Pensione di inabilità: in quali casi è possibile richiederla
La pensione di inabilità è un trattamento economico erogato in favore di quei lavoratori che si trovano nell'assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi tipo di lavoro, oltre che in uno stato di bisogno economico. In questo articolo ti spiegheremo quali requisiti occorrono e come presentare la domanda.
Pensione di inabilità: cos'è
Come si è detto la concessione della pensione di inabilità è subordinata al riconoscimento dello status di inabilità assoluta, dunque pari al 100%, e permanente (invalidi totali) a svolgere qualsiasi attività lavorativa, a causa di una infermità o di un difetto fisico o mentale. Dunque questo tipo di pensione è incompatibile con lo svolgimento di un lavoro dipendente o autonomo, sia esso in Italia o all’estero.
Possono richiedere la pensione di inabilità i lavoratori dipendenti, i lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri) e gli iscritti ai fondi pensioni sostitutivi ed integrativi dell’Assicurazione Generale Obbligatoria. Il richiedente deve essere cittadino italiano o cittadino UE residente in Italia, o essere cittadino extracomunitario in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo.
Pensione di inabilità: requisiti
Per chiedere la concessione della pensione di inabilità è necessario che l’iscritto, di età compresa fra i 18 e i 65 anni, abbia maturato un minimo di cinque anni di anzianità contributiva (260 contributi settimanali) di cui almeno tre nel quinquennio precedente la data di presentazione della domanda. Per di più il richiedente deve aver dichiarato un reddito annuale non superiore ad una certa soglia; nel 2016 tale importo è pari a 16.532,10 euro.
E' necessario, inoltre, che sia effettuata:
- la cessazione di qualsiasi tipo di attività lavorativa;
- la cancellazione dagli elenchi di categoria dei lavoratori;
- la cancellazione dagli albi professionali;
- la rinuncia ai trattamenti a carico dell'assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione ed a ogni altro trattamento sostitutivo o integrativo della retribuzione.
E' fondamentale, infine, che il lavoratore non fruisca già di prestazioni erogate dall'Inail per infortuni sul lavoro.
A quanto ammonta la pensione di inabilità
L'importo della pensione di inabilità varia in funzione del sistema di calcolo applicato:
- retributivo, se il lavoratore alla data del 31.12.1995 può far valere almeno 18 anni di contributi;
- contributivo, se il lavoratore ha iniziato l’attività dopo il 31.12.1995;
- misto (una quota calcolata con il sistema retributivo e una quota con il sistema contributivo) se il lavoratore alla data del 31.12.1995 non può far valere 18 anni di contributi.
L'importo della pensione di inabilità può essere soggetto a revisione. La pensione di inabilità non è soggetta a IRPEF.
Pensione di inabilità: come fare domanda
Per ottenere la pensione di inabilità, oltre a possedere i requisiti richiesti, è necessario compilare in tutte le sue parti questo modulo di domanda. La domanda può essere inoltrata esclusivamente in via telematica attraverso uno dei seguenti canali:
- portale Inps, attraverso l'utilizzo delle credenziali SPI, CIE o CNS;
- Contact Center integrato, al numero 803164 gratuito da rete fissa o al numero 06164164 da rete mobile a pagamento secondo la tariffa del proprio gestore telefonico;
- patronati e tutti gli intermediari dell’Istituto - usufruendo dei servizi telematici offerti dagli stessi
Alla domanda occorre allegare il
con cui si attesta l'inabilità assoluta e permanente del soggetto a svolgere qualsiasi attività lavorativa.
Se si posseggono i requisiti contributivi richiesti e l'inabilità è causata dall'attività lavorativa (senza diritto a rendita Inail) è possibile chiedere la pensione privilegiata di inabilità. Questa la
Il trattamento decorre dalla data di collocamento a riposo. Se invece la domanda è stata presentata dopo la fine del rapporto di lavoro (ma entro due anni dalla dispensa di servizio), la pensione di inabilità decorre dal 1° giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda, sempre se risultano soddisfatti tutti i requisiti richiesti.
Con il compimento dell'età pensionabile, la pensione di inabilità si trasforma in assegno sociale.
Allo scopo di verificare la sussistenza dei requisiti di inabilità assoluta e permanente a qualsiasi attività lavorativa vengono eseguiti degli accertamenti sanitari. Tali accertamenti, in funzione dell’ente o amministrazione di appartenenza, possono essere affidati a vari organismi sanitari:
- alla Commissione medico-ospedaliera (Cmo)
- a una commissione medica dell'Asl
- a una commissione medica di verifica.
La facoltà di richiedere la pensione di inabilità spetta solo all’interessato e non anche ai suoi superstiti. La pensione di inabilità può però diventare un trattamento indiretto o reversibile se la richiesta è stata presentata dall’iscritto o dal pensionato prima del suo decesso.
Nel caso in cui la domanda non venga accolta, è possibile proporre ricorso entro 90 giorni dalla comunicazione.
Assegno di accompagno
Coloro che percepiscono la pensione di inabilità, se si trovano nell'impossibilità di deambulare senza l'aiuto costante di un accompagnatore e non sono in grado di compiere gli atti quotidiani della vita, possono presentare domanda per ottenere l'assegno per l'assistenza personale e continuativa ("accompagno"). E' fondamentale, tuttavia, che il richiedente:
- non risulti ricoverato gratuitamente presso una struttura sanitaria pubblica;
- non percepisca già un assegno mensile da parte dell'INAIL;