Parcometro senza bancomat: la multa può essere annullata

Il tema del ricorso parchimetro senza bancomat trae spunto da una sentenza pronunciata qualche anno fa dal Giudice di Pace di Fondi (Latina), la quale ha generato un’ondata di entusiasmo tra gli automobilisti italiani, inducendoli a ritenere che nessun pagamento sarebbe dovuto per la sosta sulle strisce blu nel caso in cui il parcometro fosse sprovvisto di POS.

Parcometro senza bancomat: cosa significa

Alla base della decisione assunta dal Giudice di Pace c'era il fatto che la Legge di Stabilità 2016 stabiliva - a partire dal 1° Luglio 2016 - l'obbligo da parte dei Comuni di dotare i parcometri (le colonnine poste all’ingresso delle aree di sosta pubbliche e private, che consentono il pagamento del parcheggio per un certo lasso di tempo) di dispositivi in grado di accettare pagamenti con bancomat, carta di credito o carta prepagata. I comuni sarebbero stati dispensati da quest'onere, solo se in quella determinata zona si fosse riscontrato un oggettivo problema tecnico derivante da una mancata copertura da rete cellulare, fondamentale per il collegamento tra il parcometro e il sistema bancario.

In buona sostanza secondo il Giudice poichè il Comune non aveva dotato i propri parcometri di questi dispositivi di pagamento, l'automobilista poteva ritenersi autorizzato a parcheggiare gratis e senza il rischio di essere multato. C'è comunque da precisare che nel caso in questione, il parcometro presente nel Comune di Fondi non solo non consentiva il pagamento con carta di credito, ma non accettava neppure banconote.

Dunque è vero come hanno riportato molti giornali e blog che la sosta è da considerarsi sempre libera sulle strisce blu se non c’è il bancomat? Come vedremo meglio in seguito tale deduzione non è così semplice e scontata.

Con il parchimetro senza bancomat il parcheggio è gratis?

Ci dispiace smorzare l’entusiasmo di chi ha creduto di poter parcheggiare gratuitamente la propria auto sulle strisce blu, solo a causa di un parchimetro senza bancomat, ma purtroppo non è così. In realtà occorrerebbe dimostrare di non avere avuto altra possibilità di pagare se non con il bancomat o la carta di credito. Diversamente l'applicazione tout court della sentenza del Giudice di Pace di Fondi avrebbe significato dare il via ad una sosta selvaggia sulle strisce blu, senza tener conto del fatto che adeguare i parcometri richiede del tempo oltre che l'impiego di ingenti risorse finanziarie.

Aspettando, dunque, l’adeguamento dei dispositivi attualmente "fuorilegge", ti ricordiamo che la regola generale resta sempre valida: parcheggiando in un posto auto con strisce blu, che sia all’interno di un’area di sosta oppure lungo una strada, è obbligatorio pagare il corrispettivo della sosta utilizzando i contanti a disposizione, il bancomat o l’app sullo smartphone.

Multa parcometro: quali sanzioni

Ne approfittiamo per ricordati le sanzioni a cui potresti andare incontro nel caso in cui non pagassi o non rinnovassi la sosta sulle strisce blu.

Se parcheggi su un'area di sosta a pagamento senza ritirare il biglietto dal parcometro per posizionarlo in maniera ben visibile sul cruscotto della tua auto, rischi una multa di 41 euro. Se, invece, protrai la tua sosta oltre l'orario previsto dal ticket che hai regolarmente pagato, rischi il pagamento di una sanzione amministrativa che va da 25 a 99 euro (comma 15 articolo 7 del Codice della strada).

Nel merito c'è da dire che il Ministero dei Trasporti aveva in un primo momento evidenziato che la sosta entro le strisce blu oltre l'orario riportato sul ticket, autorizzava il Comune a richiedere al massimo una integrazione del pagamento, maggiorata di eventuali penalità da determinare tramite regolamenti comunali.

Successivamente la Corte di Cassazione - su ricorso delle amministrazioni comunali - si è pronunciata diversamente, stabilendo che si tratta di illecito amministrativo, oltre che di inadempienza contrattuale. Motivo per cui la multa per mancato pagamento parcheggio è da considerarsi legittima anche nel caso in cui non venga rinnovato il ticket alla scadenza del tempo coperto con il primo pagamento.

In un caso puoi fare ricorso se parcheggi sulle strisce blu senza pagare o rinnovare il ticket: se su parte della stessa area in cui sono stati ricavati i parcheggi a pagamento o su altra area posta nelle immediate vicinanze, non è stato riservato un parcheggio gratuito o a disco orario (art. 7 c.8 del CdS). Ma attenzione perché lo stesso articolo stabilisce che tale obbligo non sussiste se il parcheggio è localizzato all’interno di un’area pedonale o di una zona a traffico limitato (Ztl), nonché all’interno di una zona definita di particolare pregio storico o di particolare rilevanza urbanistica.

Ricorso parchimetro senza bancomat: quando è possibile

Come detto, da un'attenta lettura della sentenza che abbiamo precedentemente citato, è possibile dedurre che la mancanza del POS sul parcometro non è una giustificazione sempre valida per evitare di pagare la sosta. Così se parcheggi sulle strisce blu, ma ti accorgi che il parcometro elettronico a disposizione non è dotato di POS, dovrai effettuare il pagamento con i contanti o tramite app (se il dispositivo lo consente). Se non hai monete né uno smartphone con una connessione dati funzionante, sei di fronte a queste alternative: ti affretti a cambiare dei contanti per poi inserirli nel parcometro elettronico, vai alla ricerca di un altro parcheggio oppure decidi di lasciare l'auto sulle strisce blu consapevole di rischiare una contravvenzione.

Nel caso in cui ritrovassi il temuto verbale sul parabrezza, sappi che potrai contestare la multa solo se dimostri al Giudice di Pace di non aver avuto altra scelta. Ti facciamo un esempio, così da aiutarti a capire in quali casi puoi intraprendere la procedura di ricorso:

- Sono le ore 10:00, devi andare in un ufficio postale per fare un vaglia. Non ci sono posti auto liberi, dunque parcheggi sulle strisce blu. Ti rechi al parcometro per pagare ma ti accorgi di non avere monete. Tiri fuori la Postepay ma non puoi utilizzarla, in quanto il POS non lo permette. Fai spallucce, ti rechi alle Poste, torni e trovi una contravvenzione. In questo caso non puoi fare ricorso, in quanto l’alternativa sarebbe stata recarti presso un qualsiasi esercizio commerciale, farti cambiare una banconota e tornare al parcheggio per poter così effettuare il pagamento.

- Sono le ore 22:00, stai tornando a casa ma i posti disponibili sono stati presi dagli ospiti dei vicini. Ti tocca parcheggiare sulle strisce blu, ma purtroppo non hai monete e nell’area circostante non ci sono esercizi commerciali che potrebbero cambiarti una banconota. Il parcometro non ti permette di pagare con il bancomat, in quanto non ha il POS, dunque non ti resta che salire a casa e rimandare a domani le conseguenze della tua azione. Se prendi una contravvenzione, puoi fare ricorso al Giudice di Pace dimostrando di non aver avuto alcuna valida alternativa da prendere in considerazione.

Ricorso contro multa per mancato pagamento sosta su strisce blu

La prima cosa da fare è scaricare da questo portale il

compilarlo a dovere e corredarlo dei documenti necessari, per poi presentarlo all'Ufficio del Giudice di Pace di persona o tramite posta raccomandata con avviso di ricevimento.

Il modulo dovrà essere recapitato in 6 copie firmate in originale, entro 30 giorni dalla data di notifica del verbale. Può fare ricorso al Giudice di Pace solo l’intestatario della sanzione amministrativa, sia che si tratti del proprietario della vettura, sia che si tratti di un semplice utilizzatore, avvalendosi di un legale oppure no.

Ricordiamo che il ricorso al Giudice di Pace ha un costo non proprio irrilevante, dunque valutare bene se avviare o meno la procedura.

Non è possibile contestare la contravvenzione? Allora affrettati a pagarla perché in questo modo potrai usufruire di uno sconto multa pari al 30%.

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