Contratto di multiproprietà: modulo compilabile
Fac simile contratto di multiproprietà immobiliare. Il modello, disponibile nei formati Word e Pdf, è stato predisposto dalla Camera di Commercio di Bergamo.
Cos’è la multiproprietà immobiliare
Attraverso la multiproprietà un soggetto può, dietro il pagamento di un determinato prezzo, acquistare una quota di comproprietà di un immobile con diritto di godimento dello stesso, delle parti e dei servizi comuni in un periodo dell’anno prestabilito.
In particolare con la multiproprietà si può acquisire il diritto di disporre della porzione di un complesso residenziale per un determinato periodo dell’anno oppure di un immobile che viene sostanzialmente gestito come un hotel o un residence.
Normalmente l’acquisto della comproprietà comprende il mobilio, le apparecchiature sanitarie e di cucina, le stoviglie e la biancheria, oltre a tutta una serie di beni e servizi.
Il venditore è tenuto a consegnare al potenziale acquirente un documento che consenta un'appropriata informazione circa le condizioni economiche e le caratteristiche dell’immobile oggetto di acquisto in multiproprietà: descrizione e ubicazione dell’alloggio, estremi della concessione edilizia, identità, domicilio e qualità giuridica del venditore, servizi comuni a cui l'acquirente ha accesso (luce, acqua, raccolta rifiuti, manutenzione, ecc.), strutture comuni alle quali l'acquirente ha accesso (campi da tennis, piscina, sauna, ecc.) e relative condizioni di utilizzazione, norme che regolano la manutenzione, riparazione e gestione dell'immobile, prezzo globale comprensivo di IVA, eventuali spese di trascrizione, ecc.
Il multiproprietario, da parte sua, si impegna per tutto il periodo a utilizzare e mantenere l’appartamento, il mobilio e tutti i beni accessori, così come le parti comuni, con la diligenza del buon padre di famiglia e secondo la loro specifica destinazione. Si impegna, inoltre, a non apportare modifiche all’interno o all’esterno dell’immobile: ad esempio suddividere i locali interni, realizzare una veranda o una rimessa auto, ecc. Egli risponderà di tutti i danni che saranno riscontrati nell’appartamento, al mobilio o alle parti comuni.
Il multiproprietario non può neppure fare un uso dell’immobile diverso da quello stabilito: se si tratta di una casa vacanza, non può pensare di adibire l’immobile ad ufficio.
Multiproprietà: vantaggi e svantaggi
VANTAGGI DELLA MULTIPROPRIETA'
Diciamo innanzitutto che il ricorso a questo particolare strumento consente di disporre di immobili già arredati, il più delle volte situati in luoghi esclusivi al mare o in montagna, con la possibilità di utilizzare impianti sportivi e ricreativi (campi da tennis, piscina, bar, ristorante, ecc.), senza impiegare grossi capitali e senza sostenere tutte quelle spese legate ad esempio alla manutenzione, alla gestione del condominio o al fisco. L’investimento dipende ovviamente dal tipo di immobile, dal complesso in cui è inserito, naturalmente dalla località in cui si trova, ma anche dal periodo di locazione. Si possono acquistare multiproprietà a 10.000 euro, ma in alcuni casi i prezzi possono salire fino a 30/40.000 euro.
Disporre, inoltre, di un alloggio in multiproprietà significa eliminare tutte quelle incombenze legate ad esempio alla manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura, dalla cura del giardino alla sostituzione di infissi esterni e serramenti, dalla manutenzione della caldaia al rifacimento del bagno o del solaio. Insomma non ci si deve preoccupare di nulla, neppure del cambio della biancheria o della pulizia dell’appartamento. Tutto è affidato ad una società di gestione del complesso che ha cura perfino di pagare per conto dei comproprietari le utenze e le imposte sulla casa.
A questi vantaggi se ne sommano altri: la possibilità ad esempio di accedere ad un network internazionale e scambiare la propria multiproprietà, relativamente ad un certo periodo, con un altra presente magari in un altro contesto o in un’altra parte del mondo. Ma anche il fatto di poter mettere la struttura a disposizione di un parente o un amico attraverso una semplice lettera di presentazione, di poterla affittare, venderla o lasciarla in eredità.
SVANTAGGI DELLA MULTIPROPRIETA'
Ma la multiproprietà presenta anche qualche svantaggio. Il rischio ad esempio di vincolarsi a trascorrere le proprie vacanze sempre nello stesso posto, il fatto di dover comunque sostenere delle spese di gestione, le difficoltà che si possono incontrare nel rivendere la propria quota a causa di un mercato ancora poco sviluppato, specie in Italia.
Multiproprietà: disciplina e contratto
La multiproprietà è disciplinata dal Codice di Consumo (D.lgs. 206/05) e dal D.Lgs. n. 79/2011. Quest’ultimo, in particolare, ha inteso porre un freno alle pratiche commerciali scorrette o aggressive che si erano diffuse negli anni precedenti e rafforzare di conseguenza il diritto dei consumatori attraverso la l'introduzione di un termine più ampio per l'esercizio del diritto di ripensamento, di una maggiore informazione per il cliente e di nuove regole per l'esercizio del recesso.
Il contratto deve essere redatto in forma scritta e nella lingua italiana o in una delle lingue dello Stato dell'Unione europea in cui il consumatore risiede oppure di cui è cittadino. Diversamente è da considerarsi nullo. Il contrato deve riportare in particolare tutti gli elementi indicati nel foglio informativo e contenere le indicazioni sulla garanzia bancaria o assicurativa, qualora il venditore non sia una società di capitali o abbia un capitale inferiore a 5.164,59, oppure nel caso in cui la multiproprietà riguardi un immobile ancora in costruzione. In mancanza è da considerarsi nullo. Da questa scheda è possibile scaricare un fac simile.
Contratto di multiproprietà: note per la stipulazione
Il testo contrattuale predisposto è una scrittura privata di una vendita (o di promessa di vendita: cfr. art. 69 lett. a Codice del consumo) relativa a un appartamento posto in un immobile già realizzato.
L’atto predisposto dovrà essere seguito dall’atto notarile (che - se si tratta di promessa di vendita - sarà anche l’atto definitivo).
Nel testo contrattuale sono stati inseriti tutti i requisiti del contratto previsti dall’art. 71 Codice del consumo, nonché gli elementi di cui all’art. 70, comma 1, lettere da a) a i) (che dovranno essere integrati con riferimento ai singoli casi).
Si è previsto che l’oggetto del contratto sia – sulla base della fattispecie più diffusa – la comproprietà di un appartamento (che non abbia una specifica destinazione turistico-ricettiva) con uso turnario.
Nel rispetto della normativa vigente (il d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206 – Codice del consumo – che ha riprodotto in materia le disposizioni del d.lgs. 9 novembre 1998, n. 427) il contratto dovrà essere preceduto/accompagnato:
- dal documento informativo (di cui all’art. 70 Codice del consumo);
- dal regolamento.
A proposito di quest’ultimo, si tratterà del regolamento condominiale (se l’appartamento oggetto del contratto fa parte di un Condominio) e (in ogni caso) dovrà trattarsi di un regolamento diretto a disciplinare l’amministrazione e le condizioni di utilizzazione dell’appartamento (nonché dei servizi e delle eventuali strutture comuni) e le relative spese.
Si è inserita la clausola conciliativa, ma non quella compromissoria, dato che per tale clausola esiste la presunzione di vessatorietà ex art. 33, comma 2, lett. t) Codice del consumo (salvo quanto previsto dall’art. 34, commi 1, 4 e 5 Codice del consumo).
Segnaliamo che sul nostro portale è disponibile un fac simile di recesso multiproprietà.
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