Modello richiesta verifica autocertificazione: fac simile editabile

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 14/07/2021
Formati     © Moduli.it
PDF   fac simile (a)
DOC   fac simile (b)
DOC   fac simile (c)
DOC   fac simile (d)
DOC   fac simile (e)
Dichiaro di aver preso visione della nota informativa e di aver letto e accettato i termini e le condizioni di utilizzo del portale

Descrizione

Da questa scheda si possono scaricare dei fac simile richiesta verifica autocertificazione, vale a dire dei modelli con cui un ente pubblico o privato può presentare ad una pubblica amministrazione una richiesta di controllo della veridicità del contenuto di dichiarazioni sostitutive di certificazione e/o di atto notorio, ai sensi degli articoli 43 e 71 del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445.

Controllo autocertificazioni per i privati

A  partire dal 15 settembre 2020 anche i privati (banche, assicurazioni, imprese, agenzie di servizi, ecc.. ) sono tenuti ad accettare l'autocertificazione o la dichiarazione sostitutiva. Ciò per effetto dell'entrata in vigore il Decreto Legge n. 76/2020, convertito con Legge n. 120/2020 (noto come Decreto Semplificazioni).

Così mentre prima le autocertificazioni erano possibili solo verso i privati che vi "acconsentivano", adesso all’art. 2 del DPR n. 445/2000 è stata soppressa la condizione del consenso dei privati destinatari dei documenti, estendendo di fatto a tutti l'obbligo di accettare le autocertificazioni.

Tutto questo significa che il cittadino non ha più l'obbligo di presentare certificati anagrafici, neppure nel caso gli fossero richiesti dai privati. Resta comunque la facoltà di produrli nei confronti di questi ultimi (mai nei confronti della Pubblica Amministrazione), pagando una marca da bollo da 16 euro.

Ma non è tutto. Qualora i privati intendano effettuare delle verifiche sulle autocertificazioni ricevute, non sono più tenuti a definire appositi accordi con le amministrazioni interessate (art. 71, comma 4 DPR n. 445/2000). E' sufficiente, invece, che essi trasmettano una richiesta di controllo sul contenuto dell'autocertificazione, corredata dal consenso del dichiarante.

Dal canto suo l'amministrazione competente è tenuta a fornire conferma scritta, anche attraverso l’uso di strumenti informatici o telematici, della corrispondenza di quanto dichiarato con le risultanze dei dati in suo possesso.

Autocertificare il faso: quali conseguenze

Chi redige una dichiarazione sostitutiva di certificazione o di atto notorio deve assumersi la responsabilità di quanto riportato sul modello. Nel caso in cui dai riscontri effettuati emergessero dati e informazioni palesemente falsi, le conseguenze per il dichiarante sarebbero inevitabili:

  • perdita dei benefici ottenuti dalla presentazione dell’autocertificazione;
  • denuncia per falsa attestazione e dichiarazioni mendaci (ex articolo 495 del Codice penale), punibile con la reclusione da 1 a 6 anni.
Foto
Free-Photos su Pixabay
Documenti correlati
 
Utilità