Fac simile autocertificazione stato civile: quando si usa e come si scrive

- Ultimo aggiornamento: 01/07/2021
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L'autocertificazione stato civile è una dichiarazione con la quale un cittadino attesta una serie di dati e di informazioni contenuti nei registri di Stato Civile e riguardanti ad esempio la nascita, il matrimonio, il decesso, ecc.

Cosa sono i Registri di Stato Civile

I registri di stato civile sono i documenti che riportano il testo degli atti di nascita, matrimonio, unione civile, morte e cittadinanza.

Ogni atto di stato civile può contenere delle annotazioni se si verificano eventi che la legge individua come significativi.

Le annotazioni sono trascritte dall'ufficiale dello stato civile, sulla base di atti o provvedimenti per i quali la legge o l'autorità giudiziaria prescrive appunto la registrazione negli archivi.

Per fare degli esempi:

  • a margine dell'atto di nascita si può annotare il cambiamento del cognome, la nomina di un tutore o la rettificazione di attribuzione di sesso, oppure
  • a margine dell'atto di matrimonio si può annotare la separazione personale fra coniugi o la dichiarazione di riconciliazione, l'impugnazione di riconoscimento di figlio, sentenza di separazione giudiziale dei beni, ecc.

Rilascio dei certificati di Stato Civile

Può richiedere l'estratto per riassunto o per copia integrale dell'atto di stato civile

  • colui cui l'atto stesso si riferisce oppure
  • colui che su istanza riesca a comprovare un interesse personale e concreto a tutela di una situazione giuridicamente rilevante.
A tal fine è sufficiente presentare questa richiesta certificato di stato civile corredata da una fotocopia di un valido documento di riconoscimento.

Le persone interessate possono anche richiedere che l’ufficiale di stato civile svolga sugli atti e sui registri conservati nel comune eventuali ricerche e verifiche (ad esempio in materia di cittadinanza).

Gli atti o certificati di stato civile che possono essere richiesti in Comune sono:

  • il certificato di nascita (da cui risulta luogo e data di nascita);
  • il certificato di morte (da cui risulta luogo e data di morte, oltre alla residenza e allo stato civile);
  • il certificato di matrimonio (da cui risulta luogo e data di matrimonio);
  • l'estratto per riassunto dell'atto di nascita (con i dati del certificato di nascita completati da eventuali annotazioni);
  • l'estratto per riassunto dell'atto di matrimonio (con i dati del certificato di matrimonio completati da eventuali annotazioni);
  • l'estratto per riassunto dell'atto di morte (con i dati del certificato di morte completato dall'ora della morte). 

In presenza di errori sull'atto, si può chiedere la correzione o la rettifica. Dal nostro portale si possono scaricare i fac simile con cui richiedere la correzione errore materiale atto di stato civile o la rettifica atto di stato civile (DPR 396/2000 artt. 98 c. 1 e 95).

Autocertificazione Stato Civile: cos'è

In pratica con l’autocertificazione Stato Civile un cittadino, sotto la propria responsabilità, dichiara di essere a conoscenza di dati inseriti nel Registro di Stato Civile e riguardanti ad esempio il luogo e la data di nascita, la data di matrimonio, la scelta del regime separazione/comunione dei beni, ecc.

Grazie all'autocertificazione, dunque, il cittadino può evitare di recarsi all'Ufficio Anagrafe del Comune risparmiando tempo e denaro.

Autocertificazione Stato Civile: quando è ammessa

L'autocertificazione stato civile, che come detto sostituisce i certificati e gli estratti di stato civile, può essere utilizzato nei confronti di

  • una pubblica amministrazione (Asl, Tribunale, Camera di Commercio, Regioni, Questure, ecc.)
  • un fornitore privato di pubblici servizi (Poste Italiane, Trenitalia, gestori telefonici, consorzi di bonifica, ecc.);
  • un privato (banche, assicurazioni, federazioni sportive, ecc.). Questa rappresenta una importante novità. Infatti prima dell'entrata in vigore del Decreto Legge n. 76/2020, convertito con Legge n. 120/2020 (noto come Decreto Semplificazioni) le autocertificazioni in generale erano possibili solo verso i privati che vi acconsentivano, comì come previsto dall’art. 2 DPR n. 445/2000. Oggi invece anche i privati sono tenuti ad accettare le autocertificazioni e hanno la facoltà di effettuare controlli sulla veridicità della dichiarazioni sostitutive ricevute.

L'autocertificazione di stato civile deve essere firmata dall'interessato.

La firma non va autenticata né deve essere necessariamente apposta in presenza di un impiegato dell'Ente che richiede la certificazione. Se trasmessa mediante fax, email o posta ordinaria occorre allegare una copia fotostatica del documento di identità.

Tags:  stato di famiglia

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