Modulo per rimborso di somme indebitamente versate al fisco
Da questa scheda è possibile scaricare gratuitamente sul proprio pc il modello richiesta rimborso Agenzia Entrate editabile (formato WORD).
Istanza rimborso Agenzia Entrate: quando presentarla
Questo fac simile può essere utilizzato dal contribuente che, vantando un credito verso il fisco, intende presentare istanza di rimborso. Il credito può maturarsi per svariati motivi: ad esempio perché ha versato erroneamente delle imposte non dovute, oppure le ha versate in eccesso rispetto all’importo effettivo da pagare. Insieme alla somma da rimborsare l'ufficio calcola anche gli interessi nella misura fissata dalle leggi tributarie in vigore.
Se il contribuente vuole conoscere la sua posizione nei confronti del fisco e verificare se ad esempio negli anni passati ha versato le imposte in misura maggiore a quanto dovuto, può utilizzare il servizio "Cassetto fiscale" (deve naturalmente registrarsi a Fisconline), telefonare al numero 800.90.96.96 o recarsi di persona agli uffici dell’Agenzia presenti sul territorio.
Quando e dove inviare il modulo rimborso Agenzia Entrate
Va precisato come esistano dei termini di decadenza per la presentazione del modulo rimborso Agenzia Entrate, oltre i quali le somme pagate ma non dovute, oppure versate in eccesso, non potranno più essere recuperate:
- 48 mesi per le imposte sui redditi (Irpef, Ires, ecc.), per i versamenti diretti, per le ritenute operate dal sostituto d'imposta e per le ritenute dirette operate dallo Stato e altre P.A.
- 36 mesi per imposte indirette (registro, successioni e donazioni, bollo, ecc.)
Il modulo rimborso Agenzia Entrate deve essere presentato all'ufficio dell'Agenzia delle Entrate competente in base al domicilio fiscale del contribuente al momento della richiesta (o all'ufficio dove è stato registrato l'atto o la successione) e deve contenere i motivi per cui si ritiene di aver diritto al rimborso.
Alla richiesta devono essere allegate le distinte dei versamenti eseguiti o le certificazioni relative alle ritenute subite.
Il contribuente che non volesse utilizzare il modulo rimborso Agenzia Entrate potrebbe effettuare la richiesta rimborso Agenzia Entrate online, a patto naturalmente di disporre delle credenziali necessarie per accedere al portale Fisconline/Entratel.
Cosa accade dopo la presentazione della domanda
Una volta presentato il modulo rimborso Agenzia Entrate possono verificarsi tre ipotesi:
- la domanda viene accolta;
- la domanda viene respinta (in questo caso è possibile presentare ricorso alla competente Commissione tributaria provinciale entro 60 giorni dalla notifica del provvedimento di rigetto);
- l'ufficio non risponde (in questo caso, la domanda di rimborso deve considerarsi respinta, in quanto non vige il principio del silenzio- assenso ma quello del silenzio-rifiuto.
Chiaramente anche in questo caso il contribuente può proporre ricorso alla Commissione tributaria, ma non prima che siano 90 giorni dalla presentazione della domanda e comunque entro il termine di prescrizione (10 anni).
Rimborso Agenzia Entrate: come viene erogato
In caso di accoglimento della domanda l'Agenzia delle Entrate provvede ad accreditare l'importo. Se il contribuente ha indicato sul modulo rimborso Agenzia Entrate le coordinate del suo conto corrente bancario o postale, il rimborso verrà accreditato sul quel conto. A tal fine è fondamentale che il nome del beneficiario del rimborso e quello dell’intestatario del conto (o di uno degli intestatari, in caso di conto corrente cointestato) coincidano. In caso contrario, il rimborso non verrebbe accreditato.
Se il contribuente non avesse riportato le coordinate sul modulo rimborso Agenzia Entrate, potrebbe comunicarlo in un secondo momento attraverso l'applicazione disponibile sul sito dell'Agenzia; questo il percorso da compiere: Home > Schede > Rimborsi > Accredito rimborsi su conto corrente > Compilazione e invio via web (senza installazione del software). Chiaramente occorre essere accreditati al servizio Fisconline o Entratel.
Se le conoscenze informatiche non fossero adeguate e il contribuente preferisse fare tutto su carta, potrebbe compilare questo
e presentarlo presso un qualsiasi Ufficio Territoriale dell’Agenzia delle Entrate (https://www1.agenziaentrate.gov.it/indirizzi/agenzia/uffici_locali/). In questo caso è importante allegare la copia di un documento d’identità in corso di validità e esibire all'impiegato addetto la versione originale del documento.
Se il contribuente non ha fornito all’Agenzia delle Entrate le coordinate del proprio conto corrente bancario o postale, il rimborso viene erogato con modalità diverse a seconda della somma da riscuotere:
- per importi fino a 999,99 euro, comprensivi di interessi la somma può essere riscossa in contanti. In questo caso il contribuente viene invitato dall’Agenzia a presentarsi presso un qualsiasi ufficio postale e ad esibire un valido documento di riconoscimento. Se questi delega un parente o un amico, quest’ultimo oltre alla delega deve esibire un proprio documento e la copia del documento del delegante;
- per gli importi oltre 999,99 euro e fino a 51.645,69 euro, comprensivi di interessi, il contribuente riceve un invito a comunicare le coordinate del proprio conto corrente, unitamente a un modello da compilare e consegnare, entro il termine indicato, a un ufficio postale. Se il contribuente non consegna il modello e non fornisce le coordinate del proprio conto, il rimborso viene eseguito con l’emissione di un vaglia della Banca d’Italia;
- per gli importi superiori a 51.645,69 euro, comprensivi di interessi, e per i rimborsi di soli interessi di qualsiasi importo, la restituzione avviene esclusivamente tramite accredito su conto corrente bancario o postale. Pertanto, se il contribuente non fornisce le coordinate, l’Agenzia delle Entrate non può erogare il rimborso.
Se nonostante la presentazione nei termini del modulo rimborso Agenzia Entrate l'accredito non viene effettuato, il contribuente deve innanzitutto verificare che le coordinate siano state comunicate in maniera corretta. Se queste risultassero errate, il contribuente dovrebbe effettuare le dovute correzioni così da consentire all'Agenzia di disporre un nuovo rimbrso.
La stessa cosa deve fare se i dati anagrafici riportati sul modulo rimborso Agenzia Entrate non coincidono con quelli del titolare del rimborso. Se invece venisse disposto un rimborso di importo inferiore a quello atteso, il contribuente potrebbe chiedere spiegazioni recandosi ad un ufficio dell'Agenzia presente sul territorio oppure chiamando il numero 800.90.96.96. In casi del genere potrebbe accadere che l'Agenzia abbia tenuto conto anche delle esposizioni debitorie del contribuente e quindi abbia operato una sorta di compensazione.
Precisiamo, infine, che i rimborsi possono essere riscossi presso gli sportelli postali per un periodo di 6 mesi dall’emissione.
Rimborso da dichiarazione
Il credito nei confronti del fisco può anche scaturire dall'applicazione di detrazioni fiscali per oneri e spese (di ristrutturazione, risparmio energetico, spese mediche, ecc.), di oneri deducibili dal reddito complessivo, oppure di altre agevolazioni fiscali. In questi casi il contribuente che presenta il modello 730 ha il vantaggio di poter ottenere il rimborso direttamente dal datore di lavoro o dall'ente pensionistico in busta paga o nella pensione.
In alternativa può scegliere di utilizzare il credito per compensare il pagamento di altre imposte: ad esempio nel momento in cui andrà a pagare l'Imu, dall'importo a debito di 200 euro potrà inserire nella colonna importi a credito dell'F24 la somma di 80 euro, pagando di fatto la differenza di 120 euro.
Foto
Flickr