Annullamento assegno circolare: modulo e istruzioni

- Ultimo aggiornamento: 20/06/2023
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Descrizione

Fac simile con cui un soggetto chiede alla banca di provvedere all'annullamento assegno circolare precedentemente emesso dall'istituto su disposizione dello stesso soggetto. Il modulo di revoca assegno circolare è disponibile nei formati DOC e PDF. Questo, invece, il fac simile per la revoca assegno bancario.

Cos'è un assegno circolare

Si tratta di un titolo di credito all'ordine emesso dalla banca e non dall'intestatario del conto (in quest'ultimo caso si parla di assegno bancario).

Sull'assegno circolare, oltre all'indicazione della data e del luogo di emissione e dell'importo, deve essere riportato il nome del soggetto beneficiario, ossia di colui che incasserà l’assegno. Questi può essere lo stesso cliente che ne richiede l'emissione oppure un terzo.

L'assegno circolare non è trasferibile, a meno che l'importo non si inferiore a 5.000 euro.

Per la sua emissione è necessario che sussista una somma corrispondente all'importo dell'assegno: questa può essere tratta dal conto corrente del richiedente, oppure può essere corrisposta in contanti allo sportello. Da ciò se ne deduce che, contrariamente a quanto accade con l'assegno bancario, in questo caso non è possibile emettere un assegno circolare "scoperto".

L'assegno circolare può essere utilizzato per il versamento della caparra nell'acquisto di un immobile, per la partecipazione alle aste giudiziarie e in generale per tutte quelle operazioni che richiedono il versamento di un importo consistente.

L’assegno circolare può essere riscosso

  • presentandolo allo sportello della banca emittente. In questo caso il beneficiario per ricevere la somma in contanti deve esibire un valido documento di riconoscimento;
  • consegnandolo alla banca in cui si ha il proprio conto corrente. I questo caso la somma verrà automaticamente accreditata sul conto.

Si può annullare un assegno circolare?

Una volta emesso e consegnato al beneficiario, non è possibile chiedere la revoca dell'assegno circolare. Ricordiamo che l'assegno circolare è pagabile da parte della banca emittente entro il termine di 3 anni dalla data di emissione in esso riportata e per giunta presso una qualsiasi filiale della medesima.

Tuttavia l'assegno circolare può essere annullato se colui che ne ha richiesto l'emissione, non recuperi l'originale del titolo e si rechi in banca (o alle poste) per la revoca ad esempio perchè erroneamente compilato. Con l'annullamento la banca provvede a riaccreditare l'importo dell'assegno sul conto del richiedente.

L'assegno circolare può inoltre essere annullato nel caso in cui risulti rubato o smarrito. In questo caso occorre sporgere denuncia presso l'Autorità di Pubblica Sicurezza e consegnare una copia del verbale all'istituto bancario emittente, unitamente alla richiesta di annullamento assegno circolare.

La denuncia di smarrimento non rende responsabile l'istituto che paga l'assegno circolare al detentore prima della notificazione del decreto. Parimenti la notificazione del decreto non rende responsabile l'istituto qualora il pagamento del titolo venga effettuato presso uno stabilimento o un recapito al quale, per fatto non imputabile all'istituto, non sia ancora pervenuta la notizia del decreto.

Nel caso di smarrimento, distruzione o sottrazione di un assegno circolare emesso con la clausola «non trasferibile» non si fa luogo alla procedura di ammortamento, ma il prenditore ha diritto di ottenere, dopo venti giorni dalla denuncia, il pagamento dell'assegno presso la filiale alla quale fu fatta la denuncia. 

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