ADI Assistenza Domiciliare Integrata: guida aggiornata

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 01/06/2020

Da qualche anno a questa parte è stata disposta la chiusura di molti reparti e diversi piccoli ospedali di provincia: ciò ha causato il sovraffollamento dei centri più grandi e l’impossibilità di trattenere i pazienti per più di qualche giorno nelle strutture ospedaliere. Di conseguenza, moltissime persone vengono dimesse e continuano il percorso riabilitativo a casa, grazie all’Assistenza Domiciliare Integrata. Per fortuna questo servizio nasce ben prima della crisi economica e dei tagli alla Sanità: l’ADI, infatti, rientra nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) con lo scopo di garantire ai cittadini il recupero delle condizioni fisiche o il corretto trattamento delle patologie croniche anche dopo aver lasciato l’ospedale. Vediamo insieme in cosa consiste questo servizio, chi può richiederlo e soprattutto quali moduli devono essere utilizzati.

ADI: a cosa serve

Come detto il modulo in questione serve per attivare l'Assistenza Domiciliare Integrata, un servizio che consiste nel fornire al soggetto richiedente tutta una serie di prestazioni sanitarie presso il proprio domicilio:

  • prelievo ematico per l’esecuzione di esami di laboratorio;
  • terapia iniettiva intramuscolare e sottocutanea;
  • sostituzione periodica del catetere vescicale;
  • ecc.

Il Ministero della Salute, sul sito ufficiale www.salute.gov.it, descrive i servizi erogabili tramite la richiesta dell’ADI come “percorsi assistenziali nel proprio domicilio denominati cure domiciliari consistenti in un insieme organizzato di trattamenti medici, infermieristici e riabilitativi, necessari per stabilizzare il quadro clinico, limitare il declino funzionale e migliorare la qualità della vita”.

In definitiva si tratta di un modello di cura, organizzato dalle Asl in collaborazione con i Comuni, alternativo al ricovero ospedaliero, che consente alla persona di rimanere il più possibile nel proprio ambiente abituale di vita.

Il servizio di Assistenza domiciliare non presenta alcun costo a carico dei pazienti

ADI: chi può utilizzarlo

Possono farne richiesta i pazienti permanentemente o temporaneamente non autosufficienti (disabili gravi e anziani), indipendentemente dall'età.

Costoro chiaramente devono trovarsi in condizioni di salute tali da poter ricevere in sicurezza le cure direttamente a casa, nel proprio ambiente di vita. Dunque in presenza patologie acute per le quali sarebbe necessario il ricovero ospedaliero, la richiesta ADI non può essere attivata.

A titolo esemplificativo possono far richiesta dell'ADI:

  • malati portatori di patologie neurologiche degenerative/progressive in fase avanzata (SLA, distrofia muscolare etc.);
  • pazienti con necessità di nutrizione artificiale;
  • pazienti con necessità di supporto ventilatorio invasivo;
  • pazienti in stato vegetativo e minima coscienza;
  • malati terminali oncologici e non oncologici;
  • malattie progressivamente invalidanti;
  • ecc.

Assistenza Domiciliare Integrata: modulistica utile

Nel paragrafo precedente ci siamo occupati della descrizione di tutto il procedimento utile per ottenere il servizio di assistenza domiciliare, in questo invece ti forniremo la modulistica utile per formalizzare la richiesta principale e alcune richieste accessorie. Procediamo con ordine: questo è il

che puoi scaricare gratuitamente da Moduli.it. Il modello deve essere compilato in ogni sua parte e presentato nel Distretto Sanitario territoriale, insieme alla prescrizione del medico curante o del medico responsabile del reparto ospedaliero nel quale si è stati ricoverati e al documento d’identità in corso di validità.

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55227 - Serafina A.
28/12/2020
Sono vent'anni che mi occupo di mio figlio disabile. E' un anno che ho chiesto di poter avere l'assistenza domiciliare per mio figlio, ma ancora nessuna risposta. Colpa del medico curante, o sono proprio lunghi i tempi? A chi possiamo rivolgerci?


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