IMU non pagata prescrizione: modello ricorso WORD, PDF

- Ultimo aggiornamento: 29/01/2022
Formati
DOC   fac simile (a)
PDF
DOC   fac simile (b)
PDF
Dichiaro di aver preso visione della nota informativa

Il fac simile con cui il cittadino può far valere la prescrizione IMU nel caso in cui riceva dall'Amministrazione un avviso di accertamento per somme non versate o versate in misura minore a quanto dovuto a titolo di Imposta Municipale Unica, il tributo che si paga a livello comunale sul possesso di immobili, aree fabbricabili e terreni.

Accertamento IMU: quando si riceve

Se per qualche motivo (dimenticanza, difficoltà economica, errori di calcolo, ecc.) il cittadino Rossi non pagasse l'IMU oppure versasse una somma inferiore rispetto a quanto dovuto, riceverebbe prima o poi un avviso di accertamento. La notifica dell’avviso di accertamento deve avvenire tramite raccomandata, messo comunale o messi notificatori, posta elettronica certificata (PEC) o atto giudiziario.

Trattasi di una comunicazione con cui l'Amministrazione Comunale rende noto al Sig. Rossi che, a seguito dell'attività di verifica svolta dai propri uffici, egli risulta debitore di una certa somma a titolo di imposta. L'avviso specifica l'annualità a cui l'IMU non versata si riferisce, le modalità con cui effettuare il pagamento e la procedura attraverso la quale proporre un eventuale ricorso.

Ma attenzione perché il Sig. Rossi potrebbe ricevere un accertamento IMU non solo per omesso o parziale versamento dell’imposta, ma anche per omessa o infedele denuncia. In proposito ricordiamo che la Dichiarazione IMU va presentata al Comune in cui sono ubicati gli immobili entro il 30 Giugno dell'anno successivo alla data in cui il possesso degli immobili ha avuto inizio o sono intervenute variazioni rilevanti ai fini della determinazione dell'imposta.

L'avviso di accertamento IMU potrebbe anche essere ricevuto dagli eredi.

Ricorso contro avviso di accertamento IMU

Una volta notificato l'avviso di accertamento IMU, il Sig. Rossi ha a disposizione 60 giorni per espletare un ricorso e chiedere l'annullamento del provvedimento. In particolare egli può presentare un'istanza di autotutela direttamente all'Ufficio Tributi del Comune. Si tratta di uno strumento con cui il cittadino chiede "bonariamente" all'Amministrazione di rivedere il proprio provvedimento e di disporne l'annullamento in quanto manifestamente illegittimo.

Grazie all'autotutela il Sig. Rossi può ottenere velocemente l'archiviazione di un atto, evitando in questo modo il ricorso al giudice tributario, con conseguente risparmio di tempo e costi.

Il ricorso in autotutela si potrebbe presentare, ad esempio, se il Comune richiedesse il pagamento dell'IMU per un immobile che risulta regolarmente venduto, oppure se l'imposta risultasse correttamente versata, oppure se la richiesta di pagamento dell'IMU risultasse ormai prescritta.

Chiaramente nulla vieta al Sig. Rossi di ricorrere direttamente, magari con l'assistenza di un professionista, all’autorità giudiziaria competente (Commissione Tributaria Provinciale). Anche in questo i termini per proporre ricorso sono di 60 giorni dalla data di notifica dell’avviso di accertamento. 

Il ricorso al giudice competente è possibile anche nel caso in cui al Sig. Rossi gli sia stato negato l’annullamento del provvedimento in via di autotutela. Tuttavia in quest'ultimo caso è bene precisare che con la presentazione dell'istanza di autotutela i termini per l’impugnazione dinanzi al giudice (60 gg.) non si sospendono.

Infine nel caso in cui non ci fossero gli estremi per un ricorso, al Sig. Rossi non resterebbe che provvedere al pagamento di quanto richiesto entro lo stesso termine di 60 giorni. In questo modo non incorrerebbe in ulteriori sanzioni ed interessi, ma soprattutto eviterebbe la fase dell’esecuzione forzata o pignoramento da parte dell'ente di riscossione.

Accertamento IMU prescrizione: termini

Abbiamo detto che uno dei motivi su cui il Sig. Rossi potrebbe basare il suo ricorso è la prescrizione IMU.

Ma cos'è esattamente la prescrizione? Diciamo che quando si parla di prescrizione ci si riferisce alla perdita di un diritto - in questo caso in capo all'amministrazione e riguardante la riscossione dell'IMU - che scatta a seguito del suo mancato esercizio entro un termine prefissato dalla legge.

La prescrizione IMU è fissata in 5 anni. Tradotto significa che gli avvisi di accertamento devono essere notificati, a pena decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento IMU sono stati o avrebbero dovuto essere effettuati.

Ma i 5 anni da quando decorrono? Nel caso specifico la decorrenza varia a seconda che l'avviso di accertamento si riferisca ad un caso di

  • omesso o parziale versamento. Qui i 5 anni per la notifica dell'avviso di accertamento IMU decorrono dal 31 dicembre dell’anno successivo a quello in cui il pagamento è stato effettuato, seppur in maniera parziale, o doveva essere effettuato. Così se il Sig. Rossi non ha pagato l'IMU del 2016 e nel 2022 gli viene notificato l'avviso di accertamento dal Comune, egli può chiedere l'annullamento del provvedimento facendo valere la prescrizione IMU, dal momento che l'amministrazione avrebbe dovuto notificargli l'atto entro il 31 Dicembre 2021;

oppure ad un caso di

  • omessa o infedele dichiarazione. Qui i 5 anni decorrono dal 31 dicembre dell’anno successivo a quello in cui la dichiarazione è stata presentata, seppure in maniera infedele, o doveva essere presentata. Come già detto la dichiarazione Imu deve essere presentata entro il 30 giugno dell'anno successivo rispetto alla data in cui si è acquisito la proprietà dell'immobile o sono intervenute variazioni per la determinazione dell'imposta. Dunque se il sig. Rossi, che non ha presentato nel 2016 la dichiarazione IMU (o lo ha presentato in maniera infedele) riferita all'anno 2015, dovesse ricevere un accertamento IMU nel 2022, potrebbe far valere la prescrizione IMU visto che il Comune avrebbe dovuto notificargli l'avviso entro e non oltre il 31 dicembre 2021.

Interruzione prescrizione IMU

Se nel corso dei 5 anni il contribuente registrasse la notifica di una qualsiasi comunicazione da parte dell'Amministrazione Comunale (un sollecito, una diffida, ecc.), la prescrizione si interromperebbe e il termine di 5 anni inizierebbe di nuovo a decorrere.

Differenza fra prescrizione e decadenza

Ai 5 anni previsti per la prescrizione, si aggiunge un ulteriore termine che il Sig. Rossi deve tenere a mente: quello relativo alla decadenza.

In buona sostanza l'Amministrazione Comunale ha 3 anni di tempo per provvedere all'iscrizione a ruolo dell'avviso di accertamento IMU per il quale il contribuente Rossi ha omesso il pagamento. Tale termine di 3 anni decorre dalla data in cui l'avviso di accertamento IMU è divenuto definitivo. Ciò si concretizza col trascorrere di 60 giorni da quando l'avviso è stato notificato.  

Tags:  tasse casa

Foto
Free-Photos su Pixabay
Documenti correlati
 
Utilità