle utenze: basta cliccare sull’apposito tasto presente in corrispondenza della domiciliazione che si intende revocare e confermare l’operazione inserendo il codice dispositivo. Probabilmente una mail confermerà l'operazione appena compiuta.

Revoca domiciliazione bancaria e deposito cauzionale

È importante sapere che con la revoca domiciliazione bancaria, il cliente potrebbe subire l'addebito in fattura del deposito cauzionale. Si tratta di un deposito che il fornitore richiede al cliente in sede di sottoscrizione del contratto, quando quest'ultimo sceglie per il pagamento modalità diverse dall'addebito in conto. La finalità è quella di cautelarsi da eventuali inadempimenti da parte del cliente. Il deposito viene restituito con la cessazione del rapporto o, appunto, nel caso in cui il cliente dovesse revocare la domiciliazione bancaria.

Richiesta revoca domiciliazione bancaria: come compilare i moduli

Come hai modo di vedere tu stesso, su Moduli.it sono disponibili due diversi modelli per richiedere la revoca della domiciliazione bancaria o postale. Ti consigliamo di scaricarli entrambi per poi scegliere quello che ti aggrada di più. Si tratta di modelli generici, dunque adattabili a qualsiasi circostanza e a qualsiasi tipologia di creditore.

Il fac simile A prevede la compilazione di una prima parte, relativa ai dati personali, e di una seconda parte, nella quale puoi scegliere se revocare la domiciliazione delle fatture inviate da aziende fornitrici oppure se revocare gli ordini di incasso elettronici inviati dall’Azienda creditrice. La sostanza è la stessa.

Il fac simile B, invece, dopo la compilazione della prima parte, dedicata ai dati personali, dispone la revoca della domiciliazione dei pagamenti inviati dall’azienda X, ma ti offre l’opportunità di inserire una motivazione. Tra le opzioni disponibili ci sono: chiusura conto corrente bancario/postale, Difficoltà tecniche nell’attivazione della domiciliazione bancaria/postale, preferenza di un’altra modalità di pagamento, insoddisfazione della gestione del servizio e così via.

Per quanto riguarda la tempistica di invio del modello di revoca domiciliazione bancaria, si possono riscontrare variazioni in rapporto all'istituto e all'utenza. Il nostro consiglio è di attivarsi sempre con molto anticipo rispetto alla scadenza del pagamento (7-10 giorni).

Potrebbe rendersi necessario allegare al modulo, specie nel caso in cui si provveda alla sua spedizione, copia del documento d'identità valido del sottoscrittore della richiesta di revoca domiciliazione bancaria.

Tags:  bolletta acqua bolletta gas bolletta elettrica bolletta luce bolletta telefonica conto corrente

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