Richiesta assegni familiari 2024 PDF

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Modello con cui il lavoratore chiede l'attribuzione o la rideterminazione degli assegni familiari (Anf) è una prestazione economica erogata dall’Inps a beneficio di particolari nuclei familiari che hanno un reddito complessivo inferiore a determinati limiti stabiliti annualmente dalla legge. Va precisato però che dal 1° Marzo 2022 la richiesta di assegno familiare non può più essere presentata dai nuclei familiari con figli e orfanili, in conseguenza dell'entrata in vigore del nuovo Assegno unico Inps

Assegni familiari: a chi spetta

Gli assegni familiari possono essere richiesti dal lavoratore dipendente (anche part-time), dal lavoratore dipendente agricolo, dal lavoratore para-subordinato e iscritto alla gestione separata Inps, dal collaboratore domestico (colf e badanti), dal pensionato da lavoro dipendente, dal titolare di prestazioni previdenziali e dal lavoratore che si trovava in altre situazioni di pagamento diretto. 

Dunque il diritto o meno all'assegno andava individuato in relazione alla figura del richiedente. Ciò detto prima dell'introduzione dell'Assegno Unico il nucleo del richiedente poteva essere composto dal lui stesso e dai seguenti altri familiari:

  • il coniuge non legalmente ed effettivamente separato o che non abbia abbandonato la famiglia;
  • i figli legittimi ed equiparati di età inferiore a 18 anni compiuti ovvero senza limiti di età qualora si trovassero, a causa di infermità o difetto fisico o mentale, nella assoluta e permanente impossibilità di dedicarsi ad un proficuo lavoro. Tale situazione doveva essere dichiarata con apposita certificazione, o copia autenticata, rilasciata dalla A.S.L. o dalle preesistenti Commissioni sanitarie provinciali. Ricordiamo che per "equiparati" si intendono i figli adottivi ed affiliati, quelli legalmente riconosciuti o giudizialmente dichiarati, quelli nati dal precedente matrimonio del coniuge, i minori regolarmente affidati dagli organi competenti a norma di legge nonché i nipoti viventi a carico degli ascendenti anche se non formalmente affidati;
  • i figli legittimi ed equiparati, di età superiore ai 18 anni compiuti ed inferiore ai 21 anni compiuti, purché facenti parte di "nuclei numerosi", cioè nuclei familiari con almeno 4 figli tutti di età inferiore ai 26 anni;
  • i fratelli, le sorelle e i nipoti nel caso in cui siano orfani di entrambi i genitori e non abbiano conseguito il diritto alla pensione ai superstiti e non siano coniugati;
  • i nipoti in linea retta di età inferiore a 18 anni, viventi a carico dell'ascendente, previa autorizzazione.

Non importava se il familiare del richiedente (coniuge, figlio, ecc.) risiedesse all'estero o in Italia, a patto però che il richiedente fosse un cittadino italiano. Se, pur lavorando o percependo la pensione nel nostro paese, il richiedente non era cittadino italiano, il diritto all'assegno nucleo familiare (meglio noto come ANF) scattava solo se il familiare:

  • risiedeva in Italia;
  • risiedeva all'estero, ma il paese di provenienza del lavoratore straniero aveva stipulato con l’Italia una convenzione in materia di trattamenti di famiglia.

Come detto a partire dal 1° marzo 2022 gli Assegni Familiari non sono più riconosciuti ai nuclei familiari con figli e orfanili poiché beneficiari dell’Assegno Unico ed Universale.

Ciò significa che oggi gli ANF possono essere richiesti unicamente dai

  • nuclei familiari orfanili composti solo da maggiorenni inabili;
  • nuclei familiari con entrambi i coniugi e senza figli in cui sia presente almeno un fratello, sorella o nipote inabile;
  • nuclei monoparentali senza figli, in cui sia presente almeno un fratello, sorella o nipote inabile;
  • nuclei familiari (solo coniugi o entrambi i coniugi e almeno un fratello, sorella o nipote) senza figli, in cui non siano presenti componenti inabili;
  • nuclei monoparentali senza figli con almeno un fratello, sorella o nipote, in cui non siano presenti  componenti inabili;
  • nuclei familiari (solo coniugi o entrambi i coniugi e almeno un fratello, sorella o nipote) senza figli, in cui sia presente almeno un coniuge inabile e nessun altro componente inabile;
  • nuclei monoparentali senza figli con almeno un fratello, sorella o nipote, in cui solo il richiedente sia inabile.

Come vengono calcolati gli assegni familiari

Il riconoscimento e la determinazione dell'importo dell'assegno familiare avvengono in funzione di alcuni parametri:

REDDITO FAMILIARE COMPLESSIVO

Questo è dato dalla somma dei redditi prodotti da tutti i componenti del nucleo familiare, al lordo delle detrazioni d'imposta, degli oneri deducibili e delle ritenute erariali. Ma quali redditi entrano nel calcolo e quali no? E' presto detto.

Vanno a comporre il reddito familiare i redditi complessivi assoggettabili all'Irpef, i redditi di qualsiasi natura e quelli esenti da imposta o soggetti ritenuta alla fonte a titolo di imposta o imposta sostitutiva, se complessivamente superiori ad Euro 1.032,91 (es. redditi da locazione tassati con cedolare secca, interessi sul conto corrente ecc.). In ogni caso il reddito complessivo del nucleo familiare deve essere composto, per almeno il 70%, da reddito derivante da lavoro dipendente e assimilato.

Il reddito familiare da prendere in esame ai fini della corresponsione degli assegni familiari è quello conseguito nell'anno solare precedente il 1° luglio di ogni anno e che rimaneva in vigore fino al 30 giugno dell'anno successivo.

Per fare un esempio, se la richiesta di assegno nucleo familiare viene presentata, ad esempio, a Febbraio 2024, i redditi da prendere in esame erano quelli conseguiti nel 2022 e dichiarati nel 2023. Invece, se la richiesta viene avanzata a Luglio o a Settembre 2024, i redditi da dichiarare erano quelli conseguiti nell'anno del 2023 e dichiarati nel 2024.

Naturalmente non tutti i redditi entrano nel calcolo. Ad esempio restano esclusi i trattamenti di fine rapporto e gli anticipi sul Tfr, le rendite vitalizie erogate dall'Inail, le pensioni di guerra, le indennità di accompagnamento agli invalidi civili, ai ciechi civili assoluti, ai minori invalidi che non possono camminare, ai pensionati di inabilità, gli assegni di mantenimento percepiti dal coniuge legalmente separato a carico del/della richiedente e destinati al mantenimento dei figli, gli arretrati di cassa integrazione riferiti ad anni precedenti quello di erogazione, l'indennità di trasferta per la parte non assoggettabile a imposizione fiscale, ecc.

NUMERO COMPONENTI DELLA FAMIGLIA

Come detto del nucleo familiare non possono più far parte figli e orfanili. Questo signica che la numerosità del nucleo familiare sarà calcolata in funzione della presenza di maggiorenni inabili diversi dai figli, fratelli, sorelle, nipoti inabili, ecc. 

TIPOLOGIA DEL NUCLEO FAMILIARE

Le tipologie del nucleo familiare sonotutte riassunte all'interno della tabella ANF 2024.

Così l'assegno spetta, ad esempio, a quei nuclei familiari composti solo da maggiorenni inabili diversi dai figli, oppure da almeno un fratello, sorella o nipote inabile, oppure da almeno un coniuge inabile e nessun altro componente inabile e via discorrendo.

Ciascuno di questi nuclei ha diritto ad un assegno il cui ammontare è strettamente correlato al reddito familiare dichiarato. .

In buona sostanza se si vuole vedere a quanto ammonta il proprio assegno nucleo familiare in caso di richiesta, non si deve far altro che compiere questi brevi e semplici passaggi:

  • scaricare questa tabella assegni familiari predisposta dall’Inps;
  • cercare la propria tabella di riferimento;
  • individuare la propria fascia di reddito familiare e visualizzare il corrispondente importo dell’assegno che spetterebbe.

Così se la famiglia è composta dai coniugi senza figli e da un fratello (o sorella), con un reddito dichiarato pari a 36.500 euro, l'importo dell'assegno sarà pari a 53,97 euro mensili.

Richiesta assegni familiari: si presenta online

La domanda assegni familiari può essere presentata all'Inps esclusivamente per via telematica. Ciò non valea per i dipendenti del settore agricolo, che devono invece continuare a rivolgersi al proprio datore e a compilare il modulo assegni familiari (SR16)

Dunque indipendentemente del fatto che il richiedente l'assegno sia un lavoratore dipendente, cassintegrato, pensionato, lavoratore para-subordinato, percettore di indennità di mobilità e disoccupazione o collaboratore domestico, la modalità di presentazione della domanda è la stessa:

  • Sito web Inps - I servizi telematici sono accessibili direttamente dal cittadino munito di Spid, Carta Nazione dei Servizi (CNS) o Carta di Identità Elettronica (CIE); 
  • Contact Center- attraverso il numero 803164 gratuito da rete fissa o il numero 06164164 da rete mobile a pagamento secondo la tariffa del proprio gestore telefonico;
  • Patronati, avvalendosi cioè dei servizi telematici offerti dagli stessi.

Il richiedente può monitorare in ogni istante lo stato di avanzamento della pratica accedendo con le proprie credenziali all'Area Riservata (sezione "Consultazione domanda").

Se la richiesta viene accolta l'Inps non provvede più ad inviare il provvedimento di autorizzazione (modello ANF43), ma istruisce direttamente la pratica.

La domanda va presentata per ogni anno a cui si ha diritto. Se cambia la composizione del nucleo familiare o il livello del reddito familiare, è necessario comunicare la variazione all'Inps entro i successivi 30 giorni.

Assegni familiari: chi li paga

Ai lavoratori in attività l'assegno nucleo familiare viene pagato dal datore di lavoro contestualmente al pagamento della retribuzione, dunque direttamente in busta paga. Il datore di lavoro chiede poi all'INPS il rimborso delle somme pagate.

E' invece pagato direttamente dall'INPS in presenza di particolari situazioni (es. ditte cessate o fallite), oppure se il richiedente è addetto ai servizi domestici, iscritto alla gestione separata, operaio agricolo dipendente a tempo determinato o beneficiario di prestazioni previdenziali. In questi casi il richiedente deve specificare sul modulo di domanda il codice Iban relativo al proprio conto corrente così da consentire all'Inps di effettuare il bonifico.

L'assegno familiare è esente da qualsiasi ritenuta previdenziale e fiscale.

Quando si perde il diritto all'assegno familiare

Il diritto all’assegno nucleo familiare decade nel momento in cui viene a mancare una delle condizioni che ne ha consentito il riconoscimento: ciò accade, ad esempio, in caso di decesso del fratello/sorella, oppure in caso di raggiungimento della maggiore età del figlio non inabile a proficuo lavoro, ecc.

Assegni familiari arretrati

Il diritto alla percezione degli assegni familiari decorre dal primo giorno in cui si verificano le condizioni prescritte dalla legge.

Ciò significa che se la domanda veniva presentata in ritardo, si ha diritto agli arretrati a partire dal momento in cui i requisiti potevano considerarsi soddisfatti. Il diritto a richiedere gli assegni familiari arretrati si prescrive in 5 anni.

Assegni familiari erogati dai Comuni

Si trattava di un assegno familiare che il Comune concedeva in via esclusiva a famiglie che si trovavano in particolari condizioni: almeno tre figli minori a carico e disponibilità di patrimoni e redditi limitati. L'assegno al nucleo familiare veniva erogato per tredici mensilità.

Anche l'assegno nucleo familiare Comune è stato sostituito dall'Assegno unico Inps.

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