Fac simile di esposto alla Polizia di Stato con cui un cittadino pone all'attenzione dell'autorità giudiziaria fatti di cui ha notizia affinchè valuti se ricorre o meno un'ipotesi di reato.
Come detto l'esposto è una segnalazione che il cittadino fa all’Autorità di Pubblica Sicurezza (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Municipale, Corpo Forestale) per sottoporre alla sua attenzione un fatto che pensa vada contro la legge e dunque per richiederne un suo eventuale intervento. L'esposto deve essere presentato per iscritto.
Si può fare, ad esempio, un esposto per falsi poveri o per falsi invalidi, per affitti in nero o per lavoro in nero.
L'esposto si distingue dalla:
Come detto l'esposto alla Polizia dev'essere fatto per iscritto. Sul modello occorre esporre in maniera sintetica ma puntuale il fatto lesivo, descrivere i danni riportati (a cose e/o persone), indicare eventuali testimoni con relative generalità.
Quindi concludere l'esposizione chiedendo l’intervento dell'Autorità per i fatti descritti.
Alla dichiarazione va allegato ogni documento utile ad avvalorare la dichiarazione resa dalla persona offesa (foto, referti medici, ecc.).
A questo punto ci si può recare di persona in un qualsiasi ufficio delle Forze dell’Ordine, come Questure, Commissariati di Polizia e Comandi dei Carabinieri.
Depositato l'esposto, l'ufficiale di Pubblica Sicurezza provvede ad invitare le parti in ufficio per tentare la conciliazione e redigere un verbale.
Ricordiamo che sono ufficiali di P.S.: i funzionari della Polizia di Stato, gli Ufficiali dell'Arma dei Carabinieri, gli ispettori superiori della Polizia di Stato e i marescialli aiutanti dell'Arma dei Carabinieri che rivestono la qualifica di sostituto ufficiale di pubblica sicurezza, e il sindaco dei Comuni privi di uffici di Pubblica Sicurezza.
La composizione bonaria della lite può essere tentata dall'Ufficiale di P.S. anche nel caso in cui dovesse emergere un reato non persegubile d'ufficio, l'importante è che il diritto della parte offesa di sporgere querela non sia compromessa.
Se, invece, dalla ricostruzione dei fatti dovesse prefigurarsi la commissione di un reato perseguibile d'uffico (più che di ingiurie e minacce si tratta di atti di violenza in ambito familiare ad es.), allora l'Ufficiale deve prontamente informare l’Autorità giudiziaria.