Fac simile richiesta buoni celiachia
Fac simile richiesta buoni prodotti senza glutine per celiaci. Ciò in quanto la persona affetta da celiachia può ricevere gratuitamente, in quanto a carico del Servizio Sanitario Nazionale, specifici prodotti alimentari privi di glutine, entro un tetto di spesa mensile che tiene conto del fabbisogno calorico in base all’età e al sesso. Si fa presente che ciascuna Asl potrebbe adottare un modello di richiesta specifico.
La richiesta può essere fatta per se stessi o in favore di un'altra persona. E' importante allegare all'istanza il certificato annuale del Centro di Riferimento Regionale per la Celiachia. Il modello compilato e firmato va trasmesso allo sportello del Distretto Sanitario di appartenenza.
Questa, invece, la dicitura che identifica i prodotti senza glutine.
Celiachia: che cos’è
La Celiachia è una patologia dell’apparato intestinale, caratterizzata da Dermatite Erpetiforme. È causata dal glutine, una proteina presente in diversi cereali (frumento, farro, segale, kamut, orzo, ecc.), la cui ingestione provoca lesioni cutanee, distruzione della mucosa e altri disturbi come ad esempio dissenteria, meteorismo, crampi, e convulsioni. Ricordiamo che tra i cereali che non contengono glutine ci sono il mais ed il riso.
Se non si interviene subito, riadattando le proprie abitudini alimentari con una dieta ad hoc, la celiachia non curata può portare anche ad infertilità temporanea, osteoporosi, debolezza muscolare, alopecia e così via. Essere celiaci, ad oggi, non è una condizione assai limitante. Certo, è necessario escludere completamente dalla propria dieta il glutine, tuttavia ciò non è poi così complesso.
Innanzitutto abbiamo molte più informazioni a riguardo, rispetto a 10 o 15 anni fa: qualora volessi approfondire l’argomento, infatti, potresti contare su numerosi articoli e portali web specializzati. Il più accreditato è il sito dell’AIC, www.celiachia.it. Nell’ultimo decennio, inoltre, non solo l’intolleranza, ma anche la sensibilità transitoria al glutine è diventata assai comune, influenzando il mercato alimentare. Ad oggi moltissimi brand offrono prodotti senza glutine a prezzi leggermente superiori rispetto alla linea classica e in molti hanno investito nel settore biologico, aprendo negozi alimentari, gastronomie o ristoranti debitamente attrezzati per offrire un ottimo servizio ai celiaci e più in generale alle persone che hanno bisogni alimentari specifici, dopo aver diagnosticato delle intolleranze alimentari.
Celiachia: come si manifesta
La celiachia può manifestarsi in mille modi diversi, sia attraverso dei disturbi limitati all’apparato digerente, sia tramite dei sintomi extra-intestinali, come afta della bocca, alopecia ecc. A differenza dell’allergia vera e propria al grano, che si scatena al semplice contatto, la celiachia provoca danni all’intestino solo se gli alimenti vengono ingeriti, ecco perché per evitare ulteriori complicanze è necessario seguire una dieta completamente priva di glutine ed evitare la contaminazione con esso anche durante la preparazione e la conservazione dei cibi. Va anche detto che la celiachia può esordire in qualsiasi età e una volta manifestatasi non regredisce. Pertanto anche la dieta senza glutine va seguita per tutta la vita.
Purtroppo avere dei disturbi gastrointestinali quando si assume del glutine non è rilevante per diagnosticare la celiachia, che al contrario deve essere accertata tramite le analisi del sangue e la biopsia della mucosa duodenale. Se le analisi risultano positive è bene interrompere immediatamente l’assunzione di alimenti tossici, preferendo altre valide alternative. Dire addio alla pasta o alla pizza di grano duro, ai dolci tradizionali o alle merendine può sembrare la fine del mondo, tuttavia il rigore alimentare è l’unica terapia utile per evitare l’insorgenza di malattie ben più gravi: un esempio è il linfoma intestinale.
La celiachia può manifestarsi a tutte le età: dai primi mesi di vita fino all’età adulta. Non c’è un motivo scatenante, solo una predisposizione genetica che può sfociare subito (tieni presente che gli alimenti in cui è presente il glutine si introducono a partire dai 6 mesi di vita in poi) oppure rimanere latente per moltissimi anni.
Celiachia: etichettatura degli alimenti
Gli alimenti adatti alle persone affette da celiachia non devono contenere glutine e devono essere prodotti in ambienti sterili, azzerando ogni possibilità di contaminazione. Le aziende che producono, inscatolano e distribuiscono alimenti per celiaci devono rispettare il Regolamento CE 41/2009. Nello specifico, i prodotti gluten free devono riportare il marchio dell’AIC e il bollino verde del Ministero della Salute. Per avere la lista completa degli alimenti gluten free attualmente in commercio è possibile consultare i prontuari compilati dall’Associazione Italiana Celiachia e dal Ministero della Salute.
Celiachia: le forme di tutela offerte dello Stato
La celiachia è stata classificata come una malattia rara, dunque i soggetti affetti hanno diritto a tutta una serie di agevolazioni, che approfondiremo tra un attimo. Prima di addentrarci in questo argomento è importante sapere che chi soffre di una malattia rara è esente dal pagamento del ticket sanitario per gli esami e tutte le prestazioni sanitarie utili al monitoraggio e alla prevenzione delle complicanze della malattia.
Con specifico riferimento ai soggetti celiaci, il SSN (Sistema Nazionale Sanitario) prevede 3 particolari forme di tutela: la prima è appunto l’esenzione del ticket sanitario per gli esami diagnostici periodici; la seconda è un bonus di importo variabile che serve per sostenere le spese alimentari, in particolare l’acquisto di prodotti dietetici privi di glutine; la terza riguarda la somministrazione di pasti gluten free in ospedale o presso le mense scolastiche. Leggi in propostio il post dedicato al tema dell'esenzione ticket sanitario.
Celiachia: esami diagnostici in esenzione
Con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 12 gennaio 2017, nel settore della celiachia (e non solo) sono entrati in vigore i nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). La celiachia, in particolare, non è più classificata come malattia rara, bensì come malattia cronica. Ciò per il fatto che una fetta sempre più ampia della popolazione ne rimane colpita e che la diagnosi per individuare la malattia è diventata snella e poco onerosa (al contrario di quanto accade per le malattie rare). Dunque il codice malattia nazionale che identifica la celiachia è lo 059.
In buona sostanza la persona a cui viene diagnosticata la celiachia può accedere in regime di esenzione a tutte le prestazioni di specialistica ambulatoriale comprese nei LEA, utili al monitoraggio della patologia e alla prevenzione delle complicanze e degli eventuali aggravamenti.
Chiaramente la persona affetta da celiachia deve risultare in possesso di un attestato di esenzione. Tale attestato si richiede attraverso la semplice presentazione di un certificazione di malattia redatta da uno specialista del Sistema Sanitario Nazionale. Questo significa che il soggetto dovrà sottoporsi ad una visita ed effettuare delle analisi cliniche prescritte dal medico specialista. A tal riguardo è bene sapere che non è più prevista l’esenzione per le prestazioni volte alla diagnosi della celiachia. Se l'esito delle analisi fosse negativo purtroppo non potrebbe accedere a nessuna delle forme di tutela previste dallo Stato.
Qualora, nell’esecuzione delle procedure utili alla determinazione della patologia celiaca, subissi gravi disservizi, riscontrassi dei problemi con il personale sanitario o gravi mancanze nell’organizzazione del Distretto Sanitario Locale, il consiglio che ti diamo è quello di non rassegnarti a subirli passivamente. Al contrario, è meglio segnalare le criticità tramite un reclamo scritto che puoi presentare o inviare tramite posta raccomandata all'Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) e/o alla direzione sanitaria della struttura.
Celiachia: esenzione per l’acquisto di alimenti gluten free
Per ottenere l’esenzione, in virtù del Decreto del Ministero della Sanità 8 Giugno 2011, occorre innanzitutto accertare la celiachia, tramite le analisi del sangue e la biopsia. Dopo aver effettuato le visite, bisogna recarsi presso la Asl territorialmente competente, avendo cura di portare con sé tutti i documenti e i referti utili, in modo da poter richiedere il codice di esenzione e i buoni per l’acquisto di alimenti gluten free. Nello specifico è necessario presentare il certificato medico che attesti la celiachia, il quale deve essere rilasciato da un centro ospedaliero o universitario del Servizio Sanitario Nazionale.
In più è importante specificare che, sebbene i limiti di spesa siano stati determinati dal Decreto del Ministero della Salute 4 maggio 2006, per poi essere periodicamente aggiornati, l’importo del bonus si diversifica in base al genere e all’età anagrafica del soggetto stesso. Anche il luogo di residenza e dunque la rispettiva Azienda Sanitaria Locale possono incidere sull’importo del bonus, ecco perché, per ottenere informazioni chiare e dettagliate, è meglio rivolgersi al proprio medico curante oppure al Distretto Sanitario competente nel territorio di residenza.
I buoni mensili utili all’acquisto di prodotti dietetici senza glutine partono da 45 euro e possono arrivare anche a 140. Questo, chiaramente, dipende dalle caratteristiche del soggetto richiedente. I neonati da 6 mesi ad 1 anno hanno il diritto di ricevere buoni mensili di valore pari a 45 euro; i bambini da 1 anno fino a 3 anni e mezzo, invece, hanno il diritto di ricevere un buono pari a 62 euro; da 4 a 10 anni il bonus mensile sale a 94 euro, per poi arrivare direttamente agli importi previsti per gli adulti, che prevedono un tetto di spesa mensile massima di 99 euro per le donne e 140 euro per gli uomini.
I buoni possono essere spesi nelle farmacie e nei negozi specializzati. Superato il tetto massimo previsto dall’Azienda Sanitaria Locale, il soggetto dovrà provvedere di tasca propria all’acquisto dei prodotti alimentari specifici per celiaci. Vuoi sapere di quali prodotti stiamo parlando? Biscotti, crackers, pane, pizza, pasta, focacce, grissini, fette biscottate, croissant, crostate, merendine, baguette, gallette di riso e centinaia di altri prodotti. Per conoscere l’elenco completo puoi consultare il Registro nazionale dei prodotti senza glutine presente sul sito del Ministero della Salute.
Celiachia: a mensa senza glutine
Oltre ai buoni per l’acquisto di alimenti specialistici, i soggetti celiaci hanno il diritto di ricevere anche un servizio mensa specializzato, che cucini e trasporti cibi ed alimenti rigorosamente senza glutine. La possibilità di richiedere la somministrazione dei pasti senza glutine è stata pensata per i bambini che frequentano la scuola, come per i soggetti di tutte le età, qualora dovessero essere ricoverati in ospedale.
Chiaramente, per espletare formalmente la richiesta presso l’Istituto Scolastico o la struttura ospedaliera è essenziale presentare il certificato che attesti la patologia, il quale, te lo ricordiamo, deve essere rilasciato da un centro ospedaliero o universitario del Servizio Sanitario Nazionale.