Con questo documento il proprietario di un autoveicolo nomina e costituisce suo procuratore speciale un soggetto affinché si adoperi per la vendita del proprio mezzo.
Un documento di questo tipo si rivela particolarmente utile quando il proprietario del mezzo per svariati motivi (è malato, si è trasferito all’estero, è impegnato col lavoro, ecc.) non ha modo e tempo per mostrare il veicolo alle persone interessate, condurre le trattative e gestire le relative pratiche di trasferimento della proprietà.
Per questo motivo preferisce affidare ad un’altra persona il compito di vendere la propria auto.
Si tratta di uno strumento largamente utilizzato dai concessionari auto che in questo modo possono ritirare le auto dai legittimi proprietari e porli in vendita senza effettuare alcun cambio di intestazione (vedi "procura a vendere auto concessionario").
In caso di furto d'auto la delega (o procura) viene richiesta anche dalla compagnia assicurativa che in questo modo avrebbe la possibilità di rivendere il veicolo nel caso in cui, a risarcimento avvenuto, questo venisse ritrovato (vedi "procura a vendere auto rubata").
La procura a vendere deve essere autenticata dal notaio. C'è dunque bisogno di un pubblico ufficiale che si renda garante delle generalità e delle dichiarazioni rese dal proprietario del veicolo in sua presenza. Il costo si aggira intorno ai 100 euro.
È importante sottolineare che con la procura a vendere non si realizza alcun trasferimento della proprietà del veicolo. Questo significa che il proprietario del mezzo pur concedendo la procura ad un altro soggetto, resta l’unico responsabile di eventuali accadimenti legati alla circolazione del veicolo (contravvenzioni, incidenti stradali, ecc.).
Questa situazione permane fino a che non viene sottoscritto l'atto di vendita.
Alla procura vanno allegati:
È fondamentale che la delega vendita auto definisca con precisione l'ambito di poteri del procuratore, in pratica cosa può fare e cosa no. Ad esempio:
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