Annullamento dimissioni telematiche: PDF guida

- Ultimo aggiornamento: 13/04/2022
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La revoca delle dimissioni deve essere effettuata in modalità telematica, vale a dire tramite un'apposita procedura online accessibile dal portale cliclavoro.gov.it. In questa scheda un estratto della guida predisposta dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che riporta l'esatta procedura prevista per la revoca dimissioni telematiche.

Revoca dimissioni volontarie: quando comunicarle

Il lavoratore che vuole licenziarsi deve necessariamente utilizzare la procedura resa disponibile sul portale www.cliclavoro.gov.it. A tal fine deve disporre necessariamente delle credenziali SPID. Le alternativa sono rappresentate dalla Carta di Identità Elettronica (CIE 3.0) e dalla eIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature). 

Effettuata l'autenticazione si tratta di compilare un semplice modulo dimissioni on-line. Una volta inviata, la comunicazione sarà inoltrata automaticamente sulla PEC del datore di lavoro e dell'Ispettorato territoriale del lavoro competente.

Questi a sua volta ha 5 giorni di tempo, a partire dall'ultimo lavorato, per comunicare la cessazione del rapporto di lavoro al Centro per l’Impiego (modello Unilav). A questo punto non deve far altro che calcolare e versare al proprio lavoratore tutte le spettanze maturate fino a quel momento (TFR, tredicesima, ecc.)

Il lavoratore che ritenesse di non avere le capacità per inoltrare in maniera corretta la comunicazione, potrebbe ricorrere ad una serie di soggetti abilitati: patronati, consulenti del lavoro, sindacati, ecc.

Ricordiamo che le dimissioni telematiche sono state introdotte  nel 2016 con l'intento di contrastare il diffusissimo fenomeno illecito delle cosiddette “dimissioni in bianco”. Dunque dal 2016 niente più dimissioni cartacee.

La classica lettera cartacea resta comunque valida per determinate categorie di lavoratori come il lavoratore domestico, il lavoratore in prova, il lavoratore del pubblico impiego, le lavoratrici durante il periodo di gravidanza, ecc. Sul nostro portale sono disponibili alcuni fac simili:

Ma cosa accadrebbe se il lavoratore si rendesse conto, subito dopo l'invio, di aver inserito delle informazioni non corrette? Oppure come dovrebbe comportarsi lo stesso lavoratore se subito dopo l'inoltro della comunicazione, si rendesse conto di aver commesso una sciocchezza e volesse ritrattare le proprie dimissioni? Oppure se la proposta di lavoro pervenuta da un'azienda concorrente fosse stata ritirata?

In casi del genere il lavorare non deve fare nient'altro che revocare le proprie dimissioni volontarie. Ma deve farlo in fretta proprio per evitare che si attuino tutte le procedure sopra descritte.

In buona sostanza il lavoratore ha 7 giorni di tempo per revocare le proprie dimissioni, naturalmente sempre in via telematica. Inutile dire che in questa fase è quanto mai opportuno informare tempestivamente il datore di lavoro, se non altro per non rischiare di perdere il posto di lavoro.

Revoca dimissioni telematiche: come darle

Come detto la revoca dimissioni va comunicata online attraverso l'apposita procedura telematica disponibile sul sito cliclavoro.gov.it.

Dopo aver eseguito l'autenticazione (https://servizi.lavoro.gov.it/Public/login) al lavoratore apparirà la schermata con l'elenco delle dimissioni già presentate. Ora la revoca sarà possibile se rispetto alla comunicazione inoltrata figurerà un'icona colorata sotto la dicitura “Revoca”. Al contrario se l'icona risulterà grigia, la comunicazione non sarà più revocabile. Tutto questo è facilmente visibile dal modulo scaricabile da questa scheda.

Per accedere alla procedura di revoca occorre cliccare sulla relativa icona. Si visualizzerà una schermata riassuntiva con i dati della dimissione.

I seguenti campi risulteranno precompilati:

  • Codice Identificativo Modulo
  • Data Trasmissione
  • Desc. Tipo Soggetto Abilitato (che ha effettuato la dimissione)

Si dovrà valorizzare obbligatoriamente il campo Codice PIN Delega.

Dovrà, inoltre, essere valorizzato il campo “Desc. Tipo Soggetto Abilitato (che ha effettuato la revoca” dal menù a tendina presente sull’ultima voce indicata, scegliendo fra:

  • Commissione di Certificazione (Art.76 D.lgs. 276/2003)
  • Consulente del Lavoro
  • Ente Bilaterale (Art. 2 Comma 1 Lettera h D.lgs. 276/2003)
  • Organizzazione Sindacale
  • Patronato

A questo punto non resta che cliccare sul tasto “Esegui la revoca della dimissione”.

Il sistema ricondurrà alla pagina iniziale evidenziando delle informazioni aggiuntive e in particolare:

  • la data di revoca;
  • un nuovo tasto (di colore rosso) in corrispondenza della sezione "Scarica PDF". Cliccandoci su sarà possibile scaricare la ricevuta in formato PDF della revoca della comunicazione di dimissioni inviata. 

L’icona presente sotto la voce “Revoca” risulterà di colore grigio e non più attiva.

Revoca dimissioni dopo 7 giorni: quando è possibile

Come detto trascorsi 7 giorni dall’invio della comunicazione online, le dimissioni non sono più revocabili. Dunque il rapporto di lavoro cessa con effetto dal giorno indicato nel modulo.

Tuttavia nel caso in cui ricorrano giuste motivazioni, è possibile comunicare la revoca dimissioni anche dopo il termine di 7 giorni. Ciò può accadere, ad esempio, se il lavoratore è in grado di dimostrare che:

  • in quel momento non era capace di intendere e volere;
  • ha dato le dimissioni sotto minaccia;
  • ha comunicato le dimissioni per errore.
In questi casi se il giudice si pronuncia per un annullamento delle dimissioni, il lavoratore ha diritto non solo a riprendere il proprio posto di lavoro, ma anche al risarcimento del danno.

Tags:  lavoro

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