Fac simile con cui un lavoratore dipendente autocertifica di essersi assentato dal servizio a causa di una malattia.
In realtà l'autocertificazione malattia non può essere ancora utilizzata, nel senso che è solo oggetto di una proposta di legge che non è stata ancora approvata dal Senato, dunque non è ancora legge.
La proposta di legge prevede in particolare che l'autocertificazione possa essere utilizzata quando il lavoratore dipendente:
Fondamentalmente ridurre il carico di lavoro, e quindi le responsabilità, di medici generici e dell'Inps.
In pratica in presenza di patologie leggere e passeggere, il lavoratore può limitarsi ad informare il proprio medico, il quale non avrà più il compito di accertare l'effettivo stato di salute del proprio paziente, ma potrà provvedere semplicemente a informare della situazione l'azienda e l'Istituto di Previdenza.
Dunque nessun certificato di malattia rilasciato dal medico a seguito di una visita, ma una semplice autocertificazione redatta dal lavoratore e trasmessa telematicamente a datore di lavoro e Inps per il tramite del medico curante.
Chiaramente trattandosi di un'autocertificazione, il lavoratore si assume tutta la propria responsabilità per quanto dichiarato al medico sul proprio stato di salute. In caso di false dichiarazioni le conseguenze possono essere anche di carattere penale.
Ora la domanda da porsi è: saranno tutti corretti e responsabili i nostri lavoratori? Non ci sarà nessuno che cercherà di approfittare della situazione per dichiararsi "ammalato" pur in assenza di effettive patologie? I dubbi sono più che legittimi e probabilmente è proprio questo aspetto che ha fatto arenare la proposta di legge in Parlamento.
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