Modello SR163 PDF

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 16/06/2025
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Il dowload del modulo SR163 PDF con cui il contribuente poteva comunicare all'INPS il modo con cui intendeva ricevere il pagamento di una certa prestazione a sostegno del reddito. Oggi la stessa richiesta viene avanzata attraverso una procedura telematica.

Modello SR163 Inps: a cosa serviva

Il modello SR163 INPS serviva per certificare che il soggetto che richiedeva una prestazione a sostegno del reddito era anche colui che risultava titolare del conto corrente bancario o postale, carta prepagata e libretto postale con IBAN su cui si intendeva ricevere il pagamento.

In questo modo l'Inps non correva il rischio di effettuare pagamenti non dovuti, ipotesi questa che si sarebbe potuta realizzare nel caso in cui il conto corrente fosse risultato intestato ad una persona diversa dal richiedente la prestazione.

Chi poteva utilizzare il modulo SR163

Il modello SR163 poteva essere utilizzato, ad esempio, per richiedere il pagamento della NaspI, del bonus bebè, del bonus nido o bonus mamma, degli assegni familiari e via discorrendo.

Il modulo in particolare poteva essere utilizzato sia da chi si accingeva a presentare una nuova domanda, sia da chi già riceveva una prestazione dall’Inps, ma doveva comunicare, ad esempio, la variazione del codice iban o la modalità di accredito.

SR163 pdf: quali informazioni riportare

Nella prima parte del modello occorreva riportare le generalità del soggetto che aveva richiesto la prestazione. Dati facoltativi unicamente telefono, cellulare ed e-mail.

Quindi occorreva specificare la prestazione a sostegno del reddito di cui era stata fatta richiesta.

Solo a questo punto si poteva specificare se si intendeva ricevere il pagamento della prestazione tramite:

  • bonifico domiciliato presso ufficio postale.
  • conto corrente bancario o postale, oppure libretto postale o carte di pagamento dotate di Iban.
Chiaramente chi inviava il modulo SR163 Inps si impegnava nei confronti dell'istituto a comunicare qualsiasi variazione sarebbe intervenuta nella situazione certificata entro 30 giorni dall'avvenuto cambiamento.

BONIFICO DOMICILIATO

Il bonifico domiciliato è uno strumento di pagamento che consente a chi non è titolare di un conto corrente di ricevere delle somme in denaro. Basta recarsi in un qualsiasi ufficio postale con la lettera ricevuta dal soggetto erogante (in questo caso l'Inps), un documento di identità in corso di validità e il codice fiscale.

Il bonifico domiciliato permette di effettuare pagamenti in contanti fino a 6.000 euro, ma la somma deve essere riscossa entro un preciso termine di scadenza.

ACCREDITO SU C/C, LIBRETTO O CARTA

In questo caso occorre innanzitutto indicare il nome della banca, l'agenzia, l'indirizzo e naturalmente l'Iban.

Non solo. Perché la comunicazione sia valida è necessario che sia datata, timbrata e firmata dal funzionario dell’Istituto di credito o postale, prima di poter essere inviato all’Inps.

Infine occorre riportare il codice fiscale abbinato all'Iban indicato.

Cosa accade se si è clienti di una banca online?

L’Inps ha avuto un occhio di riguardo nei confronti dei tanti cittadini italiani che hanno scelto di depositare i propri risparmi presso un Istituto di credito virtuale, ovvero una banca online.

Non avendo la possibilità di far sottoscrivere il modulo SR163 da un funzionario in carne ed ossa, i percettori di prestazioni di sostegno al reddito possono inviare all’Istituto Nazionale una copia del documento digitale rilasciato dalla banca online, mediante la procedura telematica.

L’importante è che l’intestazione dell’Istituto sia perfettamente leggibile.

SR163 modulo: come trasmetterlo

Era preferibile trasmettere il modulo telematicamente, attraverso la pagina dedicata ai SERVIZI ONLINE del sito www.inps.it, scegliendo la prestazione di sostegno al reddito di interesse. Questo significa che occorreva operare una scansione del modulo, dopo averlo compilato e firmato, e caricare in piattaforma il file in formato digitale.

Per fare questo occorreva chiaramente disporre del Pin Inps.

L’originale del modulo, invece, doveva essere conservato ai sensi dell’articolo 16 comma 8 del decreto legge n. 5/2012, convertito in legge n. 35/2012 in quanto poteva essere richiesto per controlli futuri.

I soggetti che non potevano, per motivi di varia natura, eseguire questa procedura, potevano avvalersi di tre valide alternative, dedicate in primis a chi già riceveva una prestazione dall’Inps, ma doveva modificare dati o modalità di accredito:

  • l'invio tramite PEC (posta elettronica certificata) all'indirizzo della sede provinciale dell’Inps;
  • consegna a mano presso la sede territoriale Inps competente;
  • l'invio tramite posta elettronica ordinaria all'indirizzo istituzionale della sede provinciale responsabile delle Prestazioni di sostegno al reddito delle famiglie.

In entrambi i casi occorreva allegare una copia del documento d’identità in corso di validità.

Modello SR 163: novità 2020

Con la circolare numero 48 del 29 marzo 2020, l'Inps ha comunicato di aver di fatto eliminato il modello SR163 cartaceo. In particolare nella suddetta circolare si legge che “Sul piano operativo, a partire dal 10 aprile 2020, per le prestazioni pensionistiche e non pensionistiche erogate dall’Istituto mediante l’accredito su conto corrente bancario o postale, su libretto di deposito a risparmio bancario nominativo dotato di codice IBAN, su libretto di risparmio postale nominativo dotato di codice IBAN o su carta prepagata ricaricabile dotata di codice IBAN, non è più prevista la compilazione e trasmissione dei modelli “AP03” (riscossione pensione a mezzo istituti di credito), “AP04” (riscossione pensione attraverso Poste Italiane), nonché “SR163” e “SR185” (riscossione prestazioni non pensionistiche), né Poste Italiane e gli Istituti di credito sono più tenuti alla loro validazione.”

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