Cessione del quinto, come funziona

La cessione del quinto è una particolare forma di finanziamento che, a differenza delle altre forme di prestito, prevede la restituzione del capitale e degli interessi attraverso una trattenuta sullo stipendio o sulla pensione del cliente per un importo non superiore al quinto del suo valore.

Cessione del quinto: cos’è

La cessione del quinto è un finanziamento a tasso fisso e rate costanti, le quali non possono superare un importo massimo, che è pari ad un quinto dello stipendio o della pensione. Facciamo un esempio: se Paola percepisce uno stipendio mensile di 1000 euro, sottoscrivendo il contratto di cessione del quinto, l’istituto di credito potrà addebitarle una rata massima di 200 euro al mese.

A differenza dei prestiti personali, però, il rimborso delle rate non avviene per mezzo del richiedente, bensì del suo datore di lavoro (o dell'istituto previdenziale). Ogni singola rata, infatti, viene trattenuta direttamente dalla busta paga (o dalla pensione) e poi versata all’istituto finanziario che ha erogato il finanziamento.

La cessione del quinto può essere richiesta per svariati motivi che riguardano le necessità personali o familiari del contraente, tanto da essere classificata tra gli interventi di credito al consumo.

Cessione del quinto dello stipendio: come funziona

La cessione del quinto dello stipendio può essere richiesta sia dai dipendenti pubblici che da quelli privati, i quali possono avere un contratto a tempo indeterminato o a termine. Per ottenere il finanziamento è necessario che anche l’azienda soddisfi alcuni criteri, i quali possono variare in base all’istituto erogatore, ma solitamente riguardano il numero dei dipendenti e il capitale sociale della stessa.

D’altro canto questo tipo di finanziamento può essere concesso da banche e società finanziarie, le quali possono anche avvalersi di mediatori creditizi. Soprattutto in quest’ultimo caso è importante chiedere ed ottenere informazioni estremamente chiare, che ti offrano un quadro chiaro sui costi, i quali devono comprendere tutte le spese accessorie. Impegnarsi con una società finanziaria non è una cosa da sottovalutare, per questo prima di firmare qualsiasi cosa è bene valutare l’effettiva convenienza di quanto ti viene proposto e scegliere, tra le diverse offerte, quella che più di adatta alle tue necessità e a quelle della tua famiglia.

Ci teniamo a ribadire questo concetto, poiché l’insolvenza delle rate a lungo andare può comportare l’avvio di una procedura di recupero crediti, la quale nel peggiore dei casi, può portare al pignoramento. Per questo, prima di sottoscrivere il contratto, sei tenuto a controllare bene tutte le informazioni in esso contenute: fai in modo che non ci siano spazi bianchi da compilare, ma soprattutto che il nome della società finanziaria e quello della compagnia assicurativa siano riportati in modo chiaro e inequivocabile.

Cessione del quinto della pensione

Esattamente come i lavoratori, anche i pensionati possono avvalersi di questo finanziamento. A differenza di quanto accade con la normale cessione del quinto, in questo caso ad essere trattenuto non sarà parte dello stipendio, bensì al massimo 1/5 della pensione. Inoltre a versare le rate del prestito non sarà il datore di lavoro, bensì l’istituto previdenziale che si occupa di corrispondere la pensione (ad es. l'INPS). Questo il

da compilare per prestiti estinguibili con cessione di quote di pensione.

Anche nel caso della cessione del quinto della pensione è necessaria una copertura assicurativa sulla vita, ma non quella sull’impiego, mentre i vantaggi e le caratteristiche contrattuali restano sostanzialmente le stesse.

Cambiano i documenti da allegare al contratto, i quali saranno adeguatamente specificati dall’ente creditore. Come nel caso della cessione del quinto dello stipendio, anche per i pensionati valgono i diritti di ripensamento e di recesso, attenendosi sempre e comunque dalle condizioni dettate dal proprio contratto.

Cessione del quinto: assicurazione obbligatoria

La cessione del quinto non ti obbliga a fornire garanzie reali, ma di fatto è necessaria una qualche forma di tutela per il finanziatore, a fronte di rischi più che reali ai quali puoi andare incontro. Prima di stipulare il contratto è obbligatorio, infatti, attivare una polizza assicurativa sulla vita e sull’impiego. A volte, è l’istituto stesso ad occuparsi della copertura assicurativa, per poi addebitarla al richiedente. Per questo motivo è opportuno fare chiarezza ed appurare se l’importo della rata sia compresa nel costo del finanziamento oppure no.

Confrontare i prezzi delle diverse offerte può essere complicato, perciò ti consigliamo di prestare attenzione al Tasso Annuo Effettivo Globale (TAEG): un indicatore espresso in percentuale che determina il tasso d’interesse del finanziamento, tenendo conto non solo del tasso di interesse, ma anche delle commissioni e di tutte le spese accessorie.

Cessione del quinto: vantaggi

Questa particolare categoria di finanziamento ha delle caratteristiche assai vantaggiose. Una di queste consiste nella flessibilità che le società di credito possono concedersi, poiché le garanzie sono alte ed essenziali, per cui il rischio di insolvenza rimane basso. Ai lavoratori dipendenti in possesso dei criteri necessari per l’accesso al credito, infatti, la cessione del quinto viene concessa nella stragrande maggioranza dei casi.

Un altro vantaggio non trascurabile è la possibilità di chiedere in prestito cifre importanti, poiché l’importo massimo del finanziamento viene calcolato in base alla tua retribuzione e all’anzianità lavorativa accumulata.

Cessione del quinto: gli elementi del contratto

Per essere regolare, il contratto di cessione del quinto deve contenere determinati elementi, sui quali hai il diritto di avere ogni sorta di chiarimento, qualora non siano di facile comprensione. Nello specifico, il contratto deve riportare:

  • l'ammontare del finanziamento;
  • il tasso di interesse praticato;
  • il numero e la scadenza delle rate;
  • il tasso annuo effettivo globale (taeg);
  • le condizioni che consentono l’eventuale modifica del Taeg;
  • gli importi esclusi dal Taeg con le relative causali;
  • le garanzie richieste;
  • tutti i prezzi e le condizioni praticate, interessi di mora compresi.

Per concludere un contratto di questo tipo sarà necessario fornire alla banca o all’istituto che eroga il prestito una serie di documenti, come il certificato di stipendio, la più recente busta paga ricevuta e il consenso dell’azienda, che si impegna a trattenere la somma dal netto in busta paga per poi corrisponderla direttamente al finanziatore.

Per permettere al datore di lavoro di effettuare il prelievo mensile dalla busta paga sarà necessaria anche una delega che dovrai redigere e firmare personalmente.

Cessione del quinto: quando si può rinnovare

Rinnovare la cessione del quinto dello stipendio è possibile solo in taluni casi, ad esempio quando il lavoratore ha rimborsato almeno il 40% delle rate previste dal finanziamento, quindi sono già trascorsi 2/5 della durata contrattuale. Un’altra occasione nella quale è possibile richiedere il rinnovo della cessione del quinto è quella in cui si sceglie di sostituire un’operazione di durata pari o inferiore a 60 mesi con una di durata pari a 120 mesi.

L’ultima possibilità di rinnovo è concessa a coloro che hanno effettuato un’estinzione anticipata di questo contratto, almeno un anno prima di chiederne un altro.

Cessione del quinto: estinzione del prestito

Il finanziamento si estingue allo scadere del contratto, dopo aver correttamente corrisposto tutti gli importi dovuti al finanziatore, oppure può essere saldato anticipatamente rispetto alla scadenza del contratto.

Cessione del quinto: recedere dal contratto

Chi sottoscrive questo tipo di finanziamento ha il diritto di recedere gratuitamente entro 14 giorni dalla firma, mediante la compilazione di questo

e l’invio tramite raccomandata A/R alla banca o all’istituto creditore che ha erogato la somma. Se i 14 giorni sono passati, non potrai più avvalerti del “diritto di ripensamento” ma potrai comunque recedere dal finanziamento, comunicando formalmente la tua volontà al finanziatore.

Solitamente si richiede il recesso del contratto tramite una lettera formale inviata a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno. Dal momento dell’invio, hai 30 giorni di tempo per restituire il capitale già erogato e gli interessi maturati fino a quel momento (tutte le informazioni e le modalità di recesso sono presenti nel contratto).

Inoltre, sarà necessario rimborsare anche la somma che il soggetto erogatore ha corrisposto al datore di lavoro per l’imposta sostitutiva.

Cessione del quinto estinzione anticipata

È possibile estinguere il debito anche prima delle tempistiche sancite al momento della sottoscrizione, attraverso il versamento di una maxirata, la quale porrà fine al contratto in essere. Questo il 

da compilare e inoltrare alla finanziaria. Attenzione però: se scegli questa opzione ti saranno addebitate delle penali, che si attestano all’1% per le estinzioni che avvengono a più di un anno di distanza dalla scadenza, o allo 0,5% per le estinzioni effettuate a meno di un anno dalla scadenza del contratto.

Se l’importo rimborsato anticipatamente corrisponde all’intero debito residuo o se pari o inferiore a 10.000 euro, non ci sarà bisogno di pagare alcuna penale. Stesso dicasi nel caso in cui il rimborso è stato effettuato in esecuzione di un contratto con un’assicurazione a garanzia del credito.

Cessione del quinto: reclami

Se le cose non andassero come previsto dal contratto o riscontrassi problemi di varia natura con l’ente finanziatore, hai il diritto di ricevere la dovuta assistenza da quest’ultimo. Qualora ciò non avvenga considera di intraprendere una procedura di reclamo, con la quale comunicare al finanziatore i problemi o i disservizi subiti. Sul nostro portale trovi la seguente modulistica

Dall’invio del modulo di reclamo il creditore ha 30 giorni per elaborare una risposta efficace, al termine dei quali, se non sei soddisfatto, potrai rivolgerti all’Arbitro Bancario Finanziario.

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54591 - giovanni
28/08/2020
Buonasera.Ho firmato un contratto con una banca per una rinegoziazione di un quinto che ho con un'altra banca dato che l'offerta è la più accettabile tra le tante. Questo nel mese di giugno, a luglio compreso raggiungevo i due quinti, se per la fine di agosto/primi di settembre non si conclude il tutto con l' erogazione del prestito posso recedere dal contratto? In che modalità? Dovrò pagare qualcosa? grazie

51198 - Redazione
29/12/2017
Giovanni, la sua affermazione è in parte vera ma non precisa. Diciamo che il pignoramento massimo consentito è di un quinto della pensione, detratto però il "minimo di sopravvivenza"; ora tale limite è pari all'importo dell'assegno sociale erogato dall’Inps (per il 2018 è di 453 euro) aumentato della metà (ossia di 226,5). In sostanza il minimo di sopravvivenza che non può essere in alcun modo pignorato è pari a 679,50 euro.

51173 - giovanni
21/12/2017
Buona sera. Cortesemente potreste delucidarmi riguardo a pignoramento del quinto della pensione? La domanda è: è vero che se la pensione percepita è di importo limitato al di sotto di 1000 euro non si può pignorare? Grazie

45512 - Umberto De Luca
10/05/2016
Vorrei sapere se il premio per l'assicurazione vita stipulato dal finanziatore del quinto della pensione é detraibile dal reddito e quali sono i documenti necessari per ottenere la detrazione. Grazie e buon lavoro,


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