Bonus idrico 2024: requisiti e istruzioni

- Ultimo aggiornamento: 09/01/2024
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Dal 2024 non è più possibile beneficiare del bonus idrico, noto anche come bonus rubinetti, una misura che ha consentito fino allo scorso anno di ottenere un rimborso per le spese relative alla sostituzione di rubinetti e sanitari con modelli a risparmio idrico. L'importo massimo riconosciuto a ciascun individuo per le spese effettivamente sostenute fino 31 dicembre 2023 era di 1.000 euro. In questa scheda è disponibile il modello da compilarsi a cura dell'esercente e il manuale ad uso dell'utente realizzato dal Ministero della Transizione ecologica.

Bonus idrico 1.000 euro: come funzionava

In pratica lo Stato riconosceva, sotto forma di rimborso, un contributo massimo di 1.000 euro a tutti coloro che presso la propria abitazione attuavano interventi finalizzati ad un risparmio delle risorse idriche (Decreto Ministeriale n. 395 del 27/09/2022). Ad essere precisi il bonus idrico poteva essere ottenuto anche per gli immobili adibiti ad uso commerciale e artigianale.

In particolare l'intervento finanziava interventi di:

  • sostituzione dei vasi sanitari in ceramica (con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri) con nuovi apparecchi a scarico ridotto;
  • sostituzione di apparecchi di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina (con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto), soffioni doccia e colonne doccia esistenti (con portata  di  acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto) con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d'acqua.

Erano incluse anche le spese per le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.

Non rientravano fra le spese ammissibili il box doccia, il lavandino, il bidet, il sedile wc e il copri vaso. Tutte le spese ammissibili dovevano ritenersi comprensive di IVA, come da fattura, o altro documento commerciale.

Le spese dovevano risultare effettivamente sostenute e debitamente documentate. Il bonus poteva essere richiesto per una sola volta e per un solo immobile.

Il bonus idrico era alternativo e non cumulabile, in relazione a medesime voci di spesa, con altre agevolazioni di natura fiscale relative alla fornitura, posa in opera e installazione dei medesimi beni.

A partire dal 2022 per gli stessi interventi l'opzione esercitabile era unicamente quella della detrazione fiscale.

Ricordiamo che il bonus rubinetti non va confuso con:

  • il bonus depuratori acqua, un credito d'imposta del 50% delle spese sostenute per l'acquisto e l'installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare. Anche questa agevolazione non è stata prorogata nel 2024;
  • il bonus acqua 2024, un'agevolazione tariffaria relativa alla fornitura di acqua potabile, ad uso domestico e per utenze singole, in favore di nuclei familiari in condizioni di disagio economico e sociale.

Bonus rubinetti 2024: quali beneficiari

Potevano presentare domanda le persone fisiche che

  • risultassero maggiorenni;
  • risiedessero in Italia;
  • fossero titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale (usufrutto, uso, abitazione, ecc.) o personale di godimento già registrati alla data di presentazione della domanda su edifici esistenti.

Dunque anche l'affittuario poteva fruire del bonus, ma in questo caso occorreva una dichiarazione con cui il proprietario/comproprietario dell'immobile attestava la volontà di fruirne. Tale dichiarazione andava allegata alla domanda.

La richiesta, come detto, poteva essere presentata

  • per un solo immobile
  • per una sola volta
  • da un solo cointestatario/titolare di diritto reale o personale di godimento.

Il pagamento non poteva avvenire in contatti ma solo attraverso una delle seguenti modalità:

  • Bonifico bancario o postale
  • Carta di credito
  • Carta di debito/prepagata
  • Assegno bancario
  • Assegno circolare
I bonus idrici venivano emessi secondo l'ordine temporale di presentazione delle istanze fino ad esaurimento delle risorse finanziarie disponibili.

Bonus idrico: come poteva essere richiesto

Il bonus poteva essere richiesto online attraverso l'apposita "Piattaforma bonus idrico" predisposta dal Ministero della Transizione Ecologica, accessibile previa autenticazione (SPID O CIE).

Queste le informazioni/dichiarazioni da rendere:

  • nome, cognome, codice fiscale del beneficiario;
  • importo della spesa sostenuta, per la quale si richiede il rimborso;
  • quantità del bene e specifiche della posa in opera o installazione;
  • specifiche tecniche del prodotto installato;
  • identificativo catastale dell'immobile;
  • dichiarazione di non avere fruito di altre agevolazioni fiscali per la fornitura, posa in opera e installazione dei medesimi beni;
  • coordinate del conto corrente bancario/postale (Iban) del beneficiario su cui accreditare il rimborso;
  • qualità del richiedente il bonus (proprietario, cointestatario, locatario, usufruttuario ecc.);
  • attestazione del richiedente ove non proprietario o comproprietario degli estremi del contratto da cui trae titolo (DPR 445/2000);
  • attestazione di avvenuta comunicazione al cointestatario/proprietario (DPR 445/2000).

All'istanza occorreva allegare una copia della fattura elettronica o del documento commerciale relativo alla spesa sostenuta, che dovevano necessariamente riportare il codice fiscale del soggetto che richiede il rimborso.

La fattura elettronica o altro documento commerciale emesso dal fornitore doveva essere accompagnato dal modello esercente bonus idrico, tramite il quale il venditore certificava le modalità di pagamento, le tipologie di beni acquistati e il totale della spesa effettuata dal beneficiario per la quale si chiedeva il rimborso, come richiesto all’articolo 4, comma 8 del D.M. n. 395/202. Entrambi dovevano essere allegati all'istanza.

I bonus erano concessi secondo l'ordine temporale di presentazione delle domande fino ad esaurimento delle risorse (20 milioni di euro).

Il bonus idrico non influiva sul reddito e sul valore dell'ISEE.

Il rimborso era negato se:

  • venivano riscontrati errori nella compilazione della domanda e/o nella produzione degli allegati;
  • si dichiarava il falso o comunque venivano riscontrate difformità rispetto a quanto dichiarato;
  • le risorse stanziate erano esaurite.

Bonus idrico: maggiori informazioni

Chi aveva bisogno di chiarimenti sul bonus idrico poteva consultare la FAQ presente sul sito del Ministero della Transizione Ecologica (mite.gov.it) oppure contattare il contact center

  • scrivendo una mail all'indirizzo bonus.idrico@mite.gov.it
  • chiamando i numeri dedicati (attivi dal lunedì al venerdì dalle ore 09:00 alle 13:00) 06.5722.5367 e 06.5722.5390.

Tags:  bonus famiglie bolletta acqua

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