Multe: ricorsi al Giudice di Pace sempre più cari

È noto che dal 1° Gennaio 2010 il ricorso al giudice di pace non è più gratuito, ma prevede il pagamento di una tassa, il cosiddetto contributo unificato. Ciò che forse non tutti sanno è che l'importo di tale contributo è passato, con la recente legge di stabilità, dagli originari 33 € agli attuali 43 € per le sanzioni fino a 1.100 €.

Ma attenzione perchè qualora la sanzione dovesse superare tale importo (e fino alla soglia di 5.200 €), si pagherebbe un contributo unificato più che raddoppiato, cioè pari a 98,00 €.
Al contributo unificato vanno poi aggiunte le spese di notifica, il cui importo aumenta quanto più lontano da casa è il luogo nel quale è stata riscontrata l'infrazione.

Insomma una spesa complessiva per il contribuente che supera ampiamente i 50 euro. E’ chiaro che la decisione di elevare l’importo del contributo unificato ha come unico obiettivo quello di scoraggiare i ricorsi ed alleggerire così il carico di lavoro dei Giudice di pace. Infatti, per multe di modesta entità (ad es. quelle relative ad un semplice divieto di sosta), il contribuente sarebbe sottoposto ad un esborso ben superiore all’importo della sanzione.

Tuttavia ricordiamo che il contributo può essere recuperato dal contribuente, ma solo in caso di accoglimento del ricorso. In questo caso è la parte soccombente, ad esempio il Comune, a dover rimborsare le spese sostenute per il ricorso.

Resta l’alternativa gratuita del ricorso al Prefetto, ma attenzione perchè in caso di mancato accoglimento del ricorso si dovrà pagare il doppio della sanzione originaria.

Come versarlo

Il contributo unificato può essere versato in posta o in banca attraverso il modello F23 con codice-tributo "941T", oppure utilizzando il bollettino di c/c postale (conto n°57152043 intesto a “Tesoreria provinciale di Viterbo - Versamento contributo unificato spese atti giudiziari decreto del Presidente della Repubblica n°126/2001”).

E’ possibile altresì versare il contributo presso le tabaccherie convenzionate. Nel caso specifico è necessario il

sul quale i contribuenti debbono apporre un apposito contrassegno rilasciato dai tabaccai comprovante l'avvenuto pagamento. Nel modello vanno indicate le generalità del ricorrente (il soggetto che introduce la fase del giudizio o della parte che effettua il versamento) nonché le generalità del resistente o del convenuto. Il modello va consegnato o spedito insieme al ricorso.

Come chiedere il rimborso

Nel caso in cui il versamento del contributo unificato sia stato effettuato indebitamente ovvero in misura superiore a quella dovuta, è possibile chiederne il rimborso.

Tali situazioni possono ad esempio ricorrere nelle ipotesi di:

  • versamento di somme eccedenti lo scaglione di riferimento;
  • duplicazione dei versamenti;
  • versamento effettuato a fronte di procedimento giurisdizionale esente;
  • versamento al quale non ha fatto seguito il deposito e l’iscrizione a ruolo dell’atto introduttivo del giudizio.

Il diritto al rimborso deve essere esercitato, a mezzo apposita istanza, entro il termine di decadenza di due anni, decorrente dal giorno in cui è stato eseguito il versamento.

Documenti correlati


56511 - GIUSEPPE
17/09/2021
BUONGIORNO IL PROPRIETARIO DEL GIARDINO VICINO AL MIO CONFINE HA MESSO DIVERSE PIANTE DA SIEPE A DIECI CENTIMETRI DALLA RETE DI CONFINE, NON VENGONO POTATE E RIEMPONO LA FOSSA DI SCOLO DEL MIO PIAZZALE DI FOGLIE, POSSO AFFRONTARE QUESTA COSA CON IL GIUDICE DI PACE PER FAR TOGLIERE LA SIEPE E POSIZIONARLA ALLA DISTANZA GIUSTA. GRAZIE

51866 - Redazione
03/04/2018
Anna, se si è rivolta al Corecom per l'immediato ripristino della linea con conservazione del numero, le consigliamo di avanzare contestualmente allo stesso ente anche la richiesta di risarcimento danni. Tra l'altro nel settore della telefonia il ricorso alla conciliazione deve necessariamente precedere quello al Giudice di Pace. Nel senso che può ricorrere al Giudice nel solo caso in cui - attraverso la procedura di ricorso al Corecom - la compagnia non sia disposta a fornirle un risarcimento o l'offerta non sia da lei ritenuta soddisfacente.

51859 - Anna
02/04/2018
Salve, a mia madre è stato disattivato dopo 43 anni il numero di telefono per un errore della società di telefonia. Infatti era stata avanzata una richiesta di subentro dopo il decesso del coniuge, invece sbagliando hanno disattivato la linea con conseguente perdita del numero di telefono. Vorrei procedere per danni esistenziali. Oltre al fatto che quello è l'unico numero che mia madre conosce, c'è un'enorme perdita di tipo affettivo soprattutto dopo la scomparsa del coniuge. Al momento la linea è ancora disattivata ed abbiamo contattato il corecom per una procedura di urgenza. Per il danno esistenziale mi posso rivolgere al giudice di pace? Quale è il contributo da pagare? Grazie

51772 - Redazione
16/03/2018
Giuseppe, purtroppo non avrebbe alcuna chance di vincere il ricorso, dunque glie lo sconsigliamo. Se può esserle utile le segnaliamo questo articolo.

51751 - giuseppe
13/03/2018
Buongiorno, vi scrivo perchè ho ricevuto un multa per aver violato il semaforo rosso, la multa l'ho pagata immediatamente nei 5 gg, ma dopo mesi mi è arrivata un'ulteriore verbale di 200€ per non aver comunicato chi guidava la vettura, è consigliabile ricorrere al giudice di pace? Grazie per la risposta Giuseppe

51638 - giovanni
24/02/2018
Salve, mi è arrivata via posta una sanzione 135 euro (se pago subito) per aver superato di 10 km orari il limite di velocità in una zona di Milano dove era impossibile che io mi trovassi, infatti quel giorno (il 6 gennaio 2018) mi trovavo da tutt'altra parte con mia figlia ad un concerto (di cui ho ancora foto e biglietti), concerto che è iniziato all ore 19 e finito alle 21 circa! L'orario sulla multa è h 20,15 circa e, sopratutto, completamente fuori zona! Inizialmente volevo ricorrere al GdP ma il costo del contributo unificato è comunque alto, quindi opterei per il Prefetto.....ma, nonostante la mia innoccenza documentabile, rischio di dover pagare il doppio, che faccio??? Cerco consigli... grazie

51312 - Michele R.
16/01/2018
Buongiorno mi sono appena arrivati due verbali per non aver rispettato il codice della strada. Una relativa all'accertamento per aver superato il limite di velocità, 220 euro, e l'altra, di 310€ più o meno, perché avrei dovuto presentarmi nell'ufficio della Polizia locale di Cagliari. Premetto che io abito a Varese e a Cagliari ero solo di passaggio per prendere una nave. Come facevo a presentarmi li da loro?? Quindi per quanto riguarda la multa la pago va bene, ma la multa per non essermi presentato li nei loro uffici???

51167 - Redazione
20/12/2017
Cristian, purtroppo la multa va pagata. Il Codice della strada, infatti, stabilisce che chiunque senza giustificato motivo non ottempererà all'invito dell'autorità di presentarsi con i relativi documenti rischia un’altra multa che va da 419 a 1.682 euro.

51153 - Cristian
18/12/2017
Buongiorno ho preso la multa perché non avevo la patente dietro e l'ho pagata subito però non sapendo che dovevo portarla in un ufficio di polizia, così mi è arrivata un’altra multa di 400 €. Si può fare qualcosa?

50980 - Redazione
27/11/2017
Pier Carlo, diciamo che le sentenze non giocano particolarmente a suo favore. In più di una occasione, infatti, i giudici hanno ritenuto che le responsabilità dei danni prodotti dalla caduta di un albero non potevano cadere sull'ente perché tutto sommato si era trattato di un evento eccezionale. Naturalmente è libero di citare in giudizio il comune, ma le suggeriamo di acquisire degli elementi che possano indicare una precisa responsabilità dell'ente. Ci spieghiamo meglio: se l'attività di manutenzione e potatura da parte del comune non c'è stata nell'ultimo periodo, oppure se si tratta di un alberto ormai morto e dunque privo di un saldo fissaggio al suolo, è chiaro che per lei sarà più facile vincere una causa. Senza questi elementi e di fronte ad una giornata oggettivamente ventosa, il giudice difficilmente potrà accogliere una richiesta di risarcimento danni basandosi sull'assunto che "gli altri alberi non sono caduti".


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