Fac simile ricorso tutor: PDF
E' possibile proporre ricorso contro una multa per infrazione rilevata dal sistema Tutor in caso di mancato rispetto del margine di tolleranza, di violazione dei termini di notifica, di vizi di forma del verbale e via discorrendo.
Cos’è il Tutor
Il Tutor è un dispositivo che permette di rilevare la velocità media dei veicoli che viaggiano sulla rete autostradale italiana. Completamente gestito dalla Polizia Stradale, il tutor ha lo scopo di responsabilizzare gli automobilisti ad una guida più sicura e al rispetto dei limiti di velocità stabiliti dal Codice della Strada.
Grazie ai tutor gli incidenti mortali e quelli causati dall’alta velocità si sono ridotti considerevolmente, mentre le aree coperte dal tutor si sono ampliate sempre di più, arrivando a coprire oltre 3.000 chilometri di rete autostradale.
Per una questione di trasparenza nei confronti degli automobilisti, la società Autostrade per l'Italia ha scelto di rendere pubbliche le tratte autostradali con sistema Tutor. Questo l'indirizzo da consultare: www.autostrade.it/it/tecnologia-sicurezza/sicurezza/il-tutor.
Visto che ci siamo ricordiamo che, se non diversamente indicato, il limite di velocità in autostrada e' di 130Km/h, mentre in caso di pioggia il limite massimo scende a 110 Km/h.
Tutor: come funziona
Il Tutor riesce a calcolare la velocità media dei veicoli su tratte autostradali di lunghezza variabile grazie a sensori e telecamere posizionate su strutture chiamate “portali”. Con i dati ottenuti dal passaggio del mezzo sotto il portale di entrata e quello di uscita, sarà possibile calcolare la velocità media del veicolo (rapporto tra spazio percorso e tempo impiegato).
Grazie ad uno speciale software, il Tutor riesce ad individuare possibili trasgressioni del codice della Strada confrontando la velocità media con la tipologia del veicolo. Quando le rilevazioni del tutor segnalano una trasgressione, il sistema accede ai dati della motorizzazione civile, riuscendo così ad identificare il proprietario del mezzo. Il nuovo Tutor fa uso di una tecnologia diversa che rende praticamente infallibile la scansione delle targhe (il vecchio sistema vantava uno scarto già molto basso del 4%).
I dati pervenuti al sistema che non segnalano alcun tipo di violazione saranno automaticamente cancellati dalla memoria.
Multe tutor dopo quanto arrivano
Dopo aver rilevato il superamento del limite di velocità e aver identificato il responsabile attraverso la lettura della targa, la Polizia di Stato svolge la procedura di accertamento e notifica della multa tutor nei confronti dell’automobilista. Per sapere se il verbale è stato notificato nei termini e se ci sono possibilità per un ricorso, è sufficiente calcolare i 90 giorni previsti dalla legge per la notifica multa. A tal proposito è bene ricordare che tale termine decorre dal giorno in cui è stata materialmente commessa l'infrazione e non dal momento in cui il trasgressore sia stato accertato dagli agenti. Delle deroghe possono comunque esserci, ad esempio quando si commette la violazione con un'auto a noleggio o in leasing.
Se dopo aver effettuato gli opportuni calcoli, ci si accorge che la multa tutor è stata effettivamente notificata oltre il termine di 90 giorni, si può presentare ricorso e chiedere l'annullamento del verbale. A tal fine è possibile utilizzare questo modulo di ricorso contro multa notificata oltre i termini. Il ricorso va presentato al Prefetto del luogo in cui è stata rilevata l'infrazione oppure all'ufficio o al comando della Polizia Stradale che ha elevato la multa tutor.
In alternativa è possibile presentare ricorso al Giudice di Pace competente per territorio. Così se l'infrazione viene rilevata attraverso il "portale di uscita" posizionato nei pressi di Pescara, il ricorso andrà presentato al Giudice di Pace del capoluogo abruzzese.
Tutor multe seriali
Siamo sicuri che a questo punto ti starai chiedendo: ma se dovessi percorrere un lungo tratto di autostrada ad un velocità superiore a quella consentita e l'infrazione dovesse essere rilevata più volte, a distanza di pochi chilometri, in luoghi ricadenti su territori comunali differenti, potrei ricevere più di una multa?
La risposta è si purtroppo. Ma ci sono due elementi che possono in qualche modo giocare a tuo favore. Innanzitutto la possibilità di ricorrere - qualora ce ne siano i presupposti naturalmente - ad un unico Giudice di Pace, quello di competenza del comune in cui si è verificata la prima infrazione o addirittura quello del comune di residenza. Dunque è possibile un ricorso cumulativo, con tutti i vantaggi che ne conseguono in termini di tempo e spese. Lo ha stabilito anche la Cassazione con la sentenza numero 23881 depositata il 15 novembre 2011.
In secondo luogo la possibilità di far valere quanto previsto dall’articolo 198 del Codice della Strada, secondo cui "salvo che sia diversamente stabilito dalla legge, chi con una azione od omissione viola diverse disposizioni che prevedono sanzioni amministrative pecuniarie, o commette più violazioni della stessa disposizione, soggiace alla sanzione prevista per la violazione più grave aumentata fino al triplo”. Come si applica concretamente questa disposizione nel caso di multe seriali elevate con il Tutor?
Te lo spieghiamo senza troppi giri di parole riportandoti un caso concreto di qualche anno fa. In pratica un imprenditore trevigiano per aver percorso la A4 in direzione di Milano ad una velocità media superiore al limite consentito, aveva ricevuto tre verbali da tre differenti corpi di Polizia (coinvolti i comuni di Bergamo, Castelli Calepino e Rovato). Ciascun verbale prevedeva una sanzione di 158,69 euro e la decurtazione di 5 punti dalla patente, mentre le infrazioni risultavano commesse rispettivamente alle ore 17.33, 17.41 e 17.46, dunque nell’arco di appena 13 minuti. Nel caso specifico l'imprenditore aveva fatto ricorso al Giudice di Bergamo, il luogo in cui si era verificata la prima infrazione.
Ebbene non solo il Giudice di Bergamo aveva accolto il ricorso dell'automobilista, ma aveva ritenuto applicabile anche l'art. 198 Codice della strada. In pratica secondo il Giudice l'infrazione era da considerarsi unica e non triplice. Ciò in quanto le violazioni erano scaturite da una stessa condotta, secondo un nesso di consequenzialità e contestualità. Si trattava in altri termini di multe seriali, per le quali era ravvisabile l’ipotesi del "cumulo giuridico" stabilito appunto dall'art. 198, comma 1 del C.d.S. In applicazione di questo principio e tenuto conto del numero delle violazioni discendenti dall'unica illecita azione posta in essere, il Giudice aveva stabilito che la sanzione venisse aumentata fino al doppio (e non fino al triplo): in pratica 296,00 di multa anziché 480,00 e 5 punti di decurtazione invece di 15.
Multa Tutor ricorso
Nel caso in cui si voglia presentare ricorso contro la multa tutor, occorre una buona motivazione che possa giustificare la palese inosservanza dei limiti di velocità.
Al contrario dell’autovelox, che rileva la velocità istantanea del veicolo in corsa, il Tutor calcola la velocità media del mezzo in un tratto di strada compreso tra due stazioni di rilevamento, accertando se essa ha superato il limite massimo consentito in quello stesso tratto. Si tratta di un sistema particolarmente sofisticato che deve essere periodicamente tarato e certificato.
Il motivo è semplice. Trattandosi di strumenti di misura elettronici, hanno caratteristiche che sono soggette a variazioni per cause legate ad esempio al semplice invecchiamento di talune componenti, oppure ad eventi come urti, vibrazioni, shock meccanici e termici, variazioni della tensione di alimentazione. Queste alterazioni delle proprie caratteristiche possono chiaramente produrre variazioni dei valori misurati. Dunque è per questo motivo - come sostiene anche la Corte Costituzionale - che tutte le apparecchiature impiegate nell’accertamento delle violazioni dei limiti di velocità devono essere sottoposte a verifiche periodiche di funzionalità e di taratura. Una sentenza che ha colmato una lacuna importante del nostro ordinamento che non aveva mai previsto nulla a riguardo.
Tali verifiche devono essere effettuate con cadenza almeno annuale. La documentazione sulla taratura è in possesso dell'organo di polizia che ha proceduto al rilevamento dell'infrazione. Dunque se ti è stata elevata una multa tutor, la prima cosa che devi fare è verificare se tale informazione è stata riportata sul verbale. Se non è presente puoi metterti in contatto con l'autorità verbalizzante e chiedere informazioni in merito all’ultima data in cui l'apparecchio utilizzato è stato sottoposto a taratura. Se non ricevi informazioni a riguardo, puoi presentare ricorso ed essere sicuro di vederlo accolto.
Chiaramente se pensi di ricorrere al Giudice di Pace devi muoverti con una certa fretta visto che hai tempo 30 giorni dalla notifica per presentare la domanda; hai un mese in più, invece, se intendi proporre ricorso al Prefetto.
Ci sono poi altri casi in cui è possibile contestare una contravvenzione: ad esempio quando, in caso di pioggia, non si è osservato il limite di 110 km/h. In questo caso si può portare all’attenzione del Giudice una dichiarazione attestante che nel momento in cui è stato varcato il portale d’entrata del Tutor non pioveva e che le condizioni atmosferiche si sono modificate durante il tragitto, peggiorando solo in prossimità del portale d’uscita.
Un’altra motivazione valida per contestare la multa è la presenza di errori di forma nel verbale notificato dalla Polizia stradale.
Molto importante, inoltre, controllare se il limite di tolleranza sia stato rispettato o meno. Il Tutor contempla il 5% di tolleranza oltre i limiti imposti dalla legge, prima di attivare la procedura di accertamento e notifica della violazione. Per le automobili, il cui limite massimo di velocità in condizioni climatiche standard si attesta a 130 km/h, la multa da tutor scatterà quando la velocità media calcolata dai dispositivi sarà superiore a 136,5 km/h; nei casi in cui questo limite di tolleranza non viene rispettato, la possibilità che il ricorso venga accolto aumenta in maniera esponenziale.
Infine abbiamo visto nel paragrafo precedente che è possibile presentare ricorso al Giudice di Pace quando siano state elevate più multe a distanza di poco tempo, appellandosi al fatto che le stesse sono riconducibili ad un'unica condotta e che per questo si ritiene applicabile il concetto del "cumulo giuridico" stabilito dall'art. 198, comma 1 del C.d.S.
Ricorso multa tutor: fac simile
All'Ill.mo Sig. Prefetto di _______________
oppure
All'On.le Giudice di Pace di ____________
RICORRENTE:
_________ (nome / cognome)
nato/a a _____________ il __/__/____
Codice Fiscale: ________________
residente in ________________
tel: ___________ email/PEC: _____________
RICORSO contro la sanzione amministrativa per violazione dell’Art. ____ del Codice della Strada elevato da ___________ (Polizia Municipale, Carabinieri, ecc.)
Io sottoscritto/a __________, residente a ___________ in ____________ C.F. ______________, in qualità di conducente/proprietario/possessore del veicolo tipo __________ targa ______, propongo formale
RICORSO
avverso il verbale di contestazione n. __________ del __/__/____, notificato in data __/__/____, con il quale ____________ (precisare l’Organo Accertatore) ha contestato la violazione dell'art. ___ del Codice della Strada per eccesso di velocità, rilevato tramite il sistema Tutor (o SICVe/Vergilius/T-EXSPEED) sulla tratta autostradale _______ (ad es. A1 Milan - Bologna tra Fiorenzuola Dir. Sud e Fidenza Dir. Sud), in data __/__/____, alle ore ____.
MOTIVI DEL RICORSO
(selezionare una o più delle setto elencate motivazioni)
- il verbale impugnato omette di indicare gli estremi del certificato di taratura periodica del sistema Tutor utilizzato, come prescritto dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 113/2015 e dalla successiva giurisprudenza;
- il verbale non tiene conto o non applica correttamente il margine di tolleranza previsto dall'art. 345, comma 2, del Regolamento di Esecuzione del Codice della Strada (5% con un minimo di 5 km/h per velocità inferiori a 100 km/h);
- il veicolo non risultava nella mia disponibilità alla data dell’infrazione;
- il verbale è stato notificato oltre i termini previsti dalla legge (90 giorni dall'accertamento);
- il verbale presenta dei vizi di forma. Più precisamente ___________ (es. i dati del veicolo sono erronei, l'agente accertatore non è indicato, ecc.);
- il superamento del limite di velocità era giustificato da uno stato di necessità o urgenza. Infatti _______ (ad es. trasportavo una persona in grave stato di salute presso il vicino ospedale di …).
Per tutto quanto sopra esposto,
CHIEDO
che l'Ill.mo Prefetto/Giudice di Pace adito voglia disporre l’annullamento del verbale di Contestazione n. _______ del __/__/____, con conseguente esonero dal pagamento della sanzione e delle spese accessorie.
Chiedo, inoltre, di voler ammettere la presente istanza al procedimento di audizione personale / di fissare udienza per la discussione del presente ricorso, al fine di esporre ulteriori elementi di fatto e di diritto.
(nel caso in cui il ricorso sia presentato al Giudice di Pace)
Ai sensi dell'art. 46 del D.P.R. 115/2002, si dichiara che il valore della presente controversia è di € ____ (importo della sanzione), e pertanto il contributo unificato ammonta a € ________.
Luogo e data Con osservanza
DOCUMENTI ALLEGATI:
- Copia del verbale di contestazione impugnato
- Copia del documento d'identità del ricorrente
- Copia della carta di circolazione
- Documentazione fotografica riguardante la segnaletica
- Eventuale documentazione a supporto di uno stato di necessità (es. certificati medici, ecc.)
Tutor: se usato come autovelox la multa è nulla
Dal momento che il tutor è omologato per accertare la velocità media con cui un veicolo percorre un certo tratto di strada, è del tutto evidente che non può fungere anche da autovelox, strumento questo che misura la velocità istantanea di un mezzo in un punto ben preciso. In tal senso si sono espressi alcuni Giudice di Pace italiani che hanno accolto il ricorso presentato dagli automobilisti.
In sintesi un eventuale utilizzo del tutor come autovelox è da ritenersi illegittimo se la società che gestisce il tratto autostradale non fornisce idonea informazione agli automobilisti, ad esempio attraverso l'avvertimento "Controllo elettronico della velocità: Tutor attivo". Ricordiamo, inoltre, che affinché il tutor possa eventualmente essere utilizzato come rilevatore della velocità istantanea, deve come tutti gli autovelox, essere tarato almeno una volta l'anno.
Multa tutor importo
L’importo delle multe elevate attraverso l'impiego del Tutor cambia a seconda del tipo di violazione registrata. Se i sensori hanno rilevato una velocità media superiore al limite consentito ma fino ad un massimo di 10 km/h, la multa va da € 41 a € 168. Se invece il superamento del limite di velocità è compreso tra 10 e 40 km/h, l'importo della multa varia da € 168 a € 674, a cui si aggiunge la decurtazione di 3 punti dalla patente. Qualora il superamento del limite è compreso tra i 40 e i 60 km/h, la multa va da € 527 a € 2.108 con decurtazione di 6 punti e sanzione accessoria di sospensione della patente da 1 a 3 mesi (in caso di recidiva in un biennio, da 8 a 18 mesi). Infine se si sconfina di oltre 60 km/h rispetto al limite consentito, la multa va da € 821 a € 3.287 con decurtazione di 10 punti dalla patente e sospensione della patente da 6 mesi ad 1 anno. In caso di recidiva nell’arco di un biennio, è prevista la revoca della patente.
Attenzione perchè come abbiamo detto i tutor funzionano anche di notte e in questo caso una eventuale multa peserebbe ancora di più, visto che è prevista la maggiorazione di un terzo (la fascia oraria va dalle 22.00 alle 7.00). Previste sanzioni più salate anche per i neopatentati, ossia per coloro che hanno la patente da meno di tre anni.