Rimborso spese asilo nido: fac simile richiesta editabile

- Ultimo aggiornamento: 08/04/2020
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Descrizione

Fac simile con cui il genitore o il tutore legale possono chiedere il rimborso della retta asilo nido a causa dell'emergenza Coronavirus. Il modello è disponibile in formato editabile.

Rimborso retta asilo nido: quando è possibile

Il D.P.C.M. 4 Marzo 2020 ha previsto tra le varie misure per il contrasto e il contenimento sull'intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19, la sospensione dei servizi educativi per l'infanzia.

Successivamente con il decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 è stata prevista, in alternativa alla fruizione del c.d. "congedo parentale COVID-19", la possibilità di ottenere un bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting prestati a partire dal 5 marzo 2020.

A questo punto qualcuno si è posto il dubbio se percependo il bonus baby sitter, la famiglia avesse diritto a chiedere comunque il rimborso della retta asilo nido.

La risposta dell'Inps non si è fatta attendere. Con Messaggio n. 1447 del 01/04/2020 l'Inps ha chiarito che il bonus baby sitter viene erogato mediante Libretto Famiglia, uno strumento introdotto qualche anno fa per remunerare prestatori occasionali in ambito domestico, come nel caso appunto di colui che svolge assistenza e sorveglianza del minore in questo periodo di emergenza sanitaria.

Di conseguenza è nel diritto del genitore pretendere il rimborso per il pagamento della retta dell’asilo per le mensilità riferite al periodo di sospensione dei servizi educativi per l’infanzia, chiaramente sulla base della documentazione attestante l’effettivo sostenimento della spesa.

Con l'occasione l'Inps ha anche ribadito la piena compatibilità tra i bonus asilo nido 2020 e il bonus baby-sitting COVID-19.

Cosa specificare sul modulo di richiesta rimborso retta asilo nido

Il modello è in formato WORD, dunque facilmente adattabile a qualsiasi necessità con un semplice programma per l'elaborazione di testi.

Sul modello occorre specificare:

  • le generalità, i recapiti e la qualità (padre, madre, tutore, ecc.) del richiedente
  • nominativo e codice fiscale del/della bambino/a;
  • luogo, data e firma.

È opportuno che a richiesta venga trasmessa tramite raccomandata con avviso di ricevimento. Se la struttura ha messo a disposizione una PEC e il richiedente a sua volta ne possiede una, si può far ricorso anche questa soluzione alternativa.

Tags:  coronavirus sostegno alla genitorialità bonus famiglie

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