Modulo richiesta di emissione di vaglia cambiari

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 29/09/2025
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Modulo con cui una persona, rivolgendosi ad una filiale della Banca d'Italia, chiede l'emissione di un vaglia cambiario per un certo importo all’ordine di una determinata persona fisica o giuridica.

Cos'è un vaglia cambiario

Il vaglia cambiario è un titolo di credito all'ordine emesso dalla Banca d'Italia su richiesta della clientela privata o istituzionale previo versamento del corrispondente importo in contanti o tramite bonifico. Il vaglia cambiario può di fatto essere equiparato all'assegno circolare e al vaglia postale, con l'unica differenza che in questo caso viene emesso dalla Banca d'Italia. Anche il contenuto è simile a quello dell'assegno circolare, ma deve risultare dal titolo la denominazione di "vaglia cambiario".

Oltre alla denominazione, sul vaglia cambiario devono essere riportati:

  • la promessa incondizionata di pagare una somma determinata, indicata in lettere e in cifre;
  • l’indicazione del prenditore;
  • l’indicazione della data e del luogo in cui il vaglia viene emesso;
  • la sottoscrizione dell’Istituto.

Vaglia cambiario: quando si utilizza

Il vaglia cambiario viene richiesto da chi ha bisogno di uno strumento di pagamento a copertura garantita; l'incasso in questo caso è consentito al beneficiario, persona fisica o giuridica.

Il vaglia cambiario rappresenta anche lo strumento con cui generalmente l'Agenzia delle Entrate si avvale per procedere ai rimborsi delle imposte a favore dei contribuenti.

Inoltre il vaglia cambiario viene spesso utilizzato dagli enti pubblici per liquidare le competenze del proprio personale o per corrispondere indennità e rimborsi dovuti a vario titolo.

Vaglia cambiario: come si richiede

Se vuoi richiedere l'emissione di un vaglia cambiario devi rivolgerti ad una qualsiasi Filiale della Banca d'Italia che offre il servizio. In particolare devi compilare lo specifico modello scariocabile da questa scheda e consegnarlo di persona oppure inviarlo alla Filiale per posta, posta elettronica certificata (PEC) e fax.

Contestualmente devi procedere al versamento della somma in contanti o tramite bonifico sul conto corrente della stessa Filiale presso la quale richiedi il vaglia. Se non conosci l'Iban ti sarà sufficiente contattare la filiale, anche telefonicamente, e fartelo comunicare.

Non dimenticare di riportare nella causale "Provvista per emissione di vaglia cambiario".

Devi sapere che la Banca d'Italia, al fine di limitarne la circolazione, emette il vaglia cambiario con la clausola "non trasferibile". Tuttavia, su tua espressa richiesta, il vaglia cambiario può essere emesso in forma libera, a patto però che l'importo sia inferiore a 1.000 euro. In questo caso ti toccherà pagare un'imposta di bollo di 1,50 euro.

Richiesta emissione vaglia cambiario

La richiesta di emissione può essere avanzata dai privati così come dagli enti pubblici. Questi ultimi spesso se ne servono per erogare contributi, indennità, rimborsi a vario titolo (ad es. l'Agenzia delle Entrate lo utilizza per erogare i rimborsi IRPEF).

I vaglia cambiari sono normalmente dotati della clausola di non trasferibilità. Si può chiedere, tuttavia, che tale clausola non sia apposta a condizione però che gli importi siano inferiori ai mille euro. La sua emissione è assoggettata ad imposta di bollo di 1,5 euro.

Nel modello di richiesta, oltre a specificare le generalità del soggetto richiedente e beneficiario e l'apposizione o meno della clausola di trasferibilità, occorre indicare:

  • l'indirizzo al quale eventualmente spedire per posta assicurata il vaglia cambiario. I vaglia spediti per posta sono emessi muniti di clausola “non trasferibile”;
  • l'importo del vaglia (comprensivo delle eventuali spese postali e imposta di bollo).

Con riferimento al versamento della provvista, la persona interesata può ricorrere ai contanti oppure al bonifico. In quest'ultimo caso il bonifico dovrà essere effettuato utilizzando il codice IBAN della Filiale della Banca d’Italia dove si intende richiedere l’emissione del vaglia. Per conoscerlo basta contattare, anche per telefono, la filiale di interesse. Questa invece la causale: "Provvista per emissione di vaglia cambiario".

La richiesta può essere consegnata di persona oppure inviata alla Filiale per posta, PEC o fax.

La riscossione della somma non è assoggettata ad alcun costo fisso o percentuale, e può essere effettuata

  • versando il vaglia sul proprio conto corrente bancario o postale;
  • recandosi presso una delle filiali della Banca d'Italia, richiedendo il pagamento in contanti o tramite accredito in conto corrente bancario, previa verifica dell’identità del portatore.

Vaglia cambiario: come incassarlo

Se invece hai ricevuto un vaglia cambiario da un terzo, devi sapere che hai due modi per incassarlo:

  • versandolo sul tuo conto corrente bancario o postale;
  • recandoti presso una qualunque Filiale della Banca d'Italia che offre il servizio e richiedendo il pagamento in contanti o tramite accredito sul tuo conto. Dal momento che la Banca d'Italia ha la necessità di verificare l’identità del portatore (o del beneficiario), ti raccomandiamo di portare con te un valido documento di riconoscimento.
    C'è da dire in proposito che la carta d’identità rilasciata dal tuo Comune di residenza e il tesserino con il tuo codice fiscale, può non bastare ai fini del tuo riconoscimento. Sembra assurdo ma è così. Infatti l'addetto allo sportello della Banca d'Italia è tenuto ad effettuare una verifica presso il comune sulla veridicità dei dati riportati sul documento di identità presentato. Ciò potrebbe inevitabilmente far slittare il pagamento di qualche giorno, in attesa di ricevere una risposta dal personale del comune. Se non vuoi attendere i tempi di espletamento dei necessari controlli, puoi richiedere l'intervento di un notaio, chiaramente a tue spese.

Attenzione: il vaglia cambiario può essere incassato fino al 31 dicembre del decimo anno successivo a quello di emissione.

Vaglia cambiario non recapitato o smarrito

Se un vaglia cambiario non è stato recapitato, oppure se è stato smarrito o sottratto, occorre segnalare subito l’accaduto a una Filiale della Banca d’Italia con lettera, telegramma o fax, oppure direttamente allo sportello, affinchè ne sia sospeso il pagamento. A tal fine puoi utilizzare questo

Nel caso di vaglia disposti per il rimborso di crediti di imposta, la segnalazione deve contenere i dati identificativi del titolo, da acquisire presso l'Agenzia delle Entrate.

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