Annullamento dimissioni: lettera PDF

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 09/10/2025
Formati     © Moduli.it
DOCX   (lettera revoca dimissioni)
PDF
PDF   (istruzioni procedura telematica)
Dichiaro di aver preso visione della nota informativa e di aver letto e accettato i termini e le condizioni di utilizzo del portale

Lettera con la quale il lavoratore comunica per iscritto al datore, l'intenzione di revocare le proprie dimissioni volontarie. Va precisato, tuttavia, che la revoca - per essere efficace - deve essere effettuata entro 7 giorni attraverso la procedura telematica accessibile sul portale del Ministero del Lavoro.

Revoca dimissioni volontarie: quando comunicarle

Il lavoratore che vuole licenziarsi deve necessariamente utilizzare la procedura resa disponibile sul portale www.cliclavoro.gov.it. A tal fine deve disporre necessariamente delle credenziali SPID. Le alternativa sono rappresentate dalla Carta di Identità Elettronica (CIE 3.0) e dalla eIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature). 

Effettuata l'autenticazione si tratta di compilare un semplice modulo dimissioni on-line. Una volta inviata, la comunicazione sarà inoltrata automaticamente sulla PEC del datore di lavoro e dell'Ispettorato territoriale del lavoro competente.

Questi a sua volta ha 5 giorni di tempo, a partire dall'ultimo lavorato, per comunicare la cessazione del rapporto di lavoro al Centro per l’Impiego (modello Unilav). A questo punto non deve far altro che calcolare e versare al proprio lavoratore tutte le spettanze maturate fino a quel momento (TFR, tredicesima, ecc.)

Il lavoratore che ritenesse di non avere le capacità per inoltrare in maniera corretta la comunicazione, potrebbe ricorrere ad una serie di soggetti abilitati: patronati, consulenti del lavoro, sindacati, ecc.

Ricordiamo che le dimissioni telematiche sono state introdotte  nel 2016 con l'intento di contrastare il diffusissimo fenomeno illecito delle cosiddette “dimissioni in bianco”. Dunque dal 2016 niente più dimissioni cartacee.

La classica lettera cartacea resta comunque valida per determinate categorie di lavoratori come il lavoratore domestico, il lavoratore in prova, il lavoratore del pubblico impiego, le lavoratrici durante il periodo di gravidanza, ecc. Sul nostro portale sono disponibili alcuni fac simili:

Ma cosa accadrebbe se il lavoratore si rendesse conto, subito dopo l'invio, di aver inserito delle informazioni non corrette? Oppure come dovrebbe comportarsi lo stesso lavoratore se subito dopo l'inoltro della comunicazione, si rendesse conto di aver commesso una sciocchezza e volesse ritrattare le proprie dimissioni? Oppure se la proposta di lavoro pervenuta da un'azienda concorrente fosse stata ritirata?

In casi del genere il lavorare non deve fare nient'altro che revocare le proprie dimissioni volontarie. Ma deve farlo in fretta proprio per evitare che si attuino tutte le procedure sopra descritte.

In buona sostanza il lavoratore ha 7 giorni di tempo per revocare le proprie dimissioni, naturalmente sempre in via telematica. Inutile dire che in questa fase è quanto mai opportuno informare tempestivamente il datore di lavoro, se non altro per non rischiare di perdere il posto di lavoro.

Come si calcolano i 7 giorni?

Cominciamo col dire che sono 7 giorni di calendario, dunque festivi inclusi. I 7 giorni decorrono dalla data di invio telematico delle dimissioni. Dunque se le dimissioni vengono inoltrate telematicamente Lunedì 6 Ottobre 2025 alle ore 9.30, il termine ultimo per la revoca scade Domenica 12 Ottobre alle 23.59.

Perché inviare una lettera di revoca al datore di lavoro?

Se, come detto, per la revoca delle dimissioni è richiesta la procedura telematica, che senso ha che il lavoratore invii al datore una comunicazione scritta per avvissarlo delle proprie intenzioni? I motivi in realtà dono diversi:

  • l'ufficio del personale viene immediatamente a conoscenza del ripensamento, evitando che intraprenda tutte quelle azioni connesse alla cessazione del rapporto (procedure contabili, comunicazioni, avvio ricerca nuovo personale, ecc.);
  • il lavoratore può dimostrare di aver fatto tutto il possibile per informare l'azienda, specie se la comunicazione è stata trasmessa tramite PEC o raccomandata;
  • il lavoratore pone le condizioni per il ripristino sereno e trasparente del rapporto di lavoro.

Lettera revoca dimissioni: esempio

[Mittente]
____________
____________
(nome e recapiti del lavoratore)

Spett.le
____________
____________
(ragione sociale e recapiti dell’azienda)
Alla c.a. Ufficio del Personale

Oggetto: Revoca delle dimissioni volontarie

Gentile/Spett.le ___________,

Con la presente, e in riferimento alle dimissioni volontarie rassegnate in data __/__/____ tramite la procedura telematica, identificata con il Codice ID ____________,

COMUNICO

la mia ferma volontà di revocare le dimissioni precedentemente formalizzate, ai sensi dell'art. 26 del D. Lgs. n. 151/2015.

Tale revoca è stata già effettuata in data odierna (oppure in data __/__/___), utilizzando le medesime modalità telematiche previste dalla normativa vigente.

A seguito di tale revoca, il rapporto di lavoro è da considerarsi ripristinato nella sua interezza, come se le dimissioni non fossero mai state presentate.

Resto a Vostra completa disposizione per ogni eventuale chiarimento o adempimento formale necessario e confermo la mia piena disponibilità a riprendere immediatamente, o a proseguire, la mia attività lavorativa presso ________________.

In attesa di Vostro riscontro e conferma di presa visione, porgo cordiali saluti.

Luogo e data

In fede.

Revoca dimissioni telematiche: come darle

La revoca delle dimissioni deve essere effettuata in modalità telematica, vale a dire tramite un'apposita procedura online accessibile dal portale cliclavoro.gov.it. In questa scheda un estratto della guida predisposta dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che riporta l'esatta procedura prevista per la revoca dimissioni telematiche.

Dopo aver eseguito l'autenticazione (https://servizi.lavoro.gov.it/Public/login) al lavoratore apparirà la schermata con l'elenco delle dimissioni già presentate. Ora la revoca sarà possibile se rispetto alla comunicazione inoltrata figurerà un'icona colorata sotto la dicitura “Revoca”. Al contrario se l'icona risulterà grigia, la comunicazione non sarà più revocabile. Tutto questo è facilmente visibile dal modulo scaricabile da questa scheda.

Per accedere alla procedura di revoca occorre cliccare sulla relativa icona. Si visualizzerà una schermata riassuntiva con i dati della dimissione.

I seguenti campi risulteranno precompilati:

  • Codice Identificativo Modulo
  • Data Trasmissione
  • Desc. Tipo Soggetto Abilitato (che ha effettuato la dimissione)

Si dovrà valorizzare obbligatoriamente il campo Codice PIN Delega.

Dovrà, inoltre, essere valorizzato il campo “Desc. Tipo Soggetto Abilitato (che ha effettuato la revoca” dal menù a tendina presente sull’ultima voce indicata, scegliendo fra:

  • Commissione di Certificazione (Art.76 D.lgs. 276/2003)
  • Consulente del Lavoro
  • Ente Bilaterale (Art. 2 Comma 1 Lettera h D.lgs. 276/2003)
  • Organizzazione Sindacale
  • Patronato

A questo punto non resta che cliccare sul tasto “Esegui la revoca della dimissione”.

Il sistema ricondurrà alla pagina iniziale evidenziando delle informazioni aggiuntive e in particolare:

  • la data di revoca;
  • un nuovo tasto (di colore rosso) in corrispondenza della sezione "Scarica PDF". Cliccandoci su sarà possibile scaricare la ricevuta in formato PDF della revoca della comunicazione di dimissioni inviata. 

L’icona presente sotto la voce “Revoca” risulterà di colore grigio e non più attiva.

Revoca dimissioni dopo 7 giorni: quando è possibile

Come detto trascorsi 7 giorni dall’invio della comunicazione online, le dimissioni non sono più revocabili. Dunque il rapporto di lavoro cessa con effetto dal giorno indicato nel modulo.

Tuttavia nel caso in cui ricorrano giuste motivazioni, è possibile comunicare la revoca dimissioni anche dopo il termine di 7 giorni. Ciò può accadere, ad esempio, se il lavoratore è in grado di dimostrare che:

  • in quel momento non era capace di intendere e volere;
  • ha dato le dimissioni sotto minaccia;
  • ha comunicato le dimissioni per errore.
In questi casi se il giudice si pronuncia per un annullamento delle dimissioni, il lavoratore ha diritto non solo a riprendere il proprio posto di lavoro, ma anche al risarcimento del danno.
Foto
Free-Photos su Pixabay
Documenti correlati
 
Utilità