Compensazione volontaria fac simile: esempio editabile

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Descrizione

Modelli di lettera in formato editabile con cui le parti dichiarano volontariamente di accettare una compensazione dei loro reciproci crediti e debiti che, pertanto, si estinguono.

Compensazione volontaria di crediti e debiti: in cosa consiste

Il sig. Rossi vanta un credito nei confronti del sig. Bianchi per l'importo di 1.500 euro a seguito della fornitura di prodotti di cancellaria. Contestualmente il sig. Bianchi vanta un credito nei confronti del sig. Rossi, sempre per l'importo di 1.500 euro, per una consulenza fiscale fornita nel corso dell'anno.

Di fronte ad una situazione di questo tipo, i Sigg. Rossi e Bianchi anziché procedere all'adempimento delle rispettive obbligazioni, dichiarano di voler estinguere per compensazione i loro debiti e crediti e di rilasciare reciprocamente quietanza di saldo.

Come si vede la compensazione è un modo di estinzione delle obbligazioni diverso dall'adempimento: consiste, in particolare, nell'estinzione, fino alla concorrenza dello stesso valore di reciproche pretese creditorie. Una soluzione se vogliamo economica e che impedisce l'insorgere di possibili liti tra le parti.

La compensazione volontaria ha carattere satisfattorio, visto che ciascun soggetto rimane soddisfatto ottenendo l'estinzione del proprio credito.

Secondo l'art. 1241 del Codice Civile la compensazione volontaria dei debiti e crediti commerciali è possibile anche quando non ricorrono i presupposti per la compensazione legale nè per quella giudiziale.

La compensazione può operare anche solo parzialmente, cioè fino alla concorrenza del minore di due debiti di ammontare diverso. Ad esempio, il Sig. Rossi acquista dal Sig. Bianchi una partita di merci per l'importo di 5.000 euro, ma vanta un credito nei confronti del venditore pari a euro 2.000. In una situazione di questo tipo il Sig. Rossi può scegliere se:

  • pagare la somma di 5.000 euro in denaro ed attendere l’adempimento del suo credito da parte del Sig. Bianchi; 
  • approfittare della posizione creditoria che vanta nei confronti del venditore, chiedendo di versare la somma di 3.000 euro con bonifico, assegno o altro mezzo di pagamento prescelto dall’acquirente e contestualmente di ricorrere alla compensazione per la parte restante (2.000 euro).
Chiaramente non tutti i crediti sono compensabili: non lo sono, ad esempio, i crediti dichiarati impignorabili, oppure i crediti per la restituzione di cose depositate o date in comodato, ecc.

Tags:  debiti moroso transazione insolvenza

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