Richiesta annullamento multa già pagata
Il modulo di contestazione di una multa già pagata di fatto non c'è perché un simile ricorso non è possibile, neppure quando la contravvenzione appaia palesemente illegittima. Si può fare un estremo tentativo presentando un ricorso in autotutela nei confronti dell'organo che ha elevato la multa, ma le possibilità che venga accolto sono minime.
Ricorso multa già pagata: è possibile?
Hai appena pagato la multa che ti è stata elevata per eccesso di velocità, ma qualche ora dopo leggi sul giornale che molti cittadini incappati nella stessa infrazione percorrendo quel tratto di strada, hanno proposto ricorso contro l'amministrazione comunale per il fatto che il dispositivo di rilevazione della velocità non risulta essere omologato. A questo punto ti chiedi: è possibile proporre un ricorso contro una multa già pagata?
Come detto il ricorso per una multa già pagata purtroppo non è possibile. Dunque pur nel caso in cui l'accertamento appaia illegittimo, l'automobilista multato non può più pretendere il ristoro di quanto versato, neppure citando in giudizio l'ente che ha elevato la contravvenzione.
A ribadire questo concetto è stata anche la Cassazione con alcune sue sentenze del passato. In buona sostanza per i Giudici pagare la sanzione entro i 5 giorni o 60 dalla contestazione o dalla notificazione, costituisce una chiara ed inequivocabile ammissione di colpa e conseguentemente una rinuncia da parte del trasgressore ad esercitare il proprio diritto alla difesa, motivo per cui non è consentito ottenerne il risarcimento.
Contestare una multa già pagata: quale eccezione
La Corte nel 2015 ha sentenziato la possibilità di esperire un ricorso per una multa già pagata nel caso in cui proprietario e conducente siano due persone diverse e il primo provveda a pagare la multa entro 5 giorni, beneficiando dello sconto multa, ossia di una riduzione del 30% sull'importo della sanzione amministrativa.
Ciò in quanto, sanzione amministrativa a parte, il conducente potrebbe subire la decurtazione dei punti dalla patente e sopratutto non essere nelle conzioni di proporre un eventuale ricorso.
In questo caso il trasgressore, ossia il conducente, può appellarsi al Prefetto (entro 60 giorni dalla data di notifica) o al Giudice di Pace (entro 30 giorni dal ricevimento della multa) e chiedere l'annullamento del verbale, chiaramente nel caso in cui ci siano tutti i presupposti.
Ricorso in autotutela multa già pagata: quando è possibile
Ma se subito dopo essere usciti dalle Poste ci si accorge, ad esempio, che
- la targa non è quella corretta (potrebbe trattarsi di una targa clonata), oppure che
- l'auto indicata sul verbale è stata rottamata da tempo, oppure che
- il mezzo indicato sul verbale è stato rubato o venduto giorni o settimane prima dell'infrazione, come risulta da regolare denuncia alle forze dell'ordine o da atto di trasferimento della proprietà, oppure che
- si tratta di una multa in un luogo dove non si è mai stati.
Diciamo che di fronte a situazioni che lasciano trasparire un evidente errore da parte dell'autorità verbalizzante o peggio una truffa in atto ai danni del destinatario del verbale, un tentativo di ricorso in autotutela è auspicabile.
Tuttavia non garantiamo sulla possibilità di ottenere una risposta dall'ente accertatore, tantomeno sulla possibilità che il ricorso possa essere accolto. Ma come dire .... vale la pena tentare.