Pagamento affitto in contanti: limite mensile 2022
Il pagamento dell'affitto in contanti è possibile per importi fino a 1.999,99 euro, mentre da 2.000 euro in su vi è l'obbligo del ricorso a strumenti tracciabili, come assegni circolari e bancari non trasferibili, bonifici, bancomat e carte di credito. Il limite passerà a mille euro dal 1° gennaio 2023.
Pagamento affitto in contanti: nuova soglia
Il recente decreto Milleproroghe, convertito nella Legge 15 del 25 febbraio 2022, ha portato a 2.000 euro, o meglio a 1.999,99 euro il limite pagamento in contanti 2022.
Tale soglia non si applica:
- al servizio di Money Transfer, per il quale la soglia massima è sempre di 1.000 euro;
- ai prelievi e ai versamenti sul conto corrente.
Dunque per importi da 2.000 euro in su occorre utilizzare strumenti di pagamento tracciabili: assegni, bonifici, carte di credito, carte prepgate, ecc.
Attenzione perchè la violazione di tali soglie comporta l'applicazione di sanzioni molto pesanti:
- da 3.000 a 50.000 euro per importi fino a 250.000 euro;
- da 15.000 a 250.000 euro per importi oltre 250.000 euro.
La soglia di 1.999,99 euro chiaramente si applica anche al pagamento affitto in contanti. Questo significa che, superata questa soglia, l'inquilino dovrà necessariamente corrispondere il canone di locazione attraverso strumenti tracciabili come assegni non trasferibili, bonifici e carte.
E' facile immaginare che, visto l'importo, tale regola interesserà meno gli affitti a uso abitativo e più quelli relativi ad attività commerciali come negozi, uffici, ecc.
Ad ogni modo, nel rispetto di quanto stabilito dalla legge, l'inquilino può pagare l’affitto in contanti senza per questo incorrere in alcuna sanzione né illegalità. L'importante è rispettare la soglia stabilita.
E se l'affitto è pari 900 euro mensili, è possibile pagare in contanti più mensilità? La risposta è si, ma sempre a patto di rimanere entro il limite dei 1.999,99 euro. Nel caso specifico sarà possibile pagare in un sol colpo due mensilità al massimo (tot. 1.800 euro).
Pagamenti affitto in contanti: ricevuta
Con il pagamento della rata di canone è opportuno che l'inquilino si faccia rilasciare dal locatore una
che evidenzi con chiarezza la mensilità e l'importo. Un'accortezza che l'inquilino deve adottare specie nel caso in cui abbia provveduto ad effettuare il pagamento dell'affitto in contanti.Sulla ricevuta pagamento canone di locazione va apposta una marca da bollo da 2 euro, a meno che l'importo del canone non sia inferiore ai 77,47 euro o il contratto non preveda il regime della cedolare secca.
In caso di mancato pagamento dell’imposta di bollo si paga una multa di importo variabile da 1 a 5 volte l’imposta evasa.
Affitti in contanti sanzioni
Coloro che effettuassero pagamenti in contanti del canone di locazione oltre la soglia prevista sarebbero passibili di una sanzione che può oscillare tra l'1% ed il 40% dell’importo versato.
Attenzione perché la sanzione può essere applicata non solo all'inquilino, ma anche a colui che riceve la somma, ossia il locatore.
Qualora l'inquilino volesse utilizzare denaro contante operando il pagamento dell'affitto mediante molteplici acconti, tutti con importo inferiore alla soglia ma per un importo complessivo pari o superiore a 3.000 euro, incorrerebbe comunque in una violazione della legge per pagamenti cosiddetti artificiosamente frazionati.
Pagamenti in contanti arretrati canoni d'affitto
Se l'inquilino avendo degli arretrati volesse pagarli in un'unica soluzione, potrebbe utilizzare denaro contante anche per un importo pari o superiore a 2.000 euro, purchè il proprietario emetta una ricevuta per ogni mensilità.