Denuncia per clonazione carta Postepay

Tutto ciò che è necessario fare per tutelarsi in maniera efficace dal rischio di clonazione Postepay, ossia dall'eventualità che un terzo sia riuscito ad impossessarsi dei dati della carta Postepay per sostenere spese ed effettuare acquisti all'insaputa del suo titolare.

Clonazione Postepay: come avviene

La clonazione della carta Postepay può avvenire in diversi modi. Ad esempio attraverso la manomissione dello sportello ATM, ossia attraverso l'installazione di una telecamera in grado di leggere il PIN digitato dall'utente e di un lettore in grado di carpire i dati magnetici della carta.

Ma la clonazione può avvenire anche nel momento in cui il sito di e-commerce, gestito chiaramente da malintenzionati, chiede all'utente di immettere i dati della propria carta (hacking).

Un altro modo per clonare una Postepay consiste nel phishing, una tecnica che consiste nell'invio di e-mail contraffate sulla casella dell'utente col solo fine di sottrarre a quest'ultimo i dati della carta. Ecco alcuni esempi di phishing.

Clonazione carta Postepay: come tutelarsi

Postepay è costantemente impegnata a garantire la massima affidabilità e sicurezza delle proprie carte di pagamento. In tal senso risulta molto importante l'attivazione dei sistemi di autenticazione rafforzata così come richiesto dalla legge.

Oggi è possibile autorizzare il pagamento tramite app Postepay, inserendo il codice PosteID associato al proprio telefono, oppure tramite la password di accesso al sito web di Poste Italiane e digitando la OTP (“one time password”) ricevuta sul proprio numero di cellulare.

Chiaramente anche l'utente deve fare la propria parte, ad esempio

  • affidandosi solo a siti ad alto standard di sicurezza, protetti dal protocollo HTTPs;
  • conservando con la massima cura i dati relativa alla carta;
  • non perdere mai di vista la carta nel momento in cui occorre effettuare il pagamento;
  • evitando di inserire i dati della carta in siti Internet raggiunti cliccando su un link presente nelle comunicazioni ricevute via mail o in qualsiasi altro sito che non sia di Poste Italiane;
  • non fornendo mai i dati della carta di credito via telefono, come a volte richiesto in occasione delle prenotazioni turistiche;
  • non installando sul proprio pc software ricevuti da fonti sconosciute;
  • chiamando il numero gratuito 803.160 nel caso in cui ricevesse e-mail, sms, lettere o telefonate con richieste di dati personali;
  • verificando le notifiche via sms o tramite APP dei pagamenti elettronici effettuati;
  • controllando con cura e di frequente il proprio estratto conto e la lista movimenti.

Postepay clonata: cosa fare

Marco nota sull'estratto conto delle transazioni da lui mai autorizzate. Se la Postepay non è stata utilizzata dalla compagna Luisa o dal figlio Andrea non c'è che una spiegazione: una probabile clonazione della carta. Ecco cosa deve fare Marco in questi casi.

A - BLOCCARE LA CARTA

La prima cosa che Marco deve fare è chiedere il blocco carta Postepay attraverso il numero 800.00.33.22 (dall'Italia) o il numero +39.02.82.44.33.33 (dall'estero). Il blocco consente a Marco di 

  • ottenere l'immediata disattivazione della Postepay;
  • cautelarsi contro un ulteriore utilizzo fraudolento della carta;
  • richiedere una Postepay sostitutiva.

B - DENUNCIARE IL FATTO ALLE FORZE DELL'ORDINE

Contestualmente alla richiesta di blocco, Marco deve sporgere denuncia alle forze dell'ordine. Sul verbale deve essere riportato anche il codice blocco fornito dall'operatore durante la telefonata.

Questo è un passaggio fondamentale se Marco intende contestare le transazioni eseguite con la propria Postepay ed ottenere il rimborso delle somme indebitamente sottratte. 

C - CHIEDERE IL RIMBORSO

Uscito dal Comando di Polizia o dei Carabinieri a Marco non resta che chiedere il rimborso relativo alle transazioni fraudolente. Questo il

Al modello occorre allegare:

  • copia del verbale rilasciato dalle forze dell'ordine;
  • copia dell'estratto conto;
  • copia di un valido documento di riconoscimento.

Postepay è tenuta a fornire un riscontro entro 60 giorni e nel caso in cui dichiarasse che tutto è avvenuto regolarmente e che non risultano anomalie, Marco potrebbe dapprima esporre un formale

e in un secondo momento presentare un ricorso 

D - CHIEDERE IL RILASCIO DI UNA NUOVA CARTA

Contestualmente alla richiesta di rimborso, Marco può recarsi allo sportello dell'ufficio postale, avendo a seguito copia del verbale di denuncia e documento di identità e codice fiscale, e chiedere il rilascio di una nuova Carta Postepay.

Se, a seguito della vicenda legata alla clonazione Postepay, Marco ritenesse di affidarsi ad un altro istituto, non dovrebbe far altro che

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