Modello controllo veridicità autocertificazione: fac simile editabile
Download fac simile richiesta verifica autocertificazione, vale a dire modelli con cui un ente pubblico o un soggetto privato può presentare ad una pubblica amministrazione una richiesta di controllo della veridicità del contenuto di dichiarazioni sostitutive di certificazione e/o di atto notorio, ai sensi degli articoli 43 e 71 del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445.
Controllo autocertificazioni per i privati
A partire dal 15 settembre 2020 anche i privati (banche, assicurazioni, imprese, agenzie di servizi, ecc.. ) sono tenuti ad accettare l'autocertificazione o la dichiarazione sostitutiva. Ciò per effetto dell'entrata in vigore il Decreto Legge n. 76/2020, convertito con Legge n. 120/2020 (noto come Decreto Semplificazioni).
Così mentre prima le autocertificazioni erano possibili solo verso i privati che vi "acconsentivano", adesso all’art. 2 del DPR n. 445/2000 è stata soppressa la condizione del consenso dei privati destinatari dei documenti, estendendo di fatto a tutti l'obbligo di accettare le autocertificazioni.
Tutto questo significa che il cittadino non ha più l'obbligo di presentare certificati anagrafici, neppure nel caso gli fossero richiesti dai privati. Resta comunque la facoltà di produrli nei confronti di questi ultimi (mai nei confronti della Pubblica Amministrazione), pagando una marca da bollo da 16 euro.
Ma non è tutto. Qualora i privati intendano effettuare delle verifiche sulle autocertificazioni ricevute, non sono più tenuti a definire appositi accordi con le amministrazioni interessate (art. 71, comma 4 DPR n. 445/2000). E' sufficiente, invece, che essi trasmettano una richiesta di controllo sul contenuto dell'autocertificazione, corredata dal consenso del dichiarante.
Dal canto suo l'amministrazione competente è tenuta a fornire conferma scritta, anche attraverso l’uso di strumenti informatici o telematici, della corrispondenza di quanto dichiarato con le risultanze dei dati in suo possesso.
Fac simile richiesta verifica autocertificazione
Esempio 1
Al Comune di ___________
Servizio ___________
Ufficio ____________
Il/La sottoscritto/a ___________________ nato/a a _____________ (__) il __/__/_____
in qualità di ______________________ dell'ente pubblico/privato ______________________
con sede a __________________ in _________________
recapito telefonico ___________________
CHIEDE
- conferma della corrispondenza tra il contenuto della/e dichiarazione/i sostitutiva/e di certificazione o atto notorio, di cui allega copia fotostatica, e quanto risulta dai registri del Comune di ___________ (art. 71 c. 4 del DPR 445/2000);
- che gli esiti del controllo siano comunicati al seguente indirizzo di posta elettronica / PEC: ____________
Ai sensi e per gli effetti degli artt. 13 e 14 del Regolamento UE 2016/679, dichiara di aver preso visione dell'Informativa sul trattamento dei dati personali
Luogo e data
Firma _____________
Esempio 2
Spett.le
_____________
Servizio _________
Ufficio __________
Il/La sottoscritto/a ____________________ nato/a a _________________ (__) il __/__/_____
in qualità di ________________________ dell'ente pubblico/privato _______________________
recapito telefonico ____________________ E-mail ____________________
CHIEDE
ai sensi dell'art. 71 c. 4 del DPR 445/2000, la conferma o l'integrazione dei dati contenuti nell'autocertificazione allegata. Dichiara di aver acquisito il consenso dell'interessato alla richiesta di controllo dei dati presso l'Ente che li detiene.
Ai sensi e per gli effetti degli artt. 13 e 14 del Regolamento UE 2016/679, dichiara di aver preso visione dell'Informativa sul trattamento dei dati personali.
Luogo e data
Firma _______________
Autocertificare il faso: quali conseguenze
Chi redige una dichiarazione sostitutiva di certificazione o di atto notorio deve assumersi la responsabilità di quanto riportato sul modello. Nel caso in cui dai riscontri effettuati emergessero dati e informazioni palesemente falsi, le conseguenze per il dichiarante sarebbero inevitabili:
- perdita dei benefici ottenuti dalla presentazione dell’autocertificazione;
- denuncia per falsa attestazione e dichiarazioni mendaci (ex articolo 495 del Codice penale), punibile con la reclusione da 1 a 6 anni.
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