Disdetta contratto Servizio Elettrico Nazionale: tempi, costi e modelli

In questo post parleremo di come fare a disdire un contratto in essere con il Servizio Elettrico Nazionale: qual è la tempistica da rispettare e la modulistica da utilizzare, quali sono le modalità per mettersi in contatto con il Servizio Clienti, cosa fare se le le cose non vanno per il verso giusto e tante altre informazioni utili.

Servizio Elettrico Nazionale: cos'è

Il Servizio Elettrico Nazionale (ex  Enel Servizio Elettrico) è la società che gestisce il servizio di maggior tutela per l’energia elettrica nelle aree nelle quali E-distribuzione è concessionaria del servizio di distribuzione. Ricordiamo che quest'ultima è la società del Gruppo Enel che si occupa appunto della distribuzione di energia elettrica in Italia.

Il Servizio Elettrico Nazionale offre la fornitura e la distribuzione di energia elettrica a

  • clienti residenziali;
  • clienti non residenziali con fornitura in bassa tensione, un fatturato fino a 10 milioni di euro e con meno di 50 dipendenti;
  • pubbliche amministrazioni per l’illuminazione pubblica. 

Il mercato di maggior tutela o mercato tutelato dell’energia è un mercato in cui le condizioni economiche e contrattuali sono fissate dall’Autorità per l’Energia. In pratica a decidere il prezzo dell’energia è ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti) sulla base delle oscillazioni registrate sul mercato nei prezzi delle materie prime. Le tariffe vengono aggiornate ogni 3 mesi.

C'è da dire, tuttavia, che il mercato tutelato per l’energia elettrica e il gas sarà abolito nel mese di Luglio 2020, con la conseguenza che per questa scadenza milioni di clienti avranno l'obbligo, e non più la facoltà, di passare al mercato libero dell'energia. Dovranno quindi scegliere uno dei tanti fornitori già presenti sul mercato e definire con lui un'offerta personalizzata alle proprie esigenze ed abitudini di consumo (dual, monoraria, bioraria, ecc.).

E' importante non confondere il Servizio Elettrico Nazionale con Enel Energia che invece opera nel mercato libero. In pratica ad Enel S.p.A. fanno capo tre distinte società: Servizio Elettrico Nazionale, che come si è detto gestisce il Servizio di Maggior Tutela, Enel Energia e E-Distribuzione. 

E' altrettanto importante ricordare che il Servizio Elettrico Nazionale non è l'unico ad operare nel mercato tutelato. Ci sono infatti altri operatori come Iren, A2A, Acea, Hera Comm, ecc.

Disdetta Servizio Elettrico Nazionale per ripensamento

Come si fa ad annullare un contratto poco dopo averlo sottoscritto? È facile: puoi usufruire del diritto di ripensamento entro 14 giorni dalla data in cui il contratto è stato concluso.

Non sei tenuto a specificare il motivo della tua decisione e non sei tenuto a pagare alcun onere o penale. Per fruire di questa possibilità, tuttavia, è necessario che il contratto sia stato sottoscritto:

  • a distanza (tramite telefono o internet);
  • fuori dai negozi commerciali (presso l'abitazione, nella piazza cittadina, ecc.).

Tieni in considerazione che, secondo le Condizioni Generali di Fornitura del Servizio Elettrico Nazionale, il contratto si considera concluso nel momento in cui avrai sottoscritto e restituito al fornitore il modulo di adesione debitamente sottoscritto in ogni sua parte insieme documentazione richiesta.

Le procedure per l’attivazione del contratto verranno avviate solo una volta decorso il periodo previsto per l’esercizio del diritto di ripensamento.

Durante quel lasso di tempo non devi far altro che predisporre ed inviare una comunicazione scritta ai recapiti sopra indicati. Il modulo specifico è disponibile nella scheda dedicata al modulo cessazione Servizio Elettrico Nazionale. Allegare una copia del documento d’identità in corso di validità.

Se hai richiesto espressamente che l'attivazione della fornitura venga avviata prima che sia decorso il termine per il ripensamento, sappi che laddove esercitassi il ripensamento, il fornitore potrà applicare un corrispettivo massimo non superiore a 23 Euro iva esclusa.

Disdetta Servizio Elettrico Nazionale: quando non va comunicata

Se vuoi disdire il contratto di fornitura per passare al mercato libero dell’energia non dovrai dare alcuna comunicazione al Servizio Elettrico Nazionale.

La disdetta avverrà in modo automatico, perché sarà onere del nuovo fornitore disporre la cessazione del servizio di quello precedente, prima di attivare la propria.

Questo significa che non dovrai inviare alcuna comunicazione di disdetta. Il tuo compito in questo caso sarà solo quello di trovare una compagnia energetica in grado di offrirti un servizio di qualità a prezzi convenienti.

Dopo aver sottoscritto la richiesta di fornitura (presso un punto vendita, per telefono o su Internet), devi solo assicurarti che tutto vada per il verso giusto e arrendere l'attivazione della fornitura e la ricezione della prima fattura.

Disdetta Servizio Elettrico Nazionale: quando e come farla

La disdetta Servizio Elettrico Nazionale va richiesta nel caso in cui si intenda cessare definitivamente la fornitura con tanto di sigillatura del contatore. Ciò potrebbe accadere, ad esempio, nei casi di:

  • decesso dell'intestatario del contratto;
  • vendita dell'immobile;
  • demolizione dell'immobile;
  • temporaneo abbandono dell'abitazione (dovuto ad es. ad un trasferimento per lavoro);
  • ecc.

A tal fine è sufficiente compilare questo modulo disdetta contratto Servizio Elettrico Nazionale e trasmetterlo 

  • tramite posta raccomandata con avviso di ricevimento all’indirizzo: Servizio Elettrico Nazionale Casella Postale 1100 85100 Potenza (PZ);
  • via fax al numero 800 900 150;
  • mediante PEC – Posta Elettronica Certificata all’indirizzo allegati@servizioelettriconazionale.it.

Ricordiamo che ai fini della disdetta il cliente è tenuto a fornire un preavviso non superiore ad un mese.

Ricorda sempre di allegare al modulo una copia di un documento di riconoscimento.

Qualora con la disdetta, motivata da esigenze di demolizione o ristrutturazione dell'immobile, si voglia richiedere anche la rimozione contatore Enel, sarà necessario compilare un modello ad hoc da indirizzare a E-Distribuzione.

Disdetta Servizio Elettrico Nazionale: costo

In molti si chiedono quanto costa chiedere la disdetta Servizio Elettrico Nazionale e quindi è giusto fornire una risposta appropriata.

Il contributo a quota fissa che devi versare al fornitore di energia elettrica quando chiedi la disdetta del contratto è stabilito da ARERA e viene aggiornato periodicamente. Al momento si tratta di un contributo di 23 euro. In caso di variazioni alle disposizioni attualmente in vigore, il tuo fornitore te ne darà comunicazione tramite un avviso nella bolletta.

Servizio Elettrico Nazionale disdetta per decesso

Nello sfortunato caso in cui il titolare del contratto di fornitura perisse e tu ne fossi l’erede, potresti farti carico della procedura di disdetta.

Ti consigliamo di disporre la chiusura del contatore solo nel caso in cui avessi intenzione di non abitare l’immobile ma, ad esempio, di tenerlo semplicemente a disposizione (magari in previsione di un futuro utilizzo dei figli) o eventualmente di metterlo in vendita. In caso contrario potresti semplicemente chiedere la modifica dell’intestazione del contratto (voltura o subentro) in modo semplice, veloce ed economico. 

Tutto quello che devi fare è procurarti il certificato di morte dell’intestatario del contratto, fare una copia del documento d’identità e compilare il modulo disdetta contratto Servizio Elettrico Nazionale. Il modulo e il resto della documentazione vanno inoltrati agli stessi recapiti sopra indicati.

Problemi con la disdetta Servizio Elettrico Nazionale

Qualora riscontrassi problemi con la procedura di disdetta (ritardi nella cessazione della fornitura, addebito di maggiori costi, ecc.), potresti dapprima metterti in contatto con il Servizio Clienti (numero verde gratuito 800 900 800 da rete fissa nazionale o 199 50 50 55 da rete mobile) e in seconda battura formalizzare un reclamo scritto. Questo il modulo reclami Servizio Elettrico Nazionale da compilare e spedire.

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50473 - Redazione
02/10/2017
Claudia, le strade sono due: o fa da se inviando al concessionario questo modello di denuncia, oppure si rivolge direttamente ad un legale.

50469 - Claudia
02/10/2017
Buongiorno a tutti ho acquistato una macchina da un concessionario e abbiamo constatato che sono tante cose che non vanno, voglio fare una denuncia al venditore, mi può dire qualcuno Dove devo andare?? Grazie mille

45088 - Marco
11/04/2016
Ho comprato un macchina usata da un rivenditore dando dietro la mia e scalando 700 sul prezzo. Dopo 10 giorni ricevo un msg dal rivenditore, il quale mi dice che la mia vecchia macchina aveva preso fuoco da ferma, chiedendomi un incontro per metterci d'accordo sul risarcimento..ps.la macchina non è più mia visto che il trapasso è già stato fatto. Chiedevo cosa devo fare!!

44912 - Redazione
04/04/2016
Antonio, la garanzia legale di conformità riguarda tutte le componenti dell'automezzo e non soltanto alcune di esse.

44903 - Antonio
03/04/2016
Ho appena acquistato un auto e il giorno dopo, su strada, ho scoperto un grave difetto all'idroguida con impatto sulla sicurezza di guida. Premesso che il rivenditore Aldo mi ha detto che sono coperto per 24 mesi, ma solo sul motore, mi ha fatto firmare una carta in cui dichiaro che la macchina è conforme per il resto degli impianti. La mia domanda è. ... mi ha truffato o posso comunque rivalermi? Che devo fare?

40273 - Alessandro
01/07/2015
Chi può fornirmi feedback sulla qualità del servizio di supporto su STOP&GO di Torino? Io devo portare la vettura in officina per diversi problemi a meno di 1 mese dall'acquisto (vettura usata) Grazie

38279 - Redazione
17/04/2015
Enrico, denunci per iscritto al rivenditore i difetti riscontrati sul mezzo, chiedendone l'immediata eliminazione. L'auto è coperta da garanzia e il rivenditore non può esimersi dall'intervento.

38225 - enrico
16/04/2015
Salve, il 3 di febbraio ho acquistato una fiat panda da un rivenditore con garanzia di un anno, senza però un contratto scritto. Ho ritirato la vettura e una volta arrivato a casa ho notato che non mi avevano consegnato le chiavi di scorta cric e manco triangolo, chiamo faccendo notare la situazione e loro rispondono scusandosi e che avrebbero proveduto quanto prima. E ancora siamo cosi. Dopo qualche giorno durante la marcia si accendono delle spie e di colpo diventa duro lo sterzo, la porto dal meccanico e mi dice che ha il servo sterzo eletronico diffettoso. Come mi devo comportare grazie, a chi mi sa rispondere.

31550 - Calò Federica
24/07/2014
Chi conosce l'assicurazione STOP&GO di Torino. Diffidate di loro e dei venditori associati a loro vedi All Car di Volpiano Torino.

29765 - Redazione
23/04/2014
Salvatore, pur tenendo nel debito conto la normale usura del mezzo, ci sembra di poter dire che l’autovettura non è conforme a quanto probabilmente pubblicizzato o comunque a lei dichiarato e messo per iscritto (contratto). Naturalmente diamo per scontato che lei non sapesse dell’esistenza di questi difetti prima dell’acquisto e, dunque, della necessità di sottoporre il mezzo ad interventi meccanici ulteriori rispetto al programma di manutenzione ordinaria. In questi casi si ha diritto alla riparazione o alla sostituzione del mezzo senza spese a carico dell’acquirente. Questo significa, in altri termini, che il venditore deve rimediare ai difetti. Se queste soluzioni non sono praticabili oppure appaiono eccessivamente onerose per il venditore, è possibile richiedere una riduzione del prezzo o la risoluzione del contratto.


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