Parcheggi: se scade il ticket non rischi la multa

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 26/07/2016

Se parcheggi l’automobile in un’area di sosta con le strisce blu devi pagare il ticket all’ingresso. Il costo della sosta dipende dalla sua durata, ovvero dal lasso di tempo che il veicolo resterà parcheggiato nel posteggio. All’ingresso del parcheggio si trovano solitamente il parchimetro o l’impiegato dell’ente che gestisce l’area di sosta: la loro funzione è quella di rilasciare il ticket, un talloncino cartaceo che riporta la data, l’importo versato e l’ora di scadenza del parcheggio, dato che le tariffe possono essere orarie o giornaliere.

Se lasci l’automobile nel parcheggio per un tempo superiore a quello indicato nel ticket non rischi di ricevere una multa per parcheggio scaduto, bensì devi pagare l’importo mancante prima di uscire dall’area di sosta. Quando si parcheggia in città è bene fare attenzione alla cartellonistica, per scongiurare l’arrivo di una multa: in questo articolo chiariremo brevemente le differenze tra il parcheggio in area di sosta a tempo limitato e il parcheggio in area di sosta a tempo indeterminato.

Multa disco orario scaduto

Quando parcheggi in un’area di sosta con strisce bianche e limitazioni temporali (ad esempio dalle 8.00 alle 20.00), solitamente riportate nella segnaletica stradale, devi esporre il dispositivo di controllo della durata della sosta (cosiddetto disco orario); non solo, devi anche rispettare il limite massimo di sosta imposto nell’area, altrimenti rischi una multa per aver occupato il parcheggio oltre l’orario consentito. In questo caso la multa è sacrosanta e non è possibile in alcun modo contestarla.

Multa ticket scaduto? Puoi fare ricorso

Se diversamente si parcheggia in un'area per la quale è previsto un parchimetro, la legge non prevede un limite massimo di durata per la sosta; in altre termini se l’automobilista continuasse a pagare il ticket potrebbe in teoria sostare all'infinito. Dunque al contrario di quanto accade per le aree di sosta con disco orario, in questo caso non è possibile applicare l'art. 157, comma 6 del Codice della Strada.

Questo significa che se hai ricevuto una multa da un ausiliare del traffico o da un qualunque altro agente delle forze dell'ordine, per aver sostato in un parcheggio a pagamento (quello, per intenderci, con le strisce blu) per un lasso di tempo maggiore a quello riportato sul ticket, puoi fare ricorso ed ottenere l’annullamento della multa. Questo il fac simile di ricorso contro multa per sosta su strisce blu oltre l'orario riportato sul biglietto del parcometro. Maggiori informazioni sono disponibili nell'articolo "Multe e strisce blu: quando è possibile ricorrere"

L’unica eccezione è prevista dall’articolo 7 del Codice della Strada, nel caso in cui si sosti in un parcheggio a pagamento (contrassegnato dalle strisce blu) senza aver acquistato il ticket, orario o giornaliero che sia; in questo caso l’automobilista deve essere sanzionato dalle autorità competenti.

Ma anche in questo caso c’è una scappatoia. Infatti se nella zona in cui è previsto il parcheggio a pagamento (strisce blu) non sono presenti spazi di parcheggio con le righe bianche, a sosta gratuita o con disco orario, la multa è da considerarsi nulla. Questo il modulo di ricorso al Prefetto, mentre questo il modulo di ricorso al Giudice di Pace. Se desideri approfondire l’argomento leggi “In quali casi è possibile contestare una multa strisce blu”.

Ti ricordiamo, infine, che da maggio 2013 è entrata in vigore la legge che ti permette di “scontare” le multe del 30% se paghi entro 5 giorni dalla notifica (leggi “Multe: sconto del 30% a chi paga subito”). Attenzione: una volta pagata la sanzione non puoi effettuare il ricorso al Giudice di Pace o al Prefetto.

Pubblicato il 26/07/2016    1 Commenti
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46384 - Gennaro Bossa
05/08/2016
Sentenza della Corte di Cassazione n. 16258/16 pubblicata il 3 Agosto 2016 ,,,,, Contrordine della Cassazione: sono valide le multe elevate sulle strisce blu perché l’orario del ticket è scaduto e non è stato rinnovato. Conviene avvertire i lettori al fine di evitare inutili ricorsi con aggravio di spese.- Cordiali Saluti f.to Gennaro Bossa


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