Vittime usura: come accedere ai Fondi di Prevenzione e Solidarietà

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 11/05/2017

L’estorsione, il racket e l’usura non sono argomenti che arrivano spesso sulle prime pagine dei giornali nazionali, tuttavia continuano a far parte della vita di moltissime persone in Italia, persone in difficoltà che spesso non sanno a chi chiedere aiuto. A loro il Ministero dell’Interno vuole offrire una possibilità, anzi due. Per aiutare le vittime dell’usura, infatti, sono stati creati due Fondi: il Fondo di Prevenzione e il Fondo di Solidarietà. Scopriamo insieme cosa sono, chi può accedervi e in che modo.

Estorsione e Usura: definizioni

L’usura, il racket, l’estorsione sembrano sinonimi, in realtà rappresentano fenomeni molto diversi l’uno dall’altro, anche se della medesima gravità. Cerchiamo di capire meglio di cosa parleremo nei prossimi paragrafi.

L’estorsione è un argomento che Moduli.it ha già trattato nell’articolo “Per le vittime di estorsione c’è un Fondo di solidarietà” nel quale abbiamo tentato di fornire alcuni approfondimenti sul tema. Possiamo intendere l'estorsione come una sorta di ricatto. In pratica ci si macchia del reato di estorsione quando si costringe qualcuno a fare o non fare qualcosa, al solo scopo di ottenere un vantaggio a cui non si ha diritto: una somma di denaro, la proprietà di bene, il rilascio di un permesso o di un'autorizzazione, ecc.

All'estersione si associano il più delle volte forme di intimidazione e violenza fisica. Ma a volte l'estorsione può consumarsi anche attraverso la "semplice" minaccia di rendere pubblici atti illegali o immorali di una persona. L'estorsore, dunque, può essere il comune delinquente di strada ma anche il funzionario pubblico del proprio comune.

Il racket, che generalmente in Italia viene chiamato “pizzo” è una forma di estorsione operata da soggetti malavitosi nei confronti della vittima, che solitamente è proprietaria di un’attività commerciale. Il racket si fonda su una serie di minacce e intimidazioni, col fine di terrorizzare la vittima fino a temere per la propria incolumità, quella della propria famiglia e dei beni mobili e immobili di sua proprietà. L’obiettivo è quello di farsi pagare (per un tempo indefinito) una certa somma di denaro in cambio di una sorta di “protezione” da altri eventuali criminali.

L'usura, invece, è un reato subdolo, che il Ministero dell’Interno descrive così: “l'usura è lo sfruttamento del bisogno di denaro di un altro individuo per procacciarsi un forte guadagno illecito. Nel rapporto usurario ci sono dunque la necessità di denaro e un'offerta che può apparire come un'immediata possibile soluzione per chi si trova in difficoltà. Viene così concesso un prestito a un tasso d'interesse superiore al cosiddetto 'tasso soglia', rilevato ogni tre mesi dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, che si calcola aumentando del 50% il tasso effettivo globale medio (TEGM) relativo ai vari tipi di operazioni creditizie”.

Usura: le cause

Fondamentalmente si ricorre all'usuraio perchè si è in una situazione di forte difficoltà finanziaria, di sovraindebitamento. Le cause che portano a situazioni di questo tipo sono tante. Sicuramente la perdita dei posti di lavoro, la mancanza di una occupazione stabile, situazioni di crisi aziendale per crediti o ricavi venuti meno, ma anche decessi di persone care, malattie, divorzi che a seconda dei casi possono generare minori entrate e/o maggiori uscite.

A volte si può arrivare a situazioni del genere anche perché sono state compiute valutazioni errate rispetto a certe operazioni: si è investito l'intero risparmio in un fondo che doveva assicurare un certo rendimento, ma che invece ha determinato una consistente perdita del capitale; oppure si era convinti che rilevare una certa azienda o puntare su un determinatore settore commerciale poteva essere una mossa giusta, in realtà così non è stato.

Ma il sovraidebitamento può determinarsi anche perché molti non hanno l'abitudine ad usare il proprio denaro in maniera responsabile. Viviamo in una società consumistica in cui molto spesso si è portati a condurre stili di vita ben al di sopra delle proprie possibilità economiche: telefonini di ultima generazione, ultimo modello dell'auto, abbigliamento di tendenza, ecc. Tra l'altro molto spesso tali acquisti vengono compiuti mediante ricorso a prestiti, credito al consumo o carte di credito revolving. Tutti strumenti che consentono di dilazionare la spesa, senza avere il peso del pagamento immediato. Ma è proprio l’illusione della convenienza della rateizzazione che può spingere a compiere nuovi acquisti, fino al punto di non poter più sostenere il rimborso delle rate.

In taluni casi le difficoltà finanziarie  possono originarsi anche da passioni estreme per il gioco: gratta&vinci, bingo, scommesse, videopoker, ecc.

Molti hanno paura, vergogna di chiedere aiuto, di rendere pubblico il loro disagio, tanto da arrivare addirittura al suicidio: dal 2012 ad oggi se ne contano ben 700. A questo punto il sovraidebitamento diventa l’anticamera dell'usura. In molti cercano un’alternativa veloce, ma molto rischiosa: chiedere del denaro in prestito ad un soggetto che non chiede garanzia e di nessun genere, ma al contempo non opera nel rispetto della normativa vigente, applicando degli interessi che vanno molto al di sopra della soglia stabilita trimestralmente dal Ministero dell'Economia e delle Finanze.

Noi invece sosteniamo con forza che da situazioni di questo tipo è possibile uscire. Abbiamo anche dedicato una speciale guida su come liberarsi dei propri debiti che ti consigliamo di leggere. Ci rendiamo perfettamente conto che un articolo non può risolvere certi drammi, per cui il consiglio che vi diamo è chiedere aiuto perché non cedere e ribellarsi non solo è giusto ma è anche conveniente.

Occorre vincere la paura delle minacce e delle ritorsioni e presentare la denuncia presso l’Autorità Giudiziaria o presso qualsiasi presidio delle Forze di Polizia. Denuncia che, come vedremo in seguito, costituisce una condizione necessaria per fruire di certi strumenti di sostegno da parte dello Stato.

Usura: strumenti a sostegno delle vittime

Mettersi nelle mani di un usuraio può essere davvero pericoloso e deve essere evitato a tutti i costi. Col proposito di combattere il fenomeno, il Governo ha istituito due fondi: il Fondo di Prevenzione e il Fondo di Solidarietà. Vediamo in cosa consistono.

Fondo di prevenzione per le vittime di usura: il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha messo a disposizione delle vittime le Fondazioni Antiusura e i Confidi (cooperative locali e strutture consortili in rappresentanza di diverse categorie economiche e produttive). In particolare le Fondazioni antiusura, riconosciute e iscritte nell'apposito elenco tenuto dal Ministero del Economia, svolgono, in favore dei soggetti che si trovano in una situazione di difficoltà economica tale da impedirgli di ottenere un mutuo o un prestito, un'importante opera di solidarietà, di assistenza e di prestazione di garanzie presso una banca per un più facile accesso al credito.

I Confidi, invece, sono organismi territoriali che facilitano gli operatori economici come artigiani, commercianti e piccoli imprenditori nell'accesso al credito attraverso un sistema di garanzie. Ma attraverso i Confidi i piccoli imprenditori soci possono anche ottenere credito a minor costo, grazie a speciali convenzioni con gli istituti di credito, oltre che ricevere consulenza e servizi per una più efficace ed efficiente gestione delle risorse finanziarie.

Fondo di solidarietà per le vittime di usura: si tratta di un mutuo senza interessi concesso ai commercianti, agli artigiani, ai liberi professionisti e più in generale agli operatori economici vittime di usura che denunciano il loro aguzzino. L’importo del mutuo viene calcolato in base agli interessi usurari che la vittima ha già corrisposto all’usuraio e nei casi più gravi il Fondo tiene conto anche degli eventuali altri danni subiti.

Usura: requisiti per accedere al Fondo di Solidarietà

Come accade per qualsiasi altra agevolazione istituita dal Governo in sostegno dei soggetti più deboli o economicamente svantaggiati, anche per accedere al Fondo di Solidarietà le vittime di usura devono dimostrare di essere in possesso di determinati requisiti. Nello specifico, chi desidera ottenere il mutuo senza interessi deve:

  • esercitare un’attività di tipo commerciale, artigianale, imprenditoriale o comunque economica;
  • essere vittima del delitto di usura, ciò significa essersi presentato come parte offesa nel relativo procedimento penale;
  • non essere mai stato condannato per usura;
  • non essere mai stato indagato per usura.

Usura: in che modo viene concesso il mutuo a interessi zero

Il Mutuo a interessi zero, nato per aiutare le vittime di usura a “reinserirsi nell'economia legale”, deve ottenere la delibera dal Commissario Straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura. Qualora si presentassero situazioni particolarmente delicate, che necessitano urgentemente di liquidità, il Pubblico Ministero può concedere un'anticipazione non superiore al 50% dell'importo erogabile con il mutuo. Tale anticipazione può essere concessa solo se sono trascorsi 6 mesi dalla presentazione della denuncia dell’usuraio, da parte del soggetto che ne ha subito i danni.

In presenza di alcune particolari situazioni, il mutuo concesso in favore delle vittime di usura può essere altresì revocato, chiedendo per altro anche il recupero delle somme già erogate. Quando si rischia di perdere l’accesso al mutuo? In 3 situazioni specifiche, ovvero:

  • quando il procedimento penale si conclude con provvedimento di archiviazione;
  • quando il denaro ricevuto a titolo di mutuo non viene utilizzato secondo quanto stabilito dal piano di investimento presentato con la domanda di accesso al Fondo di Solidarietà;
  • quando si verificano degli impedimenti legislativi per la concessione del mutuo.

Vittime di usura: come presentare la domanda di accesso al Fondo di Solidarietà

Il soggetto che è stato vittima di usura, ovvero colui che detiene lo status di parte offesa nel relativo procedimento penale, può presentare la domanda di accesso al Fondo di solidarietà. Ai sensi della Legge n.108/96, dal 13 giugno 2016 la presentazione della domanda deve avvenire esclusivamente mediante procedura telematica. In pratica, chi vuole accedere al Fondo deve collegarsi all’indirizzo

  • https://antiracketusura.interno.gov.it/gp/home.php.

Il termine per la presentazione della domanda è di 180 giorni, i quali decorrono dalla data della denuncia dell'usuraio oppure dalla data in cui la parte lesa riceve notizia dell’avvio delle indagini. 

Nel portale dedicato alle domande di accesso al Fondo di solidarietà per le vittime delle richieste estorsive e dell'usura sono riportate nel dettaglio le indicazioni per svolgere la procedura online in maniera corretta e la documentazione da allegare a supporto.

Per essere valida, la domanda deve essere corredata da un piano di investimento per il reinserimento dell'usurato nell'economia legale e di un piano di ammortamento del mutuo a interessi zero.

Pubblicato il 11/05/2017    3 Commenti
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42048 - MAURO GHIRLANDA
16/10/2015
Il mio commento e' che dal 2002 che ho subito usura pagando 15% interessi mensili c'e' tutto agli atti ho perso tutto un po anche la dignita' non riesco ad accedere a crediti e le domande fatte per un mutuo da restituire sempre negate e continuo a dar lavoro ho una piccola attivita' con 7 persone e non avendo accesso al credito ho protestato sono andato a prestito ancora a usura un po' meno e continuo ma lo stato dove ' mio padre mi ha insegnato che lo stato siamo noi ma con il tempo ho capito che non e' proprio cosi il mio e' uno sfogo non cer$co solidarieta' cerco aiuto per lavorare

23996 - Redazione
25/05/2013
Natalia, il Prefetto acquisita tutta la documentazione necessaria, sulla base delle risultanze istruttorie, invia al Comitato, entro il termine di sessanta giorni dalla data di presentazione o di ricevimento della domanda, un dettagliato rapporto sulla sussistenza dei presupposti di accesso al Fondo. Il Comitato, entro trenta giorni dal ricevimento degli elementi istruttori e del rapporto del prefetto, delibera sulla domanda. Tale termine può essere prorogato di trenta giorni nei casi in cui il Comitato ritenga di procedere direttamente ad ulteriori atti istruttori o di richiederli al prefetto (D.P.R. n. 455 del 16-08-1999, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 3 dicembre 1999, n. 284).

23948 - natalia scalisi
23/05/2013
Quanto tempo ha la Prefettura per completare l'istruttoria per accesso a fondo di solidarietà per le vittime di usura o estorsione e in quale art. di legge questo è contemplato. Vi ringrazio anticipatamente. Cordiali saluti


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