Fac simile lettera rinuncia eredità auto
Modulo con cui chi non è interessato ad ereditare l'auto del defunto, comunica la propria rinuncia attraverso un atto di accettazione e di contestuale vendita, donazione o rottamazione del veicolo.
Cosa fare dell'auto del defunto?
Con il decesso, tutti i beni del defunto, compresa l’automobile, confluiscono nell’asse ereditario. Gli eredi, legittimi o testamentari, dispongono di 12 mesi dalla morte o dalla pubblicazione del testamento per decidere se accettare o meno l'eredità.
L'auto può essere utilizzata per 30 giorni dal decesso. Trascorso tale termine, in assenza di accettazione, è necessario richiedere alla Motorizzazione Civile l’intestazione temporanea mortis causa, che viene annotata sul libretto di circolazione mediante apposito tagliando. Questo per il semplice motivo che non è possibile circolare con un’auto intestata ad un defunto.
In virtù di quanto appena scritto, quali sono le opzioni a disposizione dell'erede per quanto riguarda l'auto intestata al defunto? Vediamo di analizzare le diverse opzioni disponibili.
L'EREDE E' INTERESSATO ALL'INTERA EREDITA'
L'erede accetta l'eredità ed effettua il passaggio di proprietà dell'auto. In questo caso occorre contestualmente procedere con l'aggiornamento della Documento Unico di Circolazione e con la modifica della polizza RC Auto (intestata al defunto). Ricordiamo che il mancato cambio di intestatario della polizza assicurativa, espone l'erede o comunque il nuovo proprietario del mezzo non solo ad multa, ma anche all'eventuale sequestro dell'auto.
L'EREDE E' INTERESSATO ALL'EREDITA' MA NON ALL'AUTO
In questo caso l'erede può accettare l'eredità e contestualmente cedere l'auto. L'erede generalmente assume questa decisione quando, ad esempio, ci sono cose di valore che appartenevano al defunto (gioielli, opere d'arte, libretti di risparmio, ecc.) e a cui non intende rinunciare, ma l'auto in particolare è vecchia, di scarso valore e bisognosa di costosi interventi di riparazione, oppure l'auto è si di prestigio (ad es. una Ferrari) ma comporta costi eccessivi in termini di bollo, assicurazione, manutenzione, ecc.
In questo caso l'erede deve provvedere con l'accettazione dell'eredità (espressa o tacita), con la registrazione del passaggio di proprietà dal defunto a se stesso e per finire con la vendita, donazione o rottamazione del veicolo.
Ora esiste una procedura che consente di fare tutto questo con un unico atto. In pratica si accetta l'eredità e contestualmente si vende il bene a un terzo. In questo modo si evita il doppio passaggio di proprietà.
Da un punto di vista pratico, l'erede che ha già individuato l'acquirente del mezzo (un concessionario o un privato cittadino), deve recarsi a uno sportello STA (ACI) o in un'agenzia pratiche auto (se ci sono più eredi, tutti devono essere presenti, eventualmente attraverso un delegato), avendo al seguito:
- Documento Unico (DU) o Certificato di Proprietà cartaceo dell'auto.
- Atto di morte e Dichiarazione sostitutiva di atto notorio (che indichi chi sono gli eredi).
- Documento d'identità dell'erede che firma e dell'acquirente.
E' bene precisare che pur trattandosi di un unico atto, si è tenuti a pagare una doppia IPT (Imposta Provinciale di Trascrizione), precisamente per la successione e per la vendita al terzo. È un costo variabile in base ai KW e alla provincia e che solitamente viene scalato dal prezzo di vendita dell'auto. A tale costo si sommano gli emolumenti ACI (circa 27 €) e l'imposta di bollo (circa 48 €), più eventuali costi per l'autentica.
L'EREDE NON E' INTERESSATO ALL'AUTO COSI COME AL RESTO DELL'EREDITA'
L'erede non può far altro che rinunciare all'eredità. In questo caso è opportuno precisare che non è possibile rinunciare solo all’auto e accettare magari soldi, quadri o immobili. La rinuncia all’eredità, infatti, riguarda l’intero asse ereditario e non può essere parziale né condizionata. La dichiarazione di rinuncia all'eredità può essere fatta davanti al notaio, oppure alla Cancelleria del Tribunale dell’ultimo domicilio del defunto.
L'erede che intende rinunciare all'eredità non dove assolutamente guidare il veicolo, spostarlo o venderlo, perché questi atti configurerebbero l'accettazione tacita dell'eredità.
In genere si opta per la rinuncia all'eredità dell'auto quando, ad esempio, questa è vecchia o gravata da fermi amministrativi e il resto dell'eredità non è conveniente (non c'è un immobile, non ci sono patrimoni finanziari, non ci sono oggetti di valore). Se l'erede rinuncia all'eredità, è importante che l'atto pubblico o la scrittura privata autenticata sia presentata al PRA, insieme al modulo che attesti il mancato possesso del veicolo, ciò al fine di evitare che il pagamento del bollo auto ricada sull'erede negli anni successivi.
L'EREDE E' INTERESSATO ALL'AUTO MA CI SONO DEBITI
SE l'erede presume che possano emergere dei debiti consistenti contratti dal de cuius e per questo vuole evitare responsabilità personali, può decidere di accettare l'erdità con beneficio d’inventario.
In questo caso l'auto entra comunque nell'eredità e potrà essere venduta per soddisfare eventuali debiti.
Anche in questo caso occorre procedere alla trascrizione del passaggio di proprietà presso il PRA (Pubblico Registro Automobilistico), con espressa annotazione che l’eredità è stata accettata con beneficio di inventario.
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