Contestazione lettera di richiamo: modelli Word, Pdf

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 09/07/2020
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Descrizione

Fac simile con cui il lavoratore dipendente risponde formalmente ad una lettera di richiamo disciplinare ricevuta dal proprio datore di lavoro, fornendo argomentazioni a sua difesa.

Risposta lettera di richiamo: quando fornirla

La lettera in questione va trasmessa quando il lavoratore, che ha ricevuto un ammonimento disciplinare per aver commesso - secondo l'azienda - una grave mancanza o per aver tenuto un comportamento scorretto, è convinto di non aver violato gli obblighi di correttezza e buona fede e a riguardo ritiene di poter fornire valide giustificazioni o controdeduzioni a sua difesa.

Ma il lavoratore potrebbe anche riconoscere il proprio errore, spiegando i motivi e le circostanze che lo hanno indotto ad assumere quel comportamento: ad esempio non si è presentato al lavoro in quel particolare giorno perché ha dovuto soccorrere un proprio parente colpito da un improvviso malore.

L'importante è che il lavoratore si mostri cortese, conciliante, disponibile al confronto per evitare che i rapporti interpersonali con il datore e/o con il dirigente possano incrinarsi.

Lettera di richiamo risposta entro 5 giorni

Il lavoratore ha a disposizione 5 giorni dal ricevimento della

per fornire all'azienda una propria versione dei fatti (può essere anche verbale). I CCNL possono tuttavia prevedere un termine più ampio.

Per questioni particolarmente complesse, prima di rispondere potrebbe essere utile per il lavoratore avere un confronto con un professionista (avvocato, consulente del lavoro, ecc.) o con il sindacato.

Nel ricevere la risposta alla lettera di richiamo, il datore di lavoro può decidere di considerare chiuso l'episodio accettando le spiegazioni del dipendente, oppure di procedere - nel termine di 10 giorni - con la sanzione disciplinare. In quest'ultimo caso deve spiegare le ragioni per le quali ha deciso di non accogliere le giustificazioni del lavoratore.

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